Volevo parlarvi un po' del luogo in cui ho trascorso la giornata del primo maggio, il Paradiso dei Gatti (link).
Dopo quasi due anni passati a dire che il posto "ci chiamava", ci siamo organizzati io e il moroso e siamo partiti da Vicenza (dove abbiamo pernottato la sera prima) alla volta di Borgotaro.
La casa di Giorgio e Grazia si trova in una zona splendida dell'Appennino parmense, da cui si domina la Val di Taro, un fiume che serperggia tra le colline regalando alla vista scorci incantevoli.
Grazie alle indicazioni molto precise trovate sul sito siamo arrivati alla casa senza mai sbagliare strada (pensare che il moroso voleva comprarsi il navigatore apposta... tsè...

Grazia ci ha subito dato il benvenuto insieme ad un paio di mici strusciosi, dopodichè siamo andati a fare una passeggiata nei dintorni prima di pranzo: tra uno scorcio memorabile e l'altro sulla valle abbiamo ascoltato i cuculi e inseguito le farfalle; la vegetazione del luogo è costituita principalmente da querce e sottobosco (quante piantine di fragole!! peccato fossimo un pochino in anticipo...


Abbiamo pasteggiato insieme agli altri ospiti dell'agriturismo (ma mi sembra così riduttivo il termine dopo esserci stata!), tutti ad un solo lungo tavolo nella veranda affacciata sulla valle; gli antipasti comprendevano una crema a base di parmigiano reggiano macerato in olio con tartufo bianco (bontà indicibile!!), hummus di ceci e bruschette fatte in casa, il tutto accompagnato da un vino bianco amabile che valeva da solo tutta quella strada. Il trionfo dei primi è stato scandito da un risotto col famoso porcino (santo cielo... non dico altro!!) e degli gnocchi col pesto rosso (a quel punto non facevo altro che ripetere "è la fine del mondo... è la fine del mondo... ecco perchè lo chiamano paradiso..."), questa volta accompagnati da un ottimo rosso tendente al frizzantino (e ovviamente dalla spiegazione di Giorgio sulla provenienza e la tradizione dei vari piatti e vini). Siamo riusciti ad assaggiare il secondo (crepes con radicchio rosso e gorgonzola e crepes con ricotta e noci) prima di affrontare con coraggio la torta stracciatella (superbuona) accompagnata dal vino rosso da dolce sempre prodotto nella zona (se non sbaglio proprio dal padre di Giorgio).
Dopo un inestimabile caffè e i complimenti alla cuoca, siamo rimasti un po' a parlare con Grazia e gli altri ospiti; abbiamo parlato tra le altre cose di alimentazione naturale e vegetariana e di cosmetica naturale, e tra l'altro Grazia diceva che nella sua terra crescono un sacco di piante officinali in grande quantità. Le ho ovviamente consigliato di dare un'occhiata qui e su Lola per saperne di più.

Verso metà pomeriggio il moroso si è schiantato addormentato sul prato davanti a casa, generando nei cani degli ospiti un'irrefrenabile voglia di svegliarlo correndogli addosso


Verso le cinque abbiamo preso la via di casa, ovviamente dopo aver ringraziato la padrona di casa ed esserci accaparrati due vasetti del miele prodotto dalle loro api.
In conclusione: è stato un gran peccato non fermarsi per un paio di giorni, il posto è meravigliosamente pacifico e appagante per tutti i sensi, e la cucina di Grazia guarisce ogni magagna causata dalla vita in città.
Senza parlare poi dei mici coccolosi e dei cani che circolano liberamente godendosela forse più di noi duezampe.
Consiglio a tutti un paio di giorni in Paradiso. Noi abbiamo in mente di tornarci al più presto.
phael