Il club dei bamboccioni

Presentazione dei nuovi arrivati e chiacchiere in libertà. Non si vive di soli cosmetici ;)

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BettyBennet
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Messaggio da BettyBennet »

BarbaraChiara ha scritto:Ho l'impressione che per molti, oggi, "andare a vivere da soli" significhi proprio "da solo o niente".
Parlo solo per me, come ho già detto preferisco mettere da parte un po' di soldi per avvicinarmi al mio sogno di monolocale alla Sex&The City (ok, la sto sparando...) piuttosto che spederli per una stanza con altri coinquilini. Ci sono però molte coppie che gradirebbero assai un loro nido e non ci riescono :x forse per loro stare con altri coinquilini non è la soluzione più congeniale ;-)
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BettyBennet
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Messaggio da BettyBennet »

Io ho chiesto se per caso ci sia qualche zio d'Ameica, ma nisba :roll:
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Satine
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Messaggio da Satine »

utente disattivato ha scritto:E'vero,sono una "fortunata"
Che c'é di male nell'avere fortuna?? :)
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alcisa
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Messaggio da alcisa »

Altea ha scritto:Poi conosco gente che a 18 anni si è sposata con una casa comprata e arredata dai genitori, un lavoro nell'azienda di papà e mamma che viene tutti i giorni (dopo il suo lavoro) a farti i lavori domestici e guardare i figli mentre fai il riposino pomeridiano.
Ma 'sta gente un minimo d'orgoglio non ce l'ha?
Ne conosco pure io di persone così e quando le sento dire che non ce la fanno a vivere allora li dirotterei direttamente nel Botswana in mezzo ai leoni....vediamo poi come se la cavano
La luce di un mattino, l’abbraccio di un amico, il viso di un bambino
meraviglioso, meraviglioso… :)
Satine
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Messaggio da Satine »

Altea ha scritto:Poi conosco gente che a 18 anni si è sposata con una casa comprata e arredata dai genitori, un lavoro nell'azienda di papà e mamma che viene tutti i giorni (dopo il suo lavoro) a farti i lavori domestici e guardare i figli mentre fai il riposino pomeridiano.
Quanto avrebbe fatto comodo a mia mamma un aiuto concreto quando aveva due bambine piccole, un marito che ovviamente doveva lavorare, una casa di 80 mq con due camere per 4 persone e nessuna possibilità di andare alla ricerca di un lavoro.
Se posso essere sincera, proprio non capisco che cosa ci sia di criminoso nel lavorare nell'azienda di famiglia e nel poter contare sull'aiuto di un genitore o di un parente.
Io non ho figli, ma osservo tutti i giorni mia madre, so quello che ha dovuto fare in questi 20 anni, so che i lavori che ci sono da sbrigare in casa non finiscono MAI, che dover gestire una neonata, un adolescente in crisi, dover fare i conti con il sonno perso, lo stress, l'insoddisfazione, sono tutte cose che si accumulano e portano lentamente al mal di vivere.
Mi dispiace, ma una donna che lavora fuori casa ha una visione miope dello stress, della fatica che tocca a chi invece deve LETTERALMENTE mandare avanti una famiglia.
Capisco che non è giusto approfittare di un genitore, farsi coccolare a vita, stare a pensione..... lo so, ma qui non è questione di orgoglio, non c'é niente di male quando in una famiglia c'é armonia, nel chiedere aiuto ed accettarne.
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Altea
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Messaggio da Altea »

alcisa ha scritto:Ma 'sta gente un minimo d'orgoglio non ce l'ha?
No, ma in compenso ha il coraggio di lamentarsi che la mamma è troppo invadente, che è "povera" (il lavoro sicuro l'ha lasciato per mettersi a campare alla giornata e si toglie comunque molti più "sfizi" di me, tipo la macchina nuova e la vacanza in grecia..) e che è sempre stanca, poverina
Gli imbecilli sono molto creativi
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cabiria979
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Messaggio da cabiria979 »

