nickel negli ingredienti dei cosmetici
nickel negli ingredienti dei cosmetici
Ciao a tutte, ho una domanda che mi è nata dopo aver letto l'articolo "routine per pelli allergiche", riportato su questo sito al seguente indirizzo:
http://www.saicosatispalmi.org/index.ph ... &Itemid=11
Tra le altre cose l'articolo parla del nickel nei cosmetici e la cosa mi interessa parecchio perché io purtroppo sono allergica al nickel.
Nell'articolo si dice che " il nikel non è mai presente nei cosmetici in quanto ingrediente, ma in quanto impurità.
Perchè per esempio di alluminio sono fatti i bisoni e i turbo nei quali sono fatti i cosmetici stessi (agli allergici al nikel non è mai stato consigliato di evitare cibi contenuti in barattoli di metallo? Stessa roba!).
Per cui nell'aloe non c'è sicuramente nikel - ma nel cosmetico finale magari ci sono tracce e impurità."
Io mi chiedo: è vero che una causa della presenza di nickel nei cosmetici è la modalità di preparazione, ma siamo sicuri che il nickel non si nasconda mai proprio nei principi attivi utilizzati?
Lo chiedo perché so che in ambito alimentare, un allergico al nickel deve evitare (o ridurre) l'assunzione di due categorie di cibi:
- cibi conservati o cotti in contenitori o pentole di alluminio
- cibi che naturalmente contengono nickel, indipendentemente dalle modalità di conservazione o cottura
Il nickel è presente in natura in molti alimenti o piante, che sono in alcuni casi impiegati anche in ambito cosmetico: ad esempio nei frutti rossi, nella frutta secca, nella soia.
Nel cercare un prodotto cosmetico quindi sono portata a evitare quelli che impiegano queste cose. Per esempio, ho l'istinto di non usare un olio alle mandorle o una crema ai mirtilli.
In realtà non so nulla di chimica e non posso sapere se in quell'estratto di mandorle usate per l'olio è contenuto anche il nickel o meno. Nel dubbio però evito.
Insomma, non sono tanto convinta che il nickel non si possa anche "annidare" negli ingredienti di un cosmetico (soprattutto quando si tratta di principi attivi naturali).
Sbaglio? Qualcuna sa dirmi di più su cosa significa utilizzare un estratto naturale in un cosmetico? C'è il rischio che il nickel contenuto nel frutto in sé sia poi contenuto nel suo estratto?
Grazie per i chiarimenti!
Eve
http://www.saicosatispalmi.org/index.ph ... &Itemid=11
Tra le altre cose l'articolo parla del nickel nei cosmetici e la cosa mi interessa parecchio perché io purtroppo sono allergica al nickel.
Nell'articolo si dice che " il nikel non è mai presente nei cosmetici in quanto ingrediente, ma in quanto impurità.
Perchè per esempio di alluminio sono fatti i bisoni e i turbo nei quali sono fatti i cosmetici stessi (agli allergici al nikel non è mai stato consigliato di evitare cibi contenuti in barattoli di metallo? Stessa roba!).
Per cui nell'aloe non c'è sicuramente nikel - ma nel cosmetico finale magari ci sono tracce e impurità."
Io mi chiedo: è vero che una causa della presenza di nickel nei cosmetici è la modalità di preparazione, ma siamo sicuri che il nickel non si nasconda mai proprio nei principi attivi utilizzati?
Lo chiedo perché so che in ambito alimentare, un allergico al nickel deve evitare (o ridurre) l'assunzione di due categorie di cibi:
- cibi conservati o cotti in contenitori o pentole di alluminio
- cibi che naturalmente contengono nickel, indipendentemente dalle modalità di conservazione o cottura
Il nickel è presente in natura in molti alimenti o piante, che sono in alcuni casi impiegati anche in ambito cosmetico: ad esempio nei frutti rossi, nella frutta secca, nella soia.
Nel cercare un prodotto cosmetico quindi sono portata a evitare quelli che impiegano queste cose. Per esempio, ho l'istinto di non usare un olio alle mandorle o una crema ai mirtilli.
In realtà non so nulla di chimica e non posso sapere se in quell'estratto di mandorle usate per l'olio è contenuto anche il nickel o meno. Nel dubbio però evito.
Insomma, non sono tanto convinta che il nickel non si possa anche "annidare" negli ingredienti di un cosmetico (soprattutto quando si tratta di principi attivi naturali).
Sbaglio? Qualcuna sa dirmi di più su cosa significa utilizzare un estratto naturale in un cosmetico? C'è il rischio che il nickel contenuto nel frutto in sé sia poi contenuto nel suo estratto?
Grazie per i chiarimenti!
Eve
quello del nickel è un bel problema e non so proprio come aiutarti ma mi viene in mente una cosa che forse sai già, però vabbè lo dico ugualmente: hai mai pensato di farti i cosmetici da sola? sapone, tonico,ecc... non l'ho mai fatto ma non credo sia così difficile, così potresti facendoli da sola essere più sicura di quello che c'è dentro perchè li fai tu, evitando tutti i cibi che hanno grandi concentrazioni di nickel dovresti esere tranquilla, almeno credo. e poi nel sito c'è una sezione intera dedicata allo spignattamento in più un libro cosmesi naturale pratica con un post dedicato(e si può anche scaricare da internet).
