Il boom controvento delle creme antirughe
Il boom controvento delle creme antirughe
Giovani per sempre
Il boom controvento delle creme antirughe
Repubblica — 18 gennaio 2009
Non conosce crisi il settore delle creme anti rughe. Siamo il Paese dell' apparire, e per apparire al meglio il viso deve essere disteso e i contorni ben definiti. Avere per sempre vent' anni. O al massimo trenta. L' imperativo sociale è fermare il tempo: forever young. Le rughe si combattono, ma ancora meglio è prevenirle. Prima si corre ai ripari e meglio è. Glicazione è il nuovo nemico: i sieri di ultima generazione vanno a contrastare quel processo per cui lo zucchero che ingeriamo indurisce e sgretola inesorabilmente il collagene e le fibre di elastina. Sono tante le creme che promettono performances spettacolari. La crema che aiuta la riparazione del dna stimolando il gene sirt-1, o gene della longevità. Quella a base di un peptide che permette di risvegliare dal sonno le proprie cellule staminali madri. Quella a base di resveratrato, o molecola della giovinezza, che consente alle trentenni di preservare scientificamente il loro patrimonio di freschezza cutanea. La crema che sfrutta le proprietà cosmetiche di gemme e pietre preziose: polveri a base di rubini, zaffiri, perle, oro, diamanti o anche semplice malachite e tormalina, dal potere rigenerante e protettivo. E ancora: la crema ai minerali presenti nell' ossidiana vulcanica, capace di stimolare l' attività dei fibroblasti, la crema a base di saliva di sanguisuga, che fa furore a Hollywood, e quella che vanta fra i suoi principi attivi la bava di lumaca, un potente cicatrizzante naturale e un anti macchie. Difficile districarsi fra tanta offerta, e capire quali promesse saranno mantenute. Una cosa è certa: anche nei tempi bui sulle creme anti-età non siamo disposti a tirare la cinghia. «In una fase di revisione dei consumi si risparmia sull' abbigliamento, sulla tecnologia, ma non sulla bellezza. Prendersi cura di sé è diventato un gesto naturale e diffuso, non più un lusso - osserva Gian Andrea Positano, direttore del centro studi Unipro, l' associazione italiana delle imprese cosmetiche -. Il settore tiene bene. Ha registrato addirittura un più 0,5 per cento. Nel 2008 gli italiani hanno speso in cosmetici oltre nove miliardi di euro, di cui un miliardo e 200 milioni circa in creme per il viso e un miliardo e 250 milioni in prodotti per il corpo». Di tutto e di più. Creme al caviale, tensore naturale, ed esfolianti-illuminanti alla polvere di diamante - le cosiddette creme da cassaforte - si vendono senza flessioni. «Assistiamo a una polarizzazione dei consumi - spiega Positano -. In tempi di crisi vanno forte i due estremi: l' alto di gamma e i prodotti a basso prezzo ma che garantiscono ottima qualità. A soffrire è tutto ciò che sta nel mezzo». Un' indagine sul campo svolta negli Usa dalla rivista Consumer Reports ha accertato che il prodotto più efficace per spianare le rughe costa solo 19 dollari. Spendere molto, forse, può aiutare a credere che ciò che si compra a così caro prezzo abbia poteri taumaturgici. Siamo un popolo di vanitosi. In rete, segnalano gli esperti, è scoppiata la cosiddetta "beauty-mania", ad opera di cybernauti sempre più narcisi. Solo nell' ultimo anno sono stati venti milioni gli italiani che hanno cliccato siti di bellezza e di benessere. Una vera fame di notizie. Uno dei forum più vivaci, con recensioni personali di creme e scambi di pareri sull' effettiva efficacia dei vari prodotti, è su www. saicosatispalmi. org. Cosa ti spalmi ma soprattutto quando. Domanda cruciale: a che età è bene cominciare a usare una crema anti-age? «Bisognerebbe fare prevenzione già sulla soglia dei trent' anni, quando compaiono le primissime rughe molto leggere attorno agli occhi e le prime tracce di disidratazione, utilizzando creme specifiche - afferma Carla Scesa, docente di chimica dei prodotti cosmetici all' Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma -. Un momento fondamentale è quello della pulizia, che viene spesso trascurata. Gli antirughe fanno meno effetto se la pelle non è ben detersa». Da una ricerca della British Skin Foundation risulta che solo il 50 per cento delle donne che si truccano si dedicano poi alla routine di una pulizia accurata. «Curarsi fa bene e ancora meglio fa curarsi presto, da giovani - suggerisce Carla Scesa -. Le regole sono poche ma vanno rispettate con scrupolo. Igiene, per cominciare. Poi farsi consigliare periodicamente sul proprio tipo di pelle da un esperto: può essere un dermatologo ma può anche essere una brava profumiera. Proteggersi dalle radiazioni solari. Infine avere molta costanza. I risultati si vedono ma solo con un utilizzo duraturo ed equilibrato: i miracoli non esistono». Teniamo così tanto al nostro aspetto da non fermarci alle semplici creme. La medicina estetica è in continua ascesa. Ogni anno si eseguono in Italia circa 250mila mini ritocchi riempitivi, "punturine" a base di filler (collagene, elastina, acido ialuronico), iniezioni di botox, peeling profondi. Nove milioni di italiani usano