Bullismo

Presentazione dei nuovi arrivati e chiacchiere in libertà. Non si vive di soli cosmetici ;)

Moderatori: Van3ssa, Vera

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alcisa
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Iscritto il: mercoledì 19 settembre, 2007 12:29

Messaggio da alcisa »

Essendo mamma di due bambini piccoli questo è un argomento che mi tocca da vicino. Per quel minimo che ne sò posso dire che sicuramente un ruolo importante è da attribuire al temperamento del bambino.
Un atteggiamento negativo di fondo, caratterizzato da mancanza di calore e di coinvolgimento, da parte delle persone che si prendono cura del bambino in tenera età, è un fattore importante nello sviluppo di modalità aggressive nella relazione con gli altri. Così come l’eccessiva permissività e tolleranza verso l’aggressività manifestata verso i coetanei e i fratelli crea le condizioni per lo sviluppo di una modalità aggressiva stabile.
Un ruolo importante è ricoperto anche dal modello genitoriale nel gestire il potere infatti l’uso eccessivo di punizioni fisiche porta il bambino a utilizzarle come strumento per far rispettare le proprie regole.
E’ importante che siano espresse le regole da rispettare e da seguire ma non è educativo ricorrere soltanto alla punizione fisica
Vi faccio un esempio banale: la settimana scorsa insieme ai miei bimbi abbiamo trascritto le regole di casa tipo non urlare, sedersi composti quando si mangia, sistemare i giocattoli, ecc... pensavo che non avrebbe funzionato invece loro sono i primi a ricordarmi le regole: mamma si fà così, mamma si fà cosà.... :shock:

Da piccola io ho ricevuto un'educazione molto rigida, e ringrazio ancora mia madre per quello che mi ha insegnato, i genitori sono il modello in cui si rispecchiano i figli, oggi nessuno dice più NO, è più facile assecondare un bambino perchè non si hanno le forze per contrastare la sua vitalità o perchè semplicemente non si sanno spiegare i motivi del NO, gli si dà ragione sempre e comunque ....tanto è piccolo che vuoi che capisca???? mi sono sentita dire da un genitore mio coetaneo, ecco brava poi se a 16 anni allaga la scuola te la prendi con l'insegnante che è una capra!!!!

Se i bambini non si educano da subito e non gli si offrono dei validi modelli di comportamento difficilmente cresceranno con senso di responsabilità e di rispetto nei confronti degli altri.
La luce di un mattino, l’abbraccio di un amico, il viso di un bambino
meraviglioso, meraviglioso… :)
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silvia
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Messaggio da silvia »

:) :) alcisa concordo perfettamente con ciò che hai scritto.........son dell'idea che un bel no e uno sculaccione (dato al momento giusto) non abbiano mai ucciso nessuno......
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Cla
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Iscritto il: venerdì 09 novembre, 2007 15:40

Messaggio da Cla »

