Da noi funziona che il marito essendo cuoco

si occupa sempre dei fornelli (i dolci sono mio appannaggio così come le prime "pappe" dei cuccioli che proprio non sopporta), della spazzatura che io gli divido, perché ammetto mi diverto a fare la raccolta differenziata, e se ho bisogno mi caricala lavastoviglie/ fa partire la lavatrice debitamente impostata

. Il fatto è che, per esempio, i panni mi piace lavarmi secondo i miei criteri e con i prodotti che scelgo io. Lui butterebbe tutto insieme e laverebbe tutto a 60° con centrifuga a 1000giri

. Per le pulizie ci si da una mano a vicenda. Se per esempio io spolvero, lui passa l'aspirapolvere o il pavimento.
La spesa la facciamo insieme di solito, ma capita anche che la facciamo in singolo. Se siamo in due però riusciamo a limitarci meglio con le schifezze
In ogni caso in base agli orari ci si da una mano. Lui esce sempre alle 5 del mattino, ma finisce alle 14.00 circa perciò se io faccio il secondo lui (a meno di turni di volontariato) prepara la cena/recupera i bimbi dalla nonna. E così il contrario. Inoltre è bravissimo coi lavoretti manuali e mi aiuta tanto coi bimbi (non si fa troppi problemi a cambiare i bimbi)
Tirando le somme mi aiuta un sacco, sono una fortunella
Vera ha scritto:
Confesso comunque, senza voler creare flame, che l'espressione "collaborano in casa" mi ha fatto prudere le dita, perché si collabora a qualcosa di cui è responsabile principale qualcun altro; so anche che purtroppo ad oggi l'idea dominante è ancora questa, cioè la donna è responsabile delle faccende domestiche e l'uomo a dir tanto "aiuta"...
Credo anche io che l'idea purtroppo è ancora questa. Vedo per esempio i miei genitori. Però a parte essere d'accordo sull'uso di un espressione comune, nel mio piccolo, mi sento di utilizzare l'espressione "collaborare" come un modo per raggiungere uno scopo comune e cioè non essere sopraffatti dalla nostra casa!

Can you....
Here am I floating
round my tin can
Far above the Moon
Planet Earth is blue
And there's nothing I can do.