Sono Lilli, mi presento!
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Giorgina19
- Messaggi: 715
- Iscritto il: giovedì 09 agosto, 2007 10:06
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Ehm..MeMy.. bella domanda davvero 
In realtà sono in crisi su tutti i fronti. Diciamo che,arrivata al 4anno, non sono stata io a scegliere la specialità ma è stata lei a scegliere me! Una specie di colpo di fulmine!
Andando avanti però,sono stata assalita da mille dubbi,che ho sempre posticipato a "data da destinarsi" con l'alibi degli impegni universitari e gli esami. Adesso non ho più alibi e sono costretta a guardare in faccia i miei fantasmi
Sono stata interna 2 anni ed ho chiesto,ottenuto e discusso la tesi in Anestesia e Rianimazione.. I miei dubbi? L'impatto emotivo,in primis: ho passato il primo anno a piangere tutte le volte che uscivo dalla rianimazione o che un pz moriva in sala operatoria.. Non so ancora se sarò emotivamente capace di dare un supporto non solo medico-professionale ma anche umano ai pazienti ed alle loro famiglie. E poi i turni di lavoro,letteralemte massacranti, e(ultimo ma non ultimo!) il riconoscimento e l'approvazione dell' "utenza" ( l'anestesista è una figura "fantasma" nell'imaginario collettivo, se in sala operatoria va tutto ok: Grande quel chirurgo! Se va storto qualcosa: Maledetto anestesiata!! 
)
Ad ogni modo continuo a riflettere ma non riesco a tirarmi fuori, forse questa è davvero la mia strada e mi spaventa molto il dover decidere, una volta per tutte,il mio futuro!
Scusate, forse mi sono un pò dilungata
In realtà sono in crisi su tutti i fronti. Diciamo che,arrivata al 4anno, non sono stata io a scegliere la specialità ma è stata lei a scegliere me! Una specie di colpo di fulmine!
Andando avanti però,sono stata assalita da mille dubbi,che ho sempre posticipato a "data da destinarsi" con l'alibi degli impegni universitari e gli esami. Adesso non ho più alibi e sono costretta a guardare in faccia i miei fantasmi
Sono stata interna 2 anni ed ho chiesto,ottenuto e discusso la tesi in Anestesia e Rianimazione.. I miei dubbi? L'impatto emotivo,in primis: ho passato il primo anno a piangere tutte le volte che uscivo dalla rianimazione o che un pz moriva in sala operatoria.. Non so ancora se sarò emotivamente capace di dare un supporto non solo medico-professionale ma anche umano ai pazienti ed alle loro famiglie. E poi i turni di lavoro,letteralemte massacranti, e(ultimo ma non ultimo!) il riconoscimento e l'approvazione dell' "utenza" ( l'anestesista è una figura "fantasma" nell'imaginario collettivo, se in sala operatoria va tutto ok: Grande quel chirurgo! Se va storto qualcosa: Maledetto anestesiata!! ) Ad ogni modo continuo a riflettere ma non riesco a tirarmi fuori, forse questa è davvero la mia strada e mi spaventa molto il dover decidere, una volta per tutte,il mio futuro!
Scusate, forse mi sono un pò dilungata
Lilli*