Ho deciso di cambiare dottore dopo che il mio omeopata storico (è un pediatra, vi lascio immaginare) è riuscito un'ennesima volta a farmi perdere le staffe.
Io non mangio né frutta né verdura né legumi

, il massimo della trasgressione è mezzo limone spremuto la mattina, e le fragola centrifugate nello yogurth (e già che a me lo yogurth fa schifo, per trangugiare entrambi devo tapparmi il naso). Adesso... questo dottore è ormai quasi completamente sordo, tanto che in un impeto di rabbia incontrollabile una volta gli chiesi se fosse solo duro d'orecchi o un completo imbecille, questo perché sono anni che cerco di spiegargli di avere un assoluta repulsione per quello che mi rifiuto di mangiare. Non è il capriccio di una bambina che preferisce il dolce piuttosto che un buon piatto sano e nutriente. Per me niente che contenga i tre generi alimentari sopra citati, è da considerarsi "buono"

. A parte che già devo sopportare commenti come "e allora cosa mangi?", "ma sei anemica?", "hai avuto dei traumi da piccola?", in più ci si aggiunge questo simpaticone che ha pensato bene di dirmi chiaro e tondo che: "Ho capito, vabbbbene lei ha un rifiuto. Non ha NESSUN valido motivo per non mangiare la frutta, lei NON ha nessun valido motivo, se io la portassi da uno psicologo lui le tirerebbe fuori 30 ragioni sensate come spiegazione di questo suo atteggiamento (cioé? fammi capire, non mangio le verdurine perché il mio Es ha litigato con una meninge su chi tra Elettra o Edipo è più complessato?), basta solo che lei sappia quello a cui va incontro e che si prenda le sue responsabilità".
Ma che significa? Ho forse minacciato di farti causa? Sto forse declinando le responsabilità verso qualcun'altro??? Pensi io goda all'idea di farmi del male così, che lo faccia apposta perché sono stata viziata o chissà cosa?
Francamente non ce la faccio più, ogni volta che si conclude una visita, covo tanto di quel rancore e di quell'angoscia da poter piangere tutto il dolore del mondo. Quindi ho deciso che non mi farò più seguire da lui solo perché considerato a casa mia il "dottore di famiglia", desidero la mia autonomia, e se proprio questa mia avversione alimentare dovesse anche portarmi alla morte nel giro di pochi anni

, preferisco che ai piedi del mio letto non vi sia un vecchio rincoglionito che mi urli "Te l'avevo detto!", con l'aria d'eletto a cui nessuno da mai ascolto, pronto a seppellerci tutti.
A questo proposito

vorrei chiedere se qualcuna di voi conosce un valido dottore (rigorosamente omeopatico) qui a Roma
Senza dimenticare, e mi scuso se mi sono un po' lasciata andare, ma il signore ha l'abitudine di parlarti di tutto fuorché di medicina, questo perché adora sciorinare tutto il suo sapere e intrattenere i suoi pazienti con inutili e barbose storielle.
Quando una volta gli dissi che lo ritenevo un narcisista cronico, lui mi chiese se conoscessi la storia di Narciso. Malauguratamente risposi di no, e lui per 10 minuti mi fece due jingle balls così raccontandomela, concludendo con l'aria da piccolo orfano Curdo che,
è un peccato che ai giovani d'oggi non facciano più studiare queste cose a scuola. Aaah, come cambiano i tempi. Non ci sono più le mezze stagioni. Una volta i treni arrivavano in orario. Come si conserva bene Gianni Morandi! Che tempo balordo! I soldi non fanno la felicità!
Non so voi, ma l'ho presa come un offesa.
Ri-scusatemi

non lo farò più.