Ho letto tutti i vostri commenti e sono preoccupata quanto voi di come si stanno evolvendo le cose.
Io lavoro con i bambini delle elementari e la cosa che constato giorno dopo giorno è che l'infanzia dura sempre di meno.
I media non vedono l'ora di poter catturare questi piccoli adulti e farli entrare nel gorgo dei bisogni autoindotti.
Il problema che l'infanzia scompare non perchè si assiste ad una più veloce maturazione, a cambiare sono solo gli atteggiamenti, l'esteriorità.I bambini, i ragazzi ma anche i loro stessi genitori rientrano tutti così nella categoria, quella dell' eterno adolescente che compra cose inutili in continuazione spinto da motivi futili o dall' umore.
Questo non significa che siano tutti così, ma una buona parte dei genitori che difendono sempre e comunque i figli, che li mandano a scuola con vestiti che costano quanto il mio stipendio, che si lamentano perchè ci sono i compiti mentre loro hanno gli impegni di danza, calcio, palestra...è così.
I bambini sono riempiti di cose, a scapito del tempo passato con loro e hanno un disperato bisogno di essere ascoltati.
Poi non c'è da stupirsi se diventano adolescenti difficili, a quel punto è troppo tardi per chiedersi come mai o lamentarsi per l'avverso destino.
Quello che non capiscono alcuni genitori "moderni" è che ai bambini bisogna dedicare del tempo ma tempo di qualità, il rispetto per gli altri e per i loro sentimenti come giustamente dite voi, lo imparano da loro.
I bambini imparano a giocare dai genitori, io ho sentito persone,padri e madri di bimbi piccoli, affermare "io lo lascio lì sul tappeto con le costruzioni, ma non gioca"oppure "no io non gioco con mio figlio, non mi va ".
Che adulti saranno domani? Ormai i media ci convincono che giocare è una cosa da piccoli, bisogna smettere il più presto possibile. In realtà è l'unico modo che ci permette di crescere, di crearci basi certe e sicure.
I bambini non sono adulti in miniatura, è con l'infanzia che imparano ad usare il potenziale di creatività e fantasia che è nell'essere umano, l'infanzia serve per essere adulti migliori e non parodie di eterni adolescenti !
Quando parlo con certi cenitori che mi dicono"ma sì...tanto la scuola..." con un' aria di sufficienza mi viene un nervoso...

Scusatemi per la lunghezza, insolita per me che sono davvero poco presente ma è un argomento che sento veramente molto.
Salice
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Iscritto il: lunedì 14 gennaio, 2008 17:25

Messaggio da Salice »

condivido il pensiero di molte, come quello di Rael che si chiede in che mondo potrebbe far nascere un bambino... Me lo sono chiesta anche io in effeti :?

Io sono rimasta sconcertata dal fatto che mia cugina (13 anni, terza media) abbia chiesto a sua madre il permesso di dire la parola "casino" perchè se non usa almeno qualche termine del genere... La escludono! :shock: (vabbè che casino non mi sembra così terribile, si è perso il significato originario della parola...) Ma se si inzia con le parole... Se un ragazzo più grande dovesse chiderle qualcosa più di un bacio e dovesse rifiutare? ostracismo? :shock: Non nego che la cosa mi preoccupi parecchio...
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vivianjones
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Iscritto il: martedì 11 dicembre, 2007 01:39

Messaggio da vivianjones »

Taiba ha scritto:
"Che palle sti libri sui campi di concentramento! Sono tutti uguali!"
e io a cercare di spiegare che alla fine è la nostra storia, i nostri nonni l'hanno vissuta...niente.
Tu fai bene a ricordarglielo è anche, per esempio, la storia dei miei genitori (he ormai sono nonni anche loro) ma è anche vero che la scuola tende ad appiattire le cose che si imparano. Troppa carne al fuoco, e diventa puro nozionismo. Ci vorrebbe più gente a ricordarci che le vittime del nazismo (o i perseguitati cristiani sotto l'impero romano, o i caduti in Iraq...) sono state persone reali, e non solo numeri.
alcisa ha scritto:Vi faccio un esempio banale: la settimana scorsa insieme ai miei bimbi abbiamo trascritto le regole di casa tipo non urlare, sedersi composti quando si mangia, sistemare i giocattoli, ecc... pensavo che non avrebbe funzionato invece loro sono i primi a ricordarmi le regole: mamma si fà così, mamma si fà cosà.... :shock:
Ma che carini!!! :D
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OcchiBirbi
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Iscritto il: giovedì 30 agosto, 2007 19:56

Messaggio da OcchiBirbi »

RaelDelMare ha scritto:Il mio ultimo anno di liceo l'ho fatto fregandome di tutto, ma è dura, è difficile, perchè per quanto io abbia cercato di dimostrarmi sempre forte, non lo sono affatto.
La mia è solo una maschera. Il non essre mai accettata mi ha fatto stare male, se adesso incontro/vedo un'ex compagna di classe, la ignoro, cambio strada, non voglio nè vederle nè salutarle.
E' brutto da dire, ma se mi dicessero che qualcuna di loro è morta, me ne fregherei altamente e forse sarei felice...
Ti capisco perfettamente, pensavo di essere l'unica a portare ancora rancore verso queste persone che mi hanno fatto così male, che mi hanno fatto pensare al suicidio e fatta sentire stupida, sbagliata, diversa :cry:
Taiba ha scritto:Sono alta 1.80 m
Barbara ha scritto: :ban:
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Patrizia
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Iscritto il: martedì 06 novembre, 2007 21:59