abitualmente integratori alimentari, in parte tarati per migliorare il tono della pelle; è in arrivo anche il ridensificante cutaneo in pillole. C' è persino un sedicente vaccino antirughe, con tanto di richiamo, in realtà una crema a base di un pentapeptide ad azione botulino-simile. Aumenta - e questo "vaccino" ne fa parte - la richiesta dei cosiddetti prodotti cosmeceutici, creme e sieri hi-tech che si collocano a metà strada fra il cosmetico e il farmaco: «Ma va ricordato che giuridicamente questi prodotti non esistono - mette in guardia Carla Scesa -. Ci sono i cosmetici e ci sono i farmaci. è un termine che è stato inventato con molto successo per designare le creme superattive che agiscono in profondità». Spesso le donne vanno in profumeria con le idee già chiarissime su che cosa acquistare. A segnalare questa crescente consapevolezza è Sephora, che con i suoi 856 punti vendita è la più grande catena di profumerie del mondo, con vendite diffusamente in ascesa. I sieri, una volta conosciuti soltanto dalle cosiddette beauty addicted, vengono oggi utilizzati dalla maggior parte delle donne prima della crema antirughe, fungendo così da base agli altri trattamenti con cui lavorano in sinergia. Secondo dati Unipro relativi all' Italia il 35 per cento delle donne che acquistano creme hanno più di cinquant' anni. Una vera corsa contro il tempo. E un business che aumenta di pari passo con l' avanzare dell' età media. L' ultimissima frontiera è quella degli antirughe a impronta genetica, tagliati e studiati a misura molecolare di pelle. I ricercatori hanno scoperto che sulla pelle di ognuno di noi esistono numerose proteine diverse che costituiscono una sorta di "firma proteica", firma che distingue una pelle dall' altra. Così hanno potuto ricreare in laboratorio pelli identiche secondo le varie decadi di età (dai 20 ai 75 anni) e sperimentare gli elisir antirughe più efficaci. Per ora sono state identificate due "firme" importanti: quella della pelle giovane e quella, ben più utile, della pelle matura. Ed è stato anche scoperto come le due tipologie reagiscono, a livello genetico e poi molecolare, di fronte alle aggressioni esterne. Decodificato questo segreto genetico verrà formulato l' anti-età più indicato. I nuovi imminenti elisir di bellezza promettono di riscrivere una "firma proteica" giovane su quella vecchia, restituendo alla pelle le caratteristiche della gioventù. La scoperta, giudicata fondamentale, è stata appena fatta dai ricercatori L' Oréal insieme all' ospedale Saint Louis di Parigi e all' ospedale universitario Laval nel Quebec, in Canada.
Qui
Il boom controvento delle creme antirughe
Repubblica — 18 gennaio 2009
Non conosce crisi il settore delle creme anti rughe. Siamo il Paese dell' apparire, e per apparire al meglio il viso deve essere disteso e i contorni ben definiti. Avere per sempre vent' anni. O al massimo trenta. L' imperativo sociale è fermare il tempo: forever young. Le rughe si combattono, ma ancora meglio è prevenirle. Prima si corre ai ripari e meglio è. Glicazione è il nuovo nemico: i sieri di ultima generazione vanno a contrastare quel processo per cui lo zucchero che ingeriamo indurisce e sgretola inesorabilmente il collagene e le fibre di elastina. Sono tante le creme che promettono performances spettacolari. La crema che aiuta la riparazione del dna stimolando il gene sirt-1, o gene della longevità. Quella a base di un peptide che permette di risvegliare dal sonno le proprie cellule staminali madri. Quella a base di resveratrato, o molecola della giovinezza, che consente alle trentenni di preservare scientificamente il loro patrimonio di freschezza cutanea. La crema che sfrutta le proprietà cosmetiche di gemme e pietre preziose: polveri a base di rubini, zaffiri, perle, oro, diamanti o anche semplice malachite e tormalina, dal potere rigenerante e protettivo. E ancora: la crema ai minerali presenti nell' ossidiana vulcanica, capace di stimolare l' attività dei fibroblasti, la crema a base di saliva di sanguisuga, che fa furore a Hollywood, e quella che vanta fra i suoi principi attivi la bava di lumaca, un potente cicatrizzante naturale e un anti macchie. Difficile districarsi fra tanta offerta, e capire quali promesse saranno mantenute. Una cosa è certa: anche nei tempi bui sulle creme anti-età non siamo disposti a tirare la cinghia. «In una fase di revisione dei consumi si risparmia sull' abbigliamento, sulla tecnologia, ma non sulla bellezza. Prendersi cura di sé è diventato un gesto naturale e diffuso, non più un lusso - osserva Gian Andrea Positano, direttore del centro studi Unipro, l' associazione italiana delle imprese cosmetiche -. Il settore tiene bene. Ha registrato addirittura un più 0,5 per cento. Nel 2008 gli italiani hanno speso in cosmetici oltre nove miliardi di euro, di cui un miliardo e 200 milioni circa in creme per il viso e un miliardo e 250 milioni in prodotti per il corpo». Di tutto e di più. Creme al caviale, tensore naturale, ed esfolianti-illuminanti alla polvere di diamante - le cosiddette creme da cassaforte - si vendono senza flessioni. «Assistiamo