Pat Thomas - Dentro i baby saponi

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baciuck
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Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 10:35

Pat Thomas - Dentro i baby saponi

Messaggio da baciuck »

Fonte:
http://www.aamterranuova.it/article1013.htm


Baby bagno, baby olio, baby lozioni, baby salviette... sono venduti come prodotti specifici per bambini, ma di delicato hanno ben poco, anzi
Basta dare uno sguardo agli scaffali di una farmacia o di un supermercato per avere la sensazione che oggi avere un bambino sembra essere più un’opportunità commerciale per chi vende prodotti di nicchia che una responsabilità verso il futuro. In realtà c’è più di un motivo per guardare con occhio critico i detergenti per l’igiene infantile e chiedersi se tutti questi prodotti 3 x 2, dei quali molti genitori fanno ampie scorte, sono veramente “offerte speciali” come affermano di essere. Consideriamo, a mo’ d’esempio, la lista degli ingredienti del più diffuso bagno doccia per bambini, il Softwash della Johnson’s Baby, la linea di detergenti e cosmetici più venduta in Europa e tra le più diffuse a livello planetario. Da sola controlla il 31% del mercato mondiale del settore; mentre i suoi maggiori concorrenti: Panten, Nivea e Oreal, devono accontentarsi di uno scarno 2% a testa. Poco adatti per i bambini A scorrere rapidamente la lunga lista d’ingrediente salta subito all’occhio la presenza dei “soliti” derivati del petrolio (presenti oramai in gran parte dei detergenti convenzionali), utili per far assumere al liquido elevata capacità schiumogena, buona consistenza, delicata profumazione, ma irritanti per gli occhi e la pelle. Ma l’aspetto sicuramente più allarmante è l’utilizzo di sostanze come il Polyquaternium-7 (può rilasciare formaldeide, quindi è potenzialmente cancerogeno e inoltre può essere contaminato da Acrylamide, una tossina nociva per il sistema nervoso centrale), il Tetrasodium Edta (può essere contaminato da idrocarburi oliciclici aromatici, sospettati di essere tra i responsabili dell’aumento di cancro al seno) e i Parfum (possono contenere profumi di sintesi come i muschi artificiali che alterano l’equilibrio ormonale), senza contare altri vari composti chimici che grazie alla proprietà di aumentare la capacità d’assorbimento dell’epidermide, facilitano la penetrazione di eventuali sostanze nocive. Anche se negli spot pubblicitari di questi prodotti viene vantata la proprietà di rendere la pelle più morbida, in realtà questi detergenti non contengono nessun ingrediente idratante. Quello che accade è che grazie alla presenza di polimeri sintetici, sulla pelle si forma una sorta di pellicola che dà un’impressione di morbidezza, ma si tratta appunto solo di una sensazione. Com’è possibile utilizzare tali sostanze per un prodotto destinato all’igiene dei più piccoli? Il fatto è che siccome tali prodotti sono destinati ad essere lavati via, per la legge non comportano grandi rischi. Ecco perché nei detergenti è possibile usare una gran quantità di sostanze pericolose, il cui impiego altrimenti sarebbe limitato. Se tale ragionamento risulta di difficilmente sostenibile già per i prodotti destinati all’igiene degli adulti, diventa ancora più improponibile quando si parla della pelle dei bambini. Innanzitutto perché nei bambini la pelle è l’organo più grande del corpo, è allo stesso tempo un’importante barriera e una possibile via d’assorbimento di eventuali sostanze tossiche. Il secondo motivo è che l’epidermide dei bambini è molto più sottile di quella degli adulti e quindi la sua capacità d’assorbimento è maggiore. In altre parole è una barriera meno efficiente contro le tossine presenti nell’ambiente, tanto è vero che la sempre maggiore diffusione di detergenti aggressivi su pelli sensibili è ritenuta la causa del crescente numero di casi di eczema e allergie tra i bambini. Un target interessante Sfortunatamente, la maggior parte dei genitori, quando i loro bambini presentano arrossamenti e altre forme d’irritazione a livello dell’epidermide, affrontano il problema utilizzando altre brodaglie sintetiche; mentre una soluzione più razionale ed efficace sarebbe invece quella di eliminare del tutto cosmetico e detergenti per bambini. Siccome le donne hanno bambini sempre in età sempre più avanzata, molte affrontano la maternità con una disponibilità economica e un atteggiamento consumistico più elevato che in passato. Le aziende di prodotti per l’igiene, che conoscono molto bene questo particolare target, sanno sfruttare molto bene l’ansia delle neo-mamme, offrendo loro i cosiddetti prodotti “premium”. Il Softwash della Johnson’s Baby è uno di questi. Lo slogan “Creato per i piccoli. Ottimo per i grandi” va dritto al cuore della psiche delle mamme, che da una parte hanno il tipico atteggiamento “solo il meglio per il mio bambino”, ma d’altra dedicano poco tempo e hanno scarsa inclinazione a riflettere su quello che vuole dire veramente “Creato per i piccoli”. Dal punto di vista commerciale la linea premium Softwash è stato un gran successo. Introdotta nel 2003, ha fatto impennare le vendite mondiali di addirittura il 13%, ma è davvero un prodotto indicato per la delicata pelle dei bambini?
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vivianjones
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Iscritto il: martedì 11 dicembre, 2007 01:39

Messaggio da vivianjones »

Grande Baciuck :clap:
Voglio diffondere questo articolo via mail al cuginame, non sia mai che sortisca un qualche effetto... :roll:
Shopgirl
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Iscritto il: mercoledì 22 agosto, 2007 18:42

Messaggio da Shopgirl »

Grandioso!!!Immagine

Ma con le zucche vuote secondo me non concludiamo un gran che! :roll:
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barbara
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Iscritto il: martedì 17 luglio, 2007 22:07

Messaggio da barbara »

ottimo, questo va sul .org appena riesco!
Tutto per un'unica meraviglia.
riky
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Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 10:47

Messaggio da riky »

E' assolutamente corretto, ma l'allarmismo con cui descrive alcuni ingredienti lo fa subito cadere dalla parte del talebanesimo.
...da Acrylamide, una tossina nociva per il sistema nervoso centrale), il Tetrasodium Edta (può essere contaminato da idrocarburi oliciclici aromatici, sospettati di essere tra i responsabili dell’aumento di cancro al seno)
se un tecnico legge che l'Acrylamide vine definito "una tossina" e che l'EDTA è così descritto - scoppia a ridere. Purtroppo queste definizioni squalificano l'assoluta serietà dell'allarme.
Va inoltre sottolineato che l'epidermide dei bambini non è più sottile: manca solo del film idrolipidico (il sebo che è tra i più importanti componenti del film, viene infatti prodotto a partire dalla pubertà).


E' su altre cose che occorre battere: - chiediamo a questi cari produttori di baby-monnezza di valutare i grafici delle impennate di allergie sia cutanee, sia respiratorie, nei bimbi (e anche negli adulti).
Ed è vero il fatto che si correggono le irritazioni "paidocosmetogene" con altri paidocosmetici-monnezza. E il circolo vizioso non si interrompe mai.

ma....piccoli consumatori crescono.

:cry:
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