Bullismo

Presentazione dei nuovi arrivati e chiacchiere in libertà. Non si vive di soli cosmetici ;)

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RaelDelMare
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Bullismo

Messaggio da RaelDelMare »

Oggi pomeriggio a Festa Italiana (programma su Rai Uno a ora di pranzo) hanno parlato di bullismo, hanno intervistato la madre di un ragazzo che si è suicidato dietro minacce di compagni di scuola.
Hanno anche intervistato un'altra vittima, un ragazzo però che è *sopravvissuto* ed ora ha fondato un'associazione per i ragazzi come lui che soffrono o hanno sofferto.
La cosa assurda è che in entrambi i casi, la scuola se n'è fregata di quello che è accaduto e cosa peggiore, nel caso di Marco (quello intervistato), i prfessori e la vicepreside con cui lui ha parlato gli hanno risposto cose del tipo "è colpa tua, perchè hai un male interiore".
Ora io michiedo come cavolo è possibile che gente del genere abbia tutti i gironi a che fare con ragazzi, anche piccoli, che si stanno formando e che possano dire, pensare cose simili!
Secondo me andrebbero questi professori rinchiusi e andrebbe buttata la chiave.
Mi rendo conto sentendo queste cose (infatti piangevo mentre il ragazzo parlava), che anch'io nel mio piccolo, sono stata vittima di bullismo, magari un po' meno marcato e quasi sempre solo psicologico. Non sono morta, nè finita all'ospedale, ma al suicidio ci ho pensato tante volte. Tante volte ho pensato che ero strana, che ero malata, che avevo qualcosa che non andava perchè non venivo accettata. (i professori mi dicevano che avevo bisogno di uno psicologo perchè ero cattiva...)
In che schifo di mondo viviamo?
Quando mia mamma mi dice "me lo farai mai un nipotino?", prima di tutto non ho una grande affinità con i pupi e poi penso " ma in che mondo lo faccio nascere? in che mondo lo faccio crescere?"
Io non vorrei mai che mio figlio subissse lo stesso schifo che ho subito io, che stia male come il ragazzo intervistato, tanto da non riuscire a parlare senza che il viso si righi di lacrime...
Scusate, se scrivo queste cose tristi, ora smetto anche perchè sono a lavoro e non posso mettermi a piangere :(
Dalila
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BettyBennet
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Messaggio da BettyBennet »

Al liceo me ne hanno fatte passare di tutti i colori perchè non ero nè ricca (tante per dirne una, una mia ex-compagna di classe è la figlia di un banchiere, un altro il rampollo della seconda famiglia più ricca di Bologna con tanto di titolo nobiliare, e così via...) nè abitavo a Bologna, ma in provincia e per giunta dalla parte sbagliata (pianura e non colli/montagna). Ho tenuto duro e ho finito per passare per quella con lo stesso calore umano di una statua di marmo. Ma era l'unico modo per non soccombere...
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RaelDelMare
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Messaggio da RaelDelMare »

Il mio ultimo anno di liceo l'ho fatto fregandome di tutto, ma è dura, è difficile, perchè per quanto io abbia cercato di dimostrarmi sempre forte, non lo sono affatto.
La mia è solo una maschera. Il non essre mai accettata mi ha fatto stare male, se adesso incontro/vedo un'ex compagna di classe, la ignoro, cambio strada, non voglio nè vederle nè salutarle.
E' brutto da dire, ma se mi dicessero che qualcuna di loro è morta, me ne fregherei altamente e forse sarei felice...
Dalila
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Satine
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Iscritto il: venerdì 21 settembre, 2007 15:27

Messaggio da Satine »

E' colpa delle famiglie? Anni fa avrei detto di no, che è troppo comodo deresponsabilizzare i ragazzi così.
E' colpa della società? Ma è la società che educa i nostri figli o siamo noi???

Resto in parte della mia opinione, ma oggi penso che i genitori non si limitino ad avere responsabilità in merito all'atteggiamenti dei figli, io direi che hanno quasi pienamente colpa.
All'apparenza oggi si vedono famiglie tutto sommato dignitose, attente all'educazione, che riempono di schiaffi un figlio se non lo sentono ringraziare, o comportarsi in maniera civile ed educata. Che razza di educazione è questa?
Vedo anche delle famiglie completamente sfasciate, composte da padre, madre, figli al seguito, autentici debosciati che ti camminano sopra perché possono permetterselo, e non mi sorprende di vedere questi ragazzi emulare certi atteggiamenti. Del resto io da sempre penso a come sarei venuta fuori se non avessi avuto la fortuna di nascere dai miei genitori.
Mi spaventa molto ammettere che forse non sarei la stessa persona, perché consapevole di avere molti diffetti che è stata proprio una buona educazione a stemperare, e l'ottima influenza da parte di mia madre, a correggere e a trasmettermi qualche "virtù". Mi dico che se c'é qualcosa di buono in me, è merito di mia madre :shock: .
Mia madre non ha mai avuto bisogno di dirmi "non fare questo, non dire questo", a me non è mai passato neanche per la testa di comportarmi come questi ragazzi "di oggi". I ragazzi si educano osservando l'esempio dei genitori, e a me è sempre bastato seguire quello di mia madre, vederle sempre chiedere mille volte "scusa", "grazie", e comportarmi come lei.
Nel 1998 io ero all'ultimo anno di scuola elementare, e ricordo che successe un finimondo perché un mio compagno di classe aveva pronunciato la parola "cacchiarola!" durante l'ora di ricreazione. Andavo dalle Orsoline, particolare non irrilevante, e nonostante a scuola la mia condotta fosse sempre irreprensibile (ero una bambina troppo timida e troppo spaventata, anche perché a quei tempi io il bullismo l'ho subito da parte dei professori), a casa mi scatenavo ed i miei pensavano a me come ad una bambina scatenata, a cui non erano riusciti a dare una buona educazione.
E' qualcosa a cui non si crede, come nel giro di 10 anni la situazione sia