altra domanda idiota:non esistono libri che parlano di nickel nei cosmetici?
quello che posso dirti ancora è che la marca vea(conosco solo quella)è nickel tested è c'è il sapone liquido,solido,i solari,i labbiali,l'olio per il corpo.lo so, costano un po', ma spero di esserti stata un minimo di aiuto.
altra domanda idiota:non esistono libri che parlano di nickel nei cosmetici?
quello che posso dirti ancora è che la marca vea(conosco solo quella)è nickel tested è c'è il sapone liquido,solido,i solari,i labbiali,l'olio per il corpo.lo so, costano un po', ma spero di esserti stata un minimo di aiuto.
ciao ely, grazie della risposta!
veramente non ho mai pensato a farmi i cosmetici da sola, non sono molto brava in queste cose...ma leggendo qui sto pensando di provare almeno con qualcosina di semplice (quando mi prende la vena creativa).
Però ho visto la linea Fito Cose che mi sembra molto "pulita" e anche chiara sui principi attivi utilizzati e proverò volentieri qualche prodotto (evitando quelli che contengono cose che so di non poter assumere).
Libri specifici non ne ho trovati. Ne ho su allergie e alimentazione, ma riguardo ai cosmetici non sono abbastanza documentata.
Vedi, anche io mi ero affidata alle linee nickel-free (tipo la maledetta Bio Nike e altre) e non pensavo fosse necessario approfondire ulteriormente.
Per quel che riguarda la Vea, c'è stata una ginecologa (maledetta pure lei) che mi ha consigliato di usare l'olio Vea (non ricordo il nome esatto) per le parti intime, perché è nickel free. Proprio qui su questo forum ho letto che praticamente è composto unicamente da silicone...
Per cui ho capito che non c'è da fidarsi del nickel-free e ho deciso di andare più a fondo nello studio delle componenti dei cosmetici.
Quello che c'è scritto sull'articolo riportato mi lascia qualche dubbio riguardo la presenza di nickel negli ingredienti, per questo chiedevo.
grazie ancora!
E.
veramente non ho mai pensato a farmi i cosmetici da sola, non sono molto brava in queste cose...ma leggendo qui sto pensando di provare almeno con qualcosina di semplice (quando mi prende la vena creativa).
Però ho visto la linea Fito Cose che mi sembra molto "pulita" e anche chiara sui principi attivi utilizzati e proverò volentieri qualche prodotto (evitando quelli che contengono cose che so di non poter assumere).
Libri specifici non ne ho trovati. Ne ho su allergie e alimentazione, ma riguardo ai cosmetici non sono abbastanza documentata.
Vedi, anche io mi ero affidata alle linee nickel-free (tipo la maledetta Bio Nike e altre) e non pensavo fosse necessario approfondire ulteriormente.
Per quel che riguarda la Vea, c'è stata una ginecologa (maledetta pure lei) che mi ha consigliato di usare l'olio Vea (non ricordo il nome esatto) per le parti intime, perché è nickel free. Proprio qui su questo forum ho letto che praticamente è composto unicamente da silicone...
Per cui ho capito che non c'è da fidarsi del nickel-free e ho deciso di andare più a fondo nello studio delle componenti dei cosmetici.
Quello che c'è scritto sull'articolo riportato mi lascia qualche dubbio riguardo la presenza di nickel negli ingredienti, per questo chiedevo.
grazie ancora!
E.
Si, però ho visto dei prodotti marca vea a casa di un parente e non sono eco-bio, peccato.
Secondo me se riesci a farteli da sola i cosmetici stai tranquilla.
Per esempio anche su Aroma-Zone ci sono le basi lavanti in bottigliette di plastica che forse possono fare al tuo caso: ci aggiungi dentro solo quello che vuoi tu! Non è difficile! ;-)
Io farò così per i cosmetici appena finisco quelli che ho, un pò perchè mi piace l'idea di crearmeli da sola come voglio e un pò perchè così oltre a metterci solo ciò che preferisco sono sicura che non mi appaia il solo bollino rosso del biodiz ionario che a volte trovo in un cosmetico che seppur eco-bio per tutto il resto, poi mi passa tutta la voglia di usarlo!
Quindi se faccio l'ordine in internet mi stresso meno e prendo più cose insieme per non dover pagare la spesa di spedizione (60 euro) e fare più prodotti magari con gli stessi principi (così risparmio) e poi mi diverto a 'spignattare'.
Secondo me se riesci a farteli da sola i cosmetici stai tranquilla.
Per esempio anche su Aroma-Zone ci sono le basi lavanti in bottigliette di plastica che forse possono fare al tuo caso: ci aggiungi dentro solo quello che vuoi tu! Non è difficile! ;-)
Io farò così per i cosmetici appena finisco quelli che ho, un pò perchè mi piace l'idea di crearmeli da sola come voglio e un pò perchè così oltre a metterci solo ciò che preferisco sono sicura che non mi appaia il solo bollino rosso del biodiz ionario che a volte trovo in un cosmetico che seppur eco-bio per tutto il resto, poi mi passa tutta la voglia di usarlo!

