La lettura di questo post mi sta dando molto da pensare.
Il latte mi piace tantissimo e sono stata tanto contenta quando ho comprato una bottiglia di latte crudo alla spina in fiera (
Fa' la cosa giusta). La scoperta di quello
intero dopo anni di consumo di
scremato e
parzialmente scremato (mia mamma li preferisce perchè quando lo scalda la mattina fa meno pellicina se si raffredda...) me lo ha fatto apprezzare di più e, anche se non ne consumo quotidianamente, lo amo molto.
Però non ho mai pensato agli orrori che si celano dietro la produzione industriale del latte...
Sempre in fiera ho provato per curiosità del latte vegetale. Se ricordo bene, ho assaggiato latte: di soia, di soia dolcificato, di miglio e d'avena. Se non mi confondo, tra questi ho preferito l'avena, perchè la soia ha un sapore che mi è sembrato troppo
fagioloso, però in generale gli altri erano troppo
cerealosi (maddai?!), o mi richiamavano alla mente il sapore del lievito, insomma, di farina annacquata
Forse è solo una questione di abitudine, però per ora non credo che mi butterò su questi nuovi tipi di latte, primo per un fattore di gusti (anche se
ci si educa ai sapori), un pochino anche per il prezzo (ma lo berrei solo io, quindi mi durerebbe di più, presumibilmente).
Quando faccio questi discorsi pratici (per me/secondo il mio punto di vista) mi sento un esserucolo insignificante e gretto