Messaggio da Patrizia »

I media... ne sono vittime anche i genitori, figuriamoci i figli :roll:
condivido il pensiero di molte, come quello di Rael che si chiede in che mondo potrebbe far nascere un bambino... Me lo sono chiesta anche io in effeti
Si, è un problema che ci si può porre... ma io credo che ci si impegna a crescere il proprio figlio in modo "sano", il problema si possa ridimensionare.

Sarò presuntuosa, ma io sento di dover ringraziare i miei genitori per come sono e anche mio fratello: con il suo caratterino e la prepotenza, stava diventando un po' un bulletto alle medie ma mia madre ci ha messo tutto il suo impegno per farlo rigare dritto... non si può lasciare tutto "agli eventi".
Don't Stop Me Now!

Il mio blog
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palmy
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Iscritto il: martedì 11 settembre, 2007 18:01

Messaggio da palmy »

BettyBennet ha scritto:Io vedo qualche esempio di genitore attorno a me (con bambini e/o figli adolescenti) e non sono esattamente dei modelli. Ti inculcano l'idea che tu hai diritto a tutto anche a scapito degli altri: che esempio più essere un genitore che trova un cellulare smarrito e invece di cercare di restituirlo butta via la sim che c'è dentro e se lo tiene visto che tanto ne volevo prendere uno nuovo... :x :roll: Il top sono quei genitori (episodio di cronaca di non molto tempo fa) che picchiarono un professore per questione di note o voti
Non volgio sostenere che tutti gli insegnanti siano dei bravi educatori, ma credetemi se vi dico che tante volte noi insegnanti ci proviamo a cambiare qualcosa della mentalità che hanno certuni, ma quando ci rivolgiamo alle famiglie spesso troviamo:
-lo stesso problema del figlio, ma al quadrato (che so, figlia che viene a scuola vestita indecentemente, si presenta la madre e tutt'a un tratto la figlia sembra una novizia)
-incapacità di affrontare il problema e delega alla scuola dell'educazione del figlio stesso ( "e che ci posso fare io?", " sì, glielo dica lei, che a me non mi ascolta...", "per favore non me lo sospendete che poi me lo devo tenere a casa io...", "non studia perché deve andare a scuola calcio/perché gioca alla Play station/perché va in giro con la bicicletta")
-minimizzazione ("suvvia, sono ragazzi...", " vabbè, adesso non esageriamo...")
-difesa a spada tratta ("noooo, ma io lo vedo studiare!")
Credetemi, certe volte... è una lotta contro i mulini a vento!
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RaelDelMare
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Messaggio da RaelDelMare »

OcchiBirbi ha scritto:Ti capisco perfettamente, pensavo di essere l'unica a portare ancora rancore verso queste persone che mi hanno fatto così male, che mi hanno fatto pensare al suicidio e fatta sentire stupida, sbagliata, diversa :cry:
:coccole: :abbr:
Anch'io pensavo di essere l'unica, mi dispiace che anche tu abbia dovuto soffrire quello che ho sofferto anch'io, ti sono vicina, perchè so come ci si sente :*
Dalila
Recensioni makeuppose e varie :D http://raelmente.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
annuska
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Iscritto il: mercoledì 08 agosto, 2007 14:02