Quindi se faccio l'ordine in internet mi stresso meno e prendo più cose insieme per non dover pagare la spesa di spedizione (60 euro) e fare più prodotti magari con gli stessi principi (così risparmio) e poi mi diverto a 'spignattare'.

[img]http://www.psicologiacams.it/daniela[1].gif[/img]
Poveretta, dai, non esagerare!Eve ha scritto:Per quel che riguarda la Vea, c'è stata una ginecologa (maledetta pure lei) che mi ha consigliato di usare l'olio Vea

Evidentemente per lo scopo a cui ti serviva, non conosceva altro da consigliarti.
Poveri medici, è vero che spesso sono caproni, ma non condanniamoli sempre per partito preso, su

Tutto per un'unica meraviglia.
E' vero Barbara, hai ragione, ma sentirti consigliare come buonissimo un prodotto come quello, pergiunta da un medico, prima ti delude e poi ti fa arrabbiare, perchè ti aspetti che un medico al quale metti in mano la tua preziosa salute sappia perlomeno cosa stia facendo, almeno meglio di te che non sei medico magari.
Ci saranno anche medici attenti e che si aggiornano o fanno degli studi più complessivi di diverse cose specifiche, ma io non ho ancora avuto la fortuna di incontrarne.
Ci saranno anche medici attenti e che si aggiornano o fanno degli studi più complessivi di diverse cose specifiche, ma io non ho ancora avuto la fortuna di incontrarne.