a una polarizzazione dei consumi - spiega Positano -. In tempi di crisi vanno forte i due estremi: l' alto di gamma e i prodotti a basso prezzo ma che garantiscono ottima qualità. A soffrire è tutto ciò che sta nel mezzo». Un' indagine sul campo svolta negli Usa dalla rivista Consumer Reports ha accertato che il prodotto più efficace per spianare le rughe costa solo 19 dollari. Spendere molto, forse, può aiutare a credere che ciò che si compra a così caro prezzo abbia poteri taumaturgici. Siamo un popolo di vanitosi. In rete, segnalano gli esperti, è scoppiata la cosiddetta "beauty-mania", ad opera di cybernauti sempre più narcisi. Solo nell' ultimo anno sono stati venti milioni gli italiani che hanno cliccato siti di bellezza e di benessere. Una vera fame di notizie. Uno dei forum più vivaci, con recensioni personali di creme e scambi di pareri sull' effettiva efficacia dei vari prodotti, è su www. saicosatispalmi. org. Cosa ti spalmi ma soprattutto quando. Domanda cruciale: a che età è bene cominciare a usare una crema anti-age? «Bisognerebbe fare prevenzione già sulla soglia dei trent' anni, quando compaiono le primissime rughe molto leggere attorno agli occhi e le prime tracce di disidratazione, utilizzando creme specifiche - afferma Carla Scesa, docente di chimica dei prodotti cosmetici all' Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma -. Un momento fondamentale è quello della pulizia, che viene spesso trascurata. Gli antirughe fanno meno effetto se la pelle non è ben detersa». Da una ricerca della British Skin Foundation risulta che solo il 50 per cento delle donne che si truccano si dedicano poi alla routine di una pulizia accurata. «Curarsi fa bene e ancora meglio fa curarsi presto, da giovani - suggerisce Carla Scesa -. Le regole sono poche ma vanno rispettate con scrupolo. Igiene, per cominciare. Poi farsi consigliare periodicamente sul proprio tipo di pelle da un esperto: può essere un dermatologo ma può anche essere una brava profumiera. Proteggersi dalle radiazioni solari. Infine avere molta costanza. I risultati si vedono ma solo con un utilizzo duraturo ed equilibrato: i miracoli non esistono». Teniamo così tanto al nostro aspetto da non fermarci alle semplici creme. La medicina estetica è in continua ascesa. Ogni anno si eseguono in Italia circa 250mila mini ritocchi riempitivi, "punturine" a base di filler (collagene, elastina, acido ialuronico), iniezioni di botox, peeling profondi. Nove milioni di italiani usano abitualmente integratori alimentari, in parte tarati per migliorare il tono della pelle; è in arrivo anche il ridensificante cutaneo in pillole. C' è persino un sedicente vaccino antirughe, con tanto di richiamo, in realtà una crema a base di un pentapeptide ad azione botulino-simile. Aumenta - e questo "vaccino" ne fa parte - la richiesta dei cosiddetti prodotti cosmeceutici, creme e sieri hi-tech che si collocano a metà strada fra il cosmetico e il farmaco: «Ma va ricordato che giuridicamente questi prodotti non esistono - mette in guardia Carla Scesa -. Ci sono i cosmetici e ci sono i farmaci. è un termine che è stato inventato con molto successo per designare le creme superattive che agiscono in profondità». Spesso le donne vanno in profumeria con le idee già chiarissime su che cosa acquistare. A segnalare questa crescente consapevolezza è Sephora, che con i suoi 856 punti vendita è la più grande catena di profumerie del mondo, con vendite diffusamente in ascesa. I sieri, una volta conosciuti soltanto dalle cosiddette beauty addicted, vengono oggi utilizzati dalla maggior parte delle donne prima della crema antirughe, fungendo così da base agli altri trattamenti con cui lavorano in sinergia. Secondo dati Unipro relativi all' Italia il 35 per cento delle donne che acquistano creme hanno più di cinquant' anni. Una vera corsa contro il tempo. E un business che aumenta di pari passo con l' avanzare dell' età media. L' ultimissima frontiera è quella degli antirughe a impronta genetica, tagliati e studiati a misura molecolare di pelle. I ricercatori hanno scoperto che sulla pelle di ognuno di noi esistono numerose proteine diverse che costituiscono una sorta di "firma proteica", firma che distingue una pelle dall' altra. Così hanno potuto ricreare in laboratorio pelli identiche secondo le varie decadi di età (dai 20 ai 75 anni) e sperimentare gli elisir antirughe più efficaci. Per ora sono state identificate due "firme" importanti: quella della pelle giovane e quella, ben più utile, della pelle matura. Ed è stato anche scoperto come le due tipologie reagiscono, a livello genetico e poi molecolare, di fronte alle aggressioni esterne. Decodificato questo segreto genetico verrà formulato l' anti-età più indicato. I nuovi imminenti elisir di bellezza promettono di riscrivere una "firma proteica" giovane su quella vecchia, restituendo alla pelle le caratteristiche della gioventù. La scoperta, giudicata fondamentale, è stata appena fatta dai ricercatori L' Oréal insieme all' ospedale Saint Louis di Parigi e all' ospedale universitario Laval nel Quebec, in Canada.
