Eva ha scritto:
la traduzione di Riva invece di spiaggia l'ho presa dalla versione spagnola, ed effettivamente mi sembra più corretta perché nel libro si parla di un quadro che rappresenta questo fanciullo sulla riva di un lago, non una spiaggia del mare.
Infatti, leggendo il titolo, avevo pensato subito al mare...sarà anche perchè io penso sempre al mare Comunque sia spiaggia richiama certamente il mare, ma chi le fa queste traduzioni?
Eva ha scritto:
la traduzione di Riva invece di spiaggia l'ho presa dalla versione spagnola, ed effettivamente mi sembra più corretta perché nel libro si parla di un quadro che rappresenta questo fanciullo sulla riva di un lago, non una spiaggia del mare.
Infatti, leggendo il titolo, avevo pensato subito al mare...sarà anche perchè io penso sempre al mare Comunque sia spiaggia richiama certamente il mare, ma chi le fa queste traduzioni?
oddio, mo' mi hai fatto venire il dubbio, stasera controllo en directo
mirima2 ha scritto:Ho appena finito "L'eleganza del riccio"... non mi ricordo chi è l'autrice, ma il libro è bellissimo...
che bello, ce l'ho sul comodino da iniziare!!
se l'ape scomparisse dalla terra
all'umanità resterebbero quattro anni di vita;
niente + api, niente + impollinazione
niente + piante, niente + animali
niente + umani [Einstein]
Ho sentito parlare molto di questo "L'eleganza del riccio"...
Ma è così straordinario?
Intanto ho finito di leggere "Cronaca di una morte annunciata" di Gabriel Garcia Marquez, che non mi è piaciuto granché.
Commento:
Si legge molto velocemente.
Purtroppo non mi è piaciuto molto, in particolare la prima metà del libro. Una vera e propria cronaca, per cui parecchio pallosa almeno per me, con troppi nomi citati e particolari senza alcun valore per il plot centrale.
E poi trovo sia una cosa improbabile e assurda che tutti gli abitanti di questo paesino colombiano sapessero che i fratelli Vicario fossero intenzionati ad uccidere Santiago Nasar, ma che nessuno li abbia presi sul serio nonostante le scimitarre che si portavano appresso e le loro dichiarazioni, e nessuno (o quasi) sia stato sfiorato minimamente dall'idea di avvertire la vittima del pericolo a cui andava incontro. Davvero siamo ai limiti della ridicolaggine!
La seconda metà del libro, invece, è più interessante ed avvincente: ho apprezzato molto la descrizione dell'autopsia del cadavere di Santiago (molto pulp!) e la pazzia di Angela Vicario che in 17 anni scrive oltre 2000 lettere al suo amato Bayardo San Roman, con un inaspettato colpo di scena finale.
Nel complesso quest'opera di Gabriel Garcia Màrquez si prende una sufficienza risicata.
ho finito di leggere "Frankenstein" di Mary Shelley...
(scusa Data ma dovevo restituirlo in biblioteca perché qualcuno l'aveva prenotato)...
tra i vari libri che sto leggendo, c'è anche "Il balcone dell'indipendenza" della Correggia, che ho comprato a Fa' La Cosa Giusta!
c'è pure una ricettina per una amschera facciale: una volta a settimana, in posa per mezz'ora, una pappetta fata con succo puro di aloe + miele + olio di ricino + succo di limone + ribes nero (mannaggia mi manca solo quest'ultimo!)
Intanto ho finito di leggere "Cronaca di una morte annunciata" di Gabriel Garcia Marquez, che non mi è piaciuto granché.
... Io comincio a pensare che Garcia Marquez abbia qualcosa che non va perchè pure io ne ho letti due, uno più palloso dell'altro
Inoltre anche su Anobii ho letto alcune recensioni non proprio positive di alcuni suoi libri ...
Ora però ci voglio riprovare con L'amore ai tempi del colera: se pure quello è noioso ci rinuncio!!
io adoro Gabriel Garcia Marquez! Cent'anni di solitudineè un capolavoro e L'amore ai tempi del colera è bellissimo. L'ultimo che ho letto (Memoria delle mie puttane tristi.. non so se la traduzione è uguale in italiano) mi è piaciuto abbastanza anche se non è un granchè.. (in confronto agli altri)
Mi piacciono questi romanzi che raccontano le saghe familiari di intere generazioni, mescolandole spesso con elementi magici, come fa anche Isabel Allende (di cui ho letto tutto, lo so, è una mia debolezza;)
Ultima modifica di cabiria979 il mercoledì 30 aprile, 2008 15:53, modificato 1 volta in totale.
Sto leggendo No logo. Sicuramente datato (è un libro di una decina di anni fa), ma sempre attuale nell'analisi delle multinazionali dei Grandi Marchi.
L'autrice trasporta su carta pensieri e considerazioni in cui certamente mi ritrovo, portando alla ribalta una realtà nascosta che, in realtà, in ogni momento del nostro vivere quotidiano è palesemente sotto gli occhi di tutti. Libri come questo mi fanno capire che la mia naturale diffidenza verso i prodotti di marca ha sempre avuto un senso, un fondamento, anche se prima la percepivo solo come un sentimento di cui non riuscivo a spiegare il perchè.
Mi sorge però spontaneo un inquietante presentimento: se riuscissi a fare scelte più etiche e a educare i figli che un giorno potrei avere alla semplicità e alla sostenibilità, non otterrò invece l'effetto contrario? L'autrice racconta della sua infanzia e adolescenza con i genitori hippies che l'hanno educata a certi valori, ma il suo sogno era la normalità, il possedere un pezzetto del mondo sbrilluccicante delle reclame, fosse un vestito, un hamburger. C'è davvero modo di liberarsi dal circolo vizioso della ricerca del profitto (che a volte ci vede attori, altre solo ciechi consumatori)?
Mentre crescono gli interrogativi, la lettura prosegue...
a me è piaicuto anche l'ultimo, certo che cent'anni è pazzesco, da anni medito di scrivermi le ultime 15 righe del romanzo su una parete in camera....è pura poesia!
se l'ape scomparisse dalla terra
all'umanità resterebbero quattro anni di vita;
niente + api, niente + impollinazione
niente + piante, niente + animali
niente + umani [Einstein]
Sandra ha scritto:Sto leggendo No logo. Sicuramente datato (è un libro di una decina di anni fa), ma sempre attuale nell'analisi delle multinazionali dei Grandi Marchi.
...
quel libro mi colpì moltissimo e mi face incazzare anche di più. che schifo di mondo in cui viviamo, è così complessa la rete di ingiustizie che ho perso le speranze di poter contribuire a cambiarlo. lo so, sbaglio. ma sono avvilita..
Sandra ha scritto:Sto leggendo No logo. Sicuramente datato (è un libro di una decina di anni fa), ma sempre attuale nell'analisi delle multinazionali dei Grandi Marchi.
...
quel libro mi colpì moltissimo e mi face incazzare anche di più. che schif di mondo
Piccola polemica: a me ha fatto pensare anche il merchandise con il logo No Logo
aNobii "Yesterday is history, tomorrow is a mystery, but today is a gift. That is why it is called the present."
Oogway, Kung Fu Panda
Sandra ha scritto:Sto leggendo No logo. Sicuramente datato (è un libro di una decina di anni fa), ma sempre attuale nell'analisi delle multinazionali dei Grandi Marchi.
...
quel libro mi colpì moltissimo e mi face incazzare anche di più. che schif di mondo
Piccola polemica: a me ha fatto pensare anche il merchandise con il logo No Logo