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ecco una Storia più approfondita sull Henne
"L’hennè
Questa pianta affascinante è conosciuta in tutto il mondo per la bella tinta colorata che è usata dagli orientali per decorarsi le mani e il corpo. Si dice che gli Egiziani preparassero sia un olio sia un unguento con i fiori per ammorbidire le membra e pare che i faraoni si tingessero i capelli con le foglie dell’hennè. Il nome botanico dell’hennè è lawsonia inermis, ma è anche comunemente noto come reseda giamaicana, mehndi, ligustro egiziano, o lawsonia liscia1. Il suo nome arabo è henna e il nome indiano più popolare è mendhi2. Le primi civiltà delle quali si ha prova che usassero l’hennè includono i Babilonesi, gli Assiri, i Sumeri, i Semiti, gli Ugaritici e i Canaaniti. Le foglie della pianta dell’hennè sono la fonte della tinta bruno-rossastra ampiamente usata per la body art nota come mendhi nel Sud Asi. Prima usata nel vicino oriente e nel Sud Asia, l’arte dell’hennè è ora conosciuta in tutto il mondo.
Vi sono diversi manufatti di Iraq, Palestina, Grecia, Egitto, Creta e Roma a partire dal 1400 a.C. fino al I d.C. che ritraggono donne con motivi all’hennè sulle mani. Il primo centro di impiego dell’hennè come adornamento femminile sembra essere stato nel Mediterraneo orientale, dove cresce selvatico. Veniva usato delle donne canaanite nei tempi pre-biblici. I canaaniti diffusero le loro tradizioni, incluso l’impiego dell’hennè, nel Nord Africa, tra il 1700 e il 600 a.C., in particolare stabilendo le tradizioni berbere dell’hennè in Marocco.
L’hennè era usato in Palestina dal più antico periodo storico e vi sono documentazioni romane che l’hennè veniva usato dagli Ebrei che vivevano a Gerusalemme durante il periodo storico della nascita di Cristo. Con l’avvento dell’Islam, nel VI-VII secolo d.C., la tradizione dell’hennè fu inglobata tra le usanze musulmane dalle tradizioni dell’hennè delle donne del Medioriente occidentale che erano si erano diffuse e stabilizzate da lungo tempo. Mentre l’Islam si espandeva velocemente in diversi paesi, l’uso dell’hennè lo accompagnava. Tutti i paesi che facevano parte del mondo islamico hanno usato l’hennè in qualche epoca, il più delle volte come parte delle cerimonie di matrimonio. In molti di questi paesi si continua a celebrare la ‘notte dell’hennè’ e considerano l’hennè come un bell’ornamento adatto alle donne ancora oggi.Sin dal 1890 è stato largamente usato in Europa per tingere i capelli, in genere in forma di shampoo e ottenendo diverse sfumature con l’aggiunta di altre erbe, come l’indigofera tinctoria3. Come tintura per la pelle o le unghie la polvere può essere mescolata con il succo di limone, resa pasta con l’acqua calda e stesa sulla parte da tingere, lasciandovela per una notte.
Le parti usate sono le foglie che vengono essiccate e poi tritate per ottenere una polvere verde scuro. I fiori e anche i frutti vengono altrettanto usati. I fiori sono molti, piccoli, di colore bianco, giallo, o rosa, e fragranti. La pianta cresce a stento in foreste secche decidue, perlopiù coltivata in forma di siepe. Si trova soprattutto in Egitto, India, Kurdistan, Iran, Siria4.
I fiorellini crescono su arbusti nani di 8-10 piedi di altezza e raggiungono fino a 6 metri d’altezza"
preso da
http://holikarang.wordpress.com/2007/07 ... dellhenne/