Satine ha scritto:
Altea ha scritto:Poi conosco gente che a 18 anni si è sposata con una casa comprata e arredata dai genitori, un lavoro nell'azienda di papà e mamma che viene tutti i giorni (dopo il suo lavoro) a farti i lavori domestici e guardare i figli mentre fai il riposino pomeridiano.
Quanto avrebbe fatto comodo a mia mamma un aiuto concreto quando aveva due bambine piccole, un marito che ovviamente doveva lavorare, una casa di 80 mq con due camere per 4 persone e nessuna possibilità di andare alla ricerca di un lavoro.
Se posso essere sincera, proprio non capisco che cosa ci sia di criminoso nel lavorare nell'azienda di famiglia e nel poter contare sull'aiuto di un genitore o di un parente.
Io non ho figli, ma osservo tutti i giorni mia madre, so quello che ha dovuto fare in questi 20 anni, so che i lavori che ci sono da sbrigare in casa non finiscono MAI, che dover gestire una neonata, un adolescente in crisi, dover fare i conti con il sonno perso, lo stress, l'insoddisfazione, sono tutte cose che si accumulano e portano lentamente al mal di vivere.
Mi dispiace, ma una donna che lavora fuori casa ha una visione miope dello stress, della fatica che tocca a chi invece deve LETTERALMENTE mandare avanti una famiglia.
Capisco che non è giusto approfittare di un genitore, farsi coccolare a vita, stare a pensione..... lo so, ma qui non è questione di orgoglio, non c'é niente di male quando in una famiglia c'é armonia, nel chiedere aiuto ed accettarne.

ma scusa, forse credi che le donne che lavorano poi non hanno una vita famialiare? mia mamma ha cresciuto 4 figli (di cui uno perennemente ammalato) e mandato avanti una casa, senza l'aiuto dei nonni perché stavano in un'altra città, e LAVORAVA. quindi lo stress di cui parli nel caso di una donna che lñavora RADDOPPIA, non scompare. altro che visione miope!!!!!!!!!!!!!

io lavoro otto ore al giorno e non ho nessuno che mi pulisca casa (anche se condivido l'appartamento con due persone, diversamente sarebbe impossibile perché in una grande città gli affitti sono alle stelle). è stancante, ma anche bellissimo. ovviamente quando avrò una famiglia serà mille volte più difficile, però è la vita, no? tra l'altro se avrò una famiglia o se andrò a convivere col mio ragazzo conterpo su di lui per condividere alla pari tutti i lavori domestici, ci mancherebbe altro.

i miei genitori per me sono dei modelli di vita. mi hanno aiutata economicamente finché ho studiato perché lo ritenevano loro dovere, (e grazie al cielo non ho pesato troppo perché esistono le borse di studio) però mi hanno insegnato anche che essere adulti significa costruirsi la vita con le prorpie capacità, non dipendere da nessuno, e non dover dire "grazie" a nessuno.
questioni di priorità, suppongo
Ultima modifica di cabiria979 il giovedì 13 marzo, 2008 14:42, modificato 1 volta in totale.
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BettyBennet
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Messaggio da BettyBennet »

cabiria979 ha scritto:
Satine ha scritto:
Altea ha scritto:Poi conosco gente che a 18 anni si è sposata con una casa comprata e arredata dai genitori, un lavoro nell'azienda di papà e mamma che viene tutti i giorni (dopo il suo lavoro) a farti i lavori domestici e guardare i figli mentre fai il riposino pomeridiano.
Quanto avrebbe fatto comodo a mia mamma un aiuto concreto quando aveva due bambine piccole, un marito che ovviamente doveva lavorare, una casa di 80 mq con due camere per 4 persone e nessuna possibilità di andare alla ricerca di un lavoro.
Se posso essere sincera, proprio non capisco che cosa ci sia di criminoso nel lavorare nell'azienda di famiglia e nel poter contare sull'aiuto di un genitore o di un parente.
Io non ho figli, ma osservo tutti i giorni mia madre, so quello che ha dovuto fare in questi 20 anni, so che i lavori che ci sono da sbrigare in casa non finiscono MAI, che dover gestire una neonata, un adolescente in crisi, dover fare i conti con il sonno perso, lo stress, l'insoddisfazione, sono tutte cose che si accumulano e portano lentamente al mal di vivere.
Mi dispiace, ma una donna che lavora fuori casa ha una visione miope dello stress, della fatica che tocca a chi invece deve LETTERALMENTE mandare avanti una famiglia.
Capisco che non è giusto approfittare di un genitore, farsi coccolare a vita, stare a pensione..... lo so, ma qui non è questione di orgoglio, non c'é niente di male quando in una famiglia c'é armonia, nel chiedere aiuto ed accettarne.