[img]http://www.psicologiacams.it/daniela[1].gif[/img]
@ely l'olio vea è praticamente vitamina E, mentre il prodotto di cui parla eve dovrebbe essere un altro che è vitamina E in base siliconica (però ne sei sicura eve? non è che invece era pura e semplice e buonissima vitamina E e stai maledicendo la gine per niente?
)
@Dani i medici non hanno una formazione chimica sugli ingredienti cosmetici, ma solo sui principi attivi dei farmaci, eventualmente. E vengono informati dagli informatori farmaceutici, che a loro volta vengono informati dalle case farmaceutiche.
Quello che cerco di dire è di non giudicare con tanta severità un medico perchè prescrive una crema con un silicone, perchè ancora non c'è una cultura ecobio del medicinale!
Inoltre il medico propone, ma siamo sempre noi a decidere e se proprio riteniamo che una crema al silicone, sebbene per un breve periodo, sebbene per una patologia precisa, non vogliamo usarla, non usiamola e cerchiamo alternative, magari rivolgendoci ad altri tipi di medicina

@Dani i medici non hanno una formazione chimica sugli ingredienti cosmetici, ma solo sui principi attivi dei farmaci, eventualmente. E vengono informati dagli informatori farmaceutici, che a loro volta vengono informati dalle case farmaceutiche.
Quello che cerco di dire è di non giudicare con tanta severità un medico perchè prescrive una crema con un silicone, perchè ancora non c'è una cultura ecobio del medicinale!
Inoltre il medico propone, ma siamo sempre noi a decidere e se proprio riteniamo che una crema al silicone, sebbene per un breve periodo, sebbene per una patologia precisa, non vogliamo usarla, non usiamola e cerchiamo alternative, magari rivolgendoci ad altri tipi di medicina

Tutto per un'unica meraviglia.
E' questo il vero problema, non hanno secondo me una formazione chimica adeguata e prescrivono tutta roba che con la chimica ha a che vedere parecchio!!!!! Il caso più eclatante sono i dermatologi: prescrivono creme orribili per risolvere dermatiti..un controsenso incredibile, secondo me..barbara ha scritto: i medici non hanno una formazione chimica sugli ingredienti cosmetici, ma solo sui principi attivi dei farmaci, eventualmente. E vengono informati dagli informatori farmaceutici, che a loro volta vengono informati dalle case farmaceutiche.


