a questa interessantissima discussione aggiungo solo una risposta ad un'affermazione iniziale...
Vecchia Zia ha scritto:
Avevo sentito dire che è "sbagliato" per un essere umano adulto bere latte sia perchè il latte è un alimento destinato solo alla prima infanzia
essendo mamma mi sento chiamata in causa sull'argomento
infanzia e latte... il mio piccolo (come moltissimi bambini nati negli ultimi anni) e' atopico, e l'esclusione di latte vaccino e la drastica riduzione dei suoi derivati nella dieta hanno reso possibile convivere serenamente con questa sua "condizione" di base.
concludo sottolineando l'assoluta importanza dell'allattamento al seno anche prolungato (io l'ho allattato fino ai due anni e mezzo), essendo il latte alimento specie-specifico e nel caso dell'uomo, individuo-specifico (ogni madre produce il latte adatto per il bambino che poppa al suo seno in quel momento). se proprio fosse impossibile l'allattamento, bisognerebbe piuttosto ricorrere al latte formulato...
copincollo qui un intervento di Luciano Proietti, pediatra e nutrizionista:
"L'introduzione di latte vaccino e di formaggi stagionati è da sconsigliare in ogni caso per la presenza di una quota proteica troppo elevata e altamente allergizzante, per una quota di calcio troppo elevata che essendo associata a proteine animali aumenta la calciuria (perdita di calcio con l'urina) e ne riduce la fissazione al tessuto osseo. Inoltre la componente lipidica del latte vaccino e dei latticini non è conforme alle esigenze nutrizionali del lattante dal punto di vista qualitativo.
Pertanto l'assunzione di latte vaccino e formaggi deve essere saltuaria, di consumo voluttuario o di "emergenza": non è consigliabile farla rientrare nella alimentazione quotidiana di un bambino nei primi due - tre anni di vita."