ma scusa, forse credi che le donne che lavorano poi non hanno una vita famialiare?
Da questo punto in casa mia ognuno ha sempre fatto la sua parte... Mio padre cucina meglio di uno chef, mia madre è un asse del ferro da stiro e dialoga a tu per tu con la lavatrice, io non ho ancora trovato polvere o macchia che possa resistermi :twisted: Si lavora fuori, ma anche dentro casa, ognuno fa la sua parte. Avesso dovuto fare tutto solo mia madre :roll: cucina non benissimo
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eleonora
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Messaggio da eleonora »

questo argomento mi tocca di vicino: sono una ex bambocciona, ho 26 anni e vivo da sola da quando né ho 25. ho un contratto di apprendistato e guadagno sui 900, con gli straordinari 1000 euro. Divido l'appartamento con una coinquilina, paghiamo 400 euro in due, e dividiamo le spese. in due riusciamo a farcela, ma da sola per me sarebbe impossibile. però se aspetto un ipotetico fidanzato/marito per andare a vivere sola la vedo dura, visto il mio successo con gli uomini :P
mi piacerebbe tantissimo comprare una casetta tutta per me, ma con un contratto di apprendistato è impensabile e da sola non ce la farei.
non ho la macchina, così ho una grossa spesa in meno. ho scelto apposta un appartamento vicino al lavoro, anche se non è in condizioni eccellenti, così ci posso andare a piedi e non ho fatto abbonamenti a servizi pubblici.
ho imparato ad essere più oculata negli acquisti, però per il mangiare è veramente dura. per fortuna mia mamma mi passa qualcosa quando fa la spesa.
stare da soli è un sacrificio da un lato, però dall'altro l'indipendenza per me è una cosa meravigliosa. chiaramente da quando abito da sola riesco a mettere molto meno da parte, e questo mi dispiace da matti.
secondo me non si può generalizzare dicendo che chi sta in casa è un bamboccione, ogni situazione è a sé stante.
cabiria979
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Messaggio da cabiria979 »

eleonora ha scritto:secondo me non si può generalizzare dicendo che chi sta in casa è un bamboccione, ogni situazione è a sé stante.
esatto!! :D
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kore
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Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 22:40

Messaggio da kore »

Beh questioni di famiglia. Io sono cresciuta con i nonni tutti i pomeriggi. Perchè mia mamma e mio padre lavoravano fino alle 9 di sera e mia nonna pensionata era felice di avermi lì.
Ora mia nonna ha una signora a stirare e portiamo alcune delle nostre cose a volte perchè comunque i nonni in due avrebbero poca roba da farle stirare, e ci si smezza la spesa.
Non trovo nulla di vergognoso nell'aiuto dei propri cari, se è aiuto che si vuole e che si vuole dare, niente di imposto.
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eleonora
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Messaggio da eleonora »

kore ha scritto:Non trovo nulla di vergognoso nell'aiuto dei propri cari, se è aiuto che si vuole e che si vuole dare, niente di imposto.
sono d'accordo, l'importante è non approfittarsi. :)
Satine
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Iscritto il: venerdì 21 settembre, 2007 15:27

Messaggio da Satine »

cabiria979 ha scritto:quindi lo stress di cui parli nel caso di una donna che lñavora RADDOPPIA, non scompare. altro che visione miope!!!!!!!!!!!!!
Sì? A chi vengono lasciati i figli per poter andare a lavorare?
Stabiliamo poi la concezione di "lavoro": di che cosa stiamo parlando?
Oggi per molte donne il lavoro è quello d'ufficio, alzati la mattina presto, porta i figli a scuola, torni a casa tardi la sera. Chiaramente comporta stress, per nessuno la vita è facile, ma cerchiamo di essere sinceri.
Chi si stanca di più, la signora che trascorre il pomeriggio in ufficio davanti al computer, che magari trova anche il tempo di andare a prendersi l'aperitivo con un paio di colleghe, oppure la donna di casa la cui giornata tipo, è presso o poco, QUESTA:

-sveglia alle 6
-svegliare le bambine alle 7
-svegliare di nuovo le bambine alle 7.40, perché le due ruffiane non vogliono saperne di uscire dal letto
-vestirle, lavarle, spedirle a scuola a cucci e spintoni
-primo carico di lavatrice
-lavare i piatti rimasti dalla sera prima
-fare i letti delle due angeliche creature selvatiche
-mettere a posto le stanze
-la cucina
-il bagno
-stendere il bucato
-sistemare gli armadi
-uscire a fare la spesa
-incontrare al mercato la signora in pausa pranzo che con aria stanca le dice "oh come è fortunata lei che non lavora!"
-prendere i due rospetti di bambine a scuola
-sedare una rissa tra le due pazze furiose
-cercare di dividerle schivando i colpi dell'una e dell'altra
-preparare il pranzo
-cercare di non addormentarsi sulla pentola a pressione dopo aver passato una notte completamente insonne perché una delle bambine non aveva ancora finito la sfilza di compiti che le avevano dato a scuola
-portare il cibo in tavola
-pulire le stoviglie, pulire dove hanno sporcato le bambine
-metterti a sedere con la più piccola ed aiutarla a fare i compiti
-impedire che la più grande ti disegni un capolavoro realista sul muro del salotto fingendosi Jean Baptiste Corot
-dover risolvere i problemi di aritmetica di una bambina che va in prima elementare
-cercare di ricordare quand'è stata l'ultima volta che è riuscita a dormire più di 2 ore filate (per dovere di cronaca: la mamma non dorme più da 6 anni perché le sono toccate in sorte due neonate uscite direttamente da un libro di Stephen King)

.........e ancora, ancora, ancora, avanti così, per tutto il pomeriggio, fino a sera, fino a notte inoltrata.............
E' vero, è VERISSIMO, lo stress per una donna che lavora raddoppia.
Perché il lavoro di casalinga, che equivale a spaccarsi letteralmente la schiena tutto il giorno, a casa mia, si chiama LA-VO-RA-RE. Il lavoro, quello vero, comporta l'affaticamente fisico, comporta spaccarsi la schiena tutto il santo giorno, non stare seduta dietro una scrivania.


Scusate questo gigantesco OT, ma sentire certe cose mi spinge a perdere il senno.
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Kara
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Messaggio da Kara »

io continuo a non capire che male c'è a voler fare una vita comoda e togliersi qualche sfizio piuttosto che limitarsi a sopravvivere.
Sarà che non ho la pretesa di guadagnarmi il paradiso in terra, sarà che in tutta sincerità non mi interessa se una persona a 40 anni vuole ancora stare a casa a farsi lavare il sederino dalla mamma (ma saranno pure cavoli suoi? :P se sta bene alla sua mamma perchè non deve stare bene a me? :P ), sarà che la mia soddisfazione personale non dipende dal mio indirizzo postale , sarà che penso che ognuno deve essere libero di vivere la sua vita come meglio crede finchè rispetta le leggi, sarà perchè considero l'esternazione di padoa-schiatta l'ennesima dimostrazione che chi ci governa non sa nulla dei problemi della gente, sarà che c'ho una voglia di cioccolata che mi porta via (no vabbè questo non centra nulla :roll: ) insomma... ma alla fine... ma cosa cambia nella mia vita se c'è chi sta meglio a casa con i genitori che altrove? :D
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Altea
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Messaggio da Altea »

molto OT: per carità donne non ho detto che ho qualcosa in contrario a chi si fa aiutare...il punto è che secondo me è giusto farsi aiutare se l'altra persona ha meno da fare di noi.
Se tua mamma a 65 anni ha già fatto una vita di lavoro e sacrifici e la mattina presto si alza per andare a fare le pulizie a casa d'altri per tirar su qualche soldino mentre tu dormi fino alle 11 sapendo che le tue figlie si lavano, si vestono, si preparano il panino per pranzo ed escono di casa per andare a scuola (elementari e medie) tutto da sole, e poi quella stessa mamma dopo che ha fatto 4-5 ore di lavoro viene a casa tua per pulirti la cucina, stirarti i panni, farti la spesa, cucinarti la cena e poi ti lamenti pure che ti rompe i coglioni...io non lo vedo tanto ammirevole :roll:

Che male c'è ad avere un lavoro nell'azienda dei genitori? Nessuno, se il lavoro te lo tieni invece di lasciarlo per poi dire che non trovi nulla e invidiare gli altri che hanno un lavoro normalissimo e fanno quadrare i conti (incluso il mutuo della casa che tu invece hai avuto in regalo) facendo sacrifici invece di comprarsi ogni stronzata che gli passa davanti agli occhi come fai tu :roll:

/fine OT
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