Tutto vero quello che hai detto Barbara, però come ha espresso Murex, mi farebbe piacere che fosse nella norma per un medico avere anche delle conoscenze leggermente più approfondite, almeno quanto noi del forum, per dire.
E purtroppo neanche con la medicina 'alternativa' si ha una garanzia in questo senso, come ho scritto da un'altra parte l'omeopata, dopo che le avevo detto che la mia pelle è migliorata molto da quando uso cosmetici eco-bio, e le ho spiegato anche cosa significa questo, mi ha dato una crema alla lavanda della weleda (che fa anche tutta una linea omeopatica) a base di paraffina e vasellina con le erbette dentro.
Purtroppo molti medici non sono consapevoli fino in fondo di cosa cia sia in quello che prescrivono, è un vero peccato e questo a me 'sfiducia' molto.
Non l'ho mica comprata la pomata, dopo quello che ho fatto per disintossicare la mia pelle, e mi è costato, sarei stata sciocca.
Questo non vuol dire che ognuno non sia libero di fare quello che si sente eh, però se mi si da una pomata per l'allergia, in un contesto logico, non dovrebbe contenere nulla che me la possa causare.
Io l'olio vea detergente l'ho usato solo una volta tempo addietro e poi è rimasto li, mi ha 'tappato' tutte le mucose della FUFA (come dice Taiba, mi fa sganasciare dalle risate) e mi è venuto un prurito e un arrossamento tale che prima di 2 giorni non ho avuto sollievo. E poi questa cosa è davvero collosa, ha fatto uno strato impermeabile anche sul fondo del bidet, mi ricordo, che ho dovuto usare per pulirlo la spugnetta in microfibra. Per me proprio non va, saranno anche i conservanti oltre al silicone ma un prodotto del genere secondo me non andrebbe consigliato per chi è potenzialmente allergico. Ci dovrebbe essere molta più informazione anche nell'ambiente medico, solo che per colpa dell'industria farmaceutica e delle persone che non sono abituate a porsi domande, questo purtroppo non avviene.
E purtroppo neanche con la medicina 'alternativa' si ha una garanzia in questo senso, come ho scritto da un'altra parte l'omeopata, dopo che le avevo detto che la mia pelle è migliorata molto da quando uso cosmetici eco-bio, e le ho spiegato anche cosa significa questo, mi ha dato una crema alla lavanda della weleda (che fa anche tutta una linea omeopatica) a base di paraffina e vasellina con le erbette dentro.
Purtroppo molti medici non sono consapevoli fino in fondo di cosa cia sia in quello che prescrivono, è un vero peccato e questo a me 'sfiducia' molto.
Non l'ho mica comprata la pomata, dopo quello che ho fatto per disintossicare la mia pelle, e mi è costato, sarei stata sciocca.
Questo non vuol dire che ognuno non sia libero di fare quello che si sente eh, però se mi si da una pomata per l'allergia, in un contesto logico, non dovrebbe contenere nulla che me la possa causare.
Io l'olio vea detergente l'ho usato solo una volta tempo addietro e poi è rimasto li, mi ha 'tappato' tutte le mucose della FUFA (come dice Taiba, mi fa sganasciare dalle risate) e mi è venuto un prurito e un arrossamento tale che prima di 2 giorni non ho avuto sollievo. E poi questa cosa è davvero collosa, ha fatto uno strato impermeabile anche sul fondo del bidet, mi ricordo, che ho dovuto usare per pulirlo la spugnetta in microfibra. Per me proprio non va, saranno anche i conservanti oltre al silicone ma un prodotto del genere secondo me non andrebbe consigliato per chi è potenzialmente allergico. Ci dovrebbe essere molta più informazione anche nell'ambiente medico, solo che per colpa dell'industria farmaceutica e delle persone che non sono abituate a porsi domande, questo purtroppo non avviene.

[img]http://www.psicologiacams.it/daniela[1].gif[/img]
Esattamente, proprio per questo motivo credo che sia inutile accanirsi sul medico; fermo restando che anche lui ha la responsabilità di studiare ed aggiornarsi continuamente.Daniela ha scritto:Ci dovrebbe essere molta più informazione anche nell'ambiente medico, solo che per colpa dell'industria farmaceutica e delle persone che non sono abituate a porsi domande, questo purtroppo non avviene.
Tutto per un'unica meraviglia.
Sono d'accordo, però resta il fatto che, per come sono le cose, se io ho un'allergia (ma anche se non la ho) mi fido molto di più a prendere un prodotto SCTS consigliato da te Barbara, piuttosto che da qualsiasi medico. ;-)
Ultima modifica di Daniela il giovedì 20 marzo, 2008 20:00, modificato 1 volta in totale.
[img]http://www.psicologiacams.it/daniela[1].gif[/img]
e tu non hai idea di quanto ciò mi faccia tremare...Daniela ha scritto:Sono d'accordo, però resta il fatto che per come sono le cose se io ho un'allergia (ma anche se non la ho) mi fido molto di più a prendere un prodotto SCTS consigliato da te Barbara, piuttosto che da qualsiasi medico. ;-)

Tutto per un'unica meraviglia.