Messaggio da annuska »

bullismo... i miei compagni con me ci hanno provato ma non ha attaccato... non saprei spiegare perchè o dare la ricetta magica, mi limitavo a rispondere a tono se era il caso e ad andare sempre e comunque per la mia strada, senza mai piegarmi. così loro si "limitavano" ad escludermi perchè ero la prima della classe (anche se nient'affatto stronzetta e saccente: non ho mai avuto problemi a passare i compiti, però detestavo quei compagni che mi cercavano solo per quello e a loro non passavo nulla), perchè ero piena di brufoli e considerata bruttina, perchè avevo (ho) degli interessi che vanno più in là dei vestiti nuovi, della serata in discoteca, del fumo, dell'ultima macchina comprata da papà.
devo dire che a me stava benissimo non essere presa in considerazione da gente del genere, anche io ho rimediato cercando un mio spazio al di fuori del mondo della classe, perchè ai miei compagni non avevo proprio niente da dire.

tornando al bullismo in generale, di certo non è un caso che i genitori siano peggio dei figli... i bambini imparano per emulazione, i loro comportamenti possono essere letti come specchio del mondo degli adulti. ma questo può valere nell'infanzia, non nell'adolescenza: un teenager ha una coscienza ben diversa di sè e degli altri rispetto a quella di un bambino. insomma, secondo me un ragazzo di 18 anni dovrebbe essere capace di distinguere il bene dal male, a prescindere dal comportamento dei genitori... utopia? :?
Satine
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Iscritto il: venerdì 21 settembre, 2007 15:27

Messaggio da Satine »

annuska ha scritto: insomma, secondo me un ragazzo di 18 anni dovrebbe essere capace di distinguere il bene dal male, a prescindere dal comportamento dei genitori... utopia? :?
Concordo, ma sai qual'é il problema di fondo?
Ormai tutto è consentito, tutto è lecito, nessuno fa pesare loro i comportamenti peggiori, a momenti vengono quasi incoraggiati, spronati.
E poi mettiamo in conto che oggi i ragazzi vivono in un clima di torpore ed indifferenza, e sono in pochi i genitori o gli insegnanti che cercano di sensibilizzarli. Non parliamo poi di chi li priva completamente dell'autostima, dell'autonomia e non li aiuta a coltivare ideale, interessi. La scuola in questo senso ha le sue buone colpe, io non ho aperto un libro prima dei 14 anni, quando ho smesso di andarci a scuola, non ho fatto un solo giorno di liceo eppure ho molti più interessi di alcuni miei amici che hanno dato la maturità per il rotto della cuffia. Non ho mai visto nei miei insegnanti, interesse verso quello che stavano cercando di farci imparare. A quell'età, non hai voglia di studiare. Ma perché non hai voglia di studiare, perché sei un debosciato, un bamboccione, o peggio, un ragazzo poco intelligente?
No, forse perché non ti è stato insegnato quanto tutte quelle nozioni ti possono essere utili, non ti hanno insegnato ad avvicinarti allo studio con autentica curiosità.
Ricordo i primi mesi alle elementari, ebbi una maestra di una dolcezza genuina, e quello è l'unico piacevole ricordo che conservo della scuola. Dopo pochi mesi arrivò una suora, e il clima divenne pesante, spaventoso, era riuscita a togliere a tutti noi in classe la leggerezza che spetterebbe ad un bambino. Oltre alle prepotenze, le urla, gli insulti (una volta in cui non ero in classe, disse con molto tatto agli altri miei compagni, "che quella vostra amica lì, non diventerà mai niente nella vita"), dovevamo subire pure una specie di.....punizione corporale :? . Se sbagliavamo qualcosa, pretendeva una ventina di piegamenti e flessioni, se un compito non era giusto dovevi presentarti il giorno dopo con il quaderno delle punizioni (con tanto di copertina nera), su cui dovevamo scrivere un centinaio di volte la frase che avevamo sbagliato........ ero piccola e certe cose pensavo fossero... "normali", e a dire la verità mi vergognavo di parlarne a casa, così per 5 anni nessuno seppe niente. Fortuna vuole che a un certo punto le cose saltarono fuori, e penso che se non avessi avuto due genitori intelligenti, se io fossi rimasta ancora in quella scuola, non sarei nemmeno piena o colma di rabbia, sarei completamente alienata ed indifferente.
C'é da avere paura quando dopo aver subito tanto, non si finisce per diventare arrabbiati.
Io, sono arrabbiatissima, sono nera.
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