Qui
- verdespirito
- Messaggi: 935
- Iscritto il: mercoledì 01 ottobre, 2008 12:24
potevano almeno dire due-parole-due sul sul sito, no?
saicosatispalmi non è un sito di recensioni di cosmetici, per questo esistono molte alte realtà più o meno virtuali.
SCTS è un modo di vivere, anche con le rughe e con le imperfezioni. Nessuno qui è alla ricerca del tempo perduto o del miracolo. Qui ci sono donne e uomini veri per i quali l'aspetto esteriore è importante, ma è ancora più importante la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e di quello che ci circonda.
Il lato positivo dell'articolo è che magari gli accessi sono aumentati


saicosatispalmi non è un sito di recensioni di cosmetici, per questo esistono molte alte realtà più o meno virtuali.
SCTS è un modo di vivere, anche con le rughe e con le imperfezioni. Nessuno qui è alla ricerca del tempo perduto o del miracolo. Qui ci sono donne e uomini veri per i quali l'aspetto esteriore è importante, ma è ancora più importante la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e di quello che ci circonda.
Il lato positivo dell'articolo è che magari gli accessi sono aumentati

«Una donna divertente è come un posto pericoloso: si rischia di restare imprigionati senza rendersene conto».
(Marcela Serrano, L'albergo delle donne tristi)
(Marcela Serrano, L'albergo delle donne tristi)
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- Messaggi: 1446
- Iscritto il: martedì 11 marzo, 2008 12:55
articolo
nel bene e nel male ...l'importanza di essere citati....
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il marketing in effetti rende avidi.
Sono veramente numerosi i cosmetici che indossano abiti realmente pseudo-farmaceutici.
tra quelli piu'''aggressivi'' ho notato la crema ''pentaciclina'' che sembra un vero antibiotico
erpix che sembra zovirax ma anche lui è un semplice cosmetico
cosmetoterapia(!!!) by filorga...
ecco forse in questo ultimo caso si cita un termine vietato come terapia.
Che dire?
Giustamente trattasi di trovate che fanno leva sull'efficacia farmacologica,ma comunque prive di ogni effetto collaterale.
Quando invece il prodotto farmacologico si camuffa da cosmetico e magari contiene anche ormoni bisognerebbe essere piu' severi.
...parere personale ben si intende!.
L'altro giorno in farmacia leggevo l'inci del prodotto play della durex a forma di vibratore che è identico ad un altro prodotto in flacone airless tutto foglioline candido e innocente!
leggere per credere!
Sono veramente numerosi i cosmetici che indossano abiti realmente pseudo-farmaceutici.
tra quelli piu'''aggressivi'' ho notato la crema ''pentaciclina'' che sembra un vero antibiotico
erpix che sembra zovirax ma anche lui è un semplice cosmetico
cosmetoterapia(!!!) by filorga...
ecco forse in questo ultimo caso si cita un termine vietato come terapia.
Che dire?
Giustamente trattasi di trovate che fanno leva sull'efficacia farmacologica,ma comunque prive di ogni effetto collaterale.
Quando invece il prodotto farmacologico si camuffa da cosmetico e magari contiene anche ormoni bisognerebbe essere piu' severi.
...parere personale ben si intende!.
L'altro giorno in farmacia leggevo l'inci del prodotto play della durex a forma di vibratore che è identico ad un altro prodotto in flacone airless tutto foglioline candido e innocente!
leggere per credere!