WaxSimulacra ha scritto:Bè il mio ex-cognato si faceva fare i maglioni a mano da sua mamma e poi ci cuciva le etichette delle marche famose...dietro al collo dove danno più fastidio e dove.....chi cavolo te le va a vedere???ho sempre pensato che fosse fuori di testa ma evidentemente è in buona compagnia
oh maronna...
ma qui siamo nella pazzia mentale più totale...
pensare che io invece le taglio perchè mi danno fastidio...
Rientrando in argomento (ho provato a scrivere qualcosa oggi in università ma con la tastiera diverso ho combinato solo pasticci), è davvero deprimente vedere come oggi si cerchi sempre di ostentare la ricchezza e la figosità data dai marchi prestigiosi (che poi, come abbiamo ben vestito, fanno pagare oro la caxxa), trasformandosi in cartelloni pubblicitari ambulanti (senza neppure essere pagati, tra l'altro!). A parte lo schifo che mi fa vedere questi persone ricoperte da capo a piedi di marchi con questi loghi enormi (il D&G sulla maglietta o l'ARMANIARMANIARMANIARMANI in bianco su berretta nera), io reputo 'ste cose davvero anti-estetiche, bruttissime da vedere!!! Ma non si guardano allo specchio? Boh... Io quando vedo in giro 'sti esemplari, rido perchè mi fanno pena...
Io compro solo le cose che mi piacciono, sia che siano del mercato che della Benetton (ma gli acquisiti in negozi del genere sono drasticamente calati perché anche questi ti succhiano il sangue mica male) e cerco appositamente vestiti senza alcun marchio stampato a vista, sia minuscolo che gigante. lo detesto... Mi rifornisco spesso e volentieri da H&M perché le cose sono carine, costano poco, anche se pure qui non è il massimo dell'eticità...
Ma di alternative, al momento, non ne vedo molte. I negozi di vestiti ecobioetici costano un botto e le mie povere tasche non ce la fanno a sostenere queste spese...
Però una valida variante sono i vestiti ecosolidali della Coop! Ho una polo blu in tinta unita comprata da loro, in cotone, bellissima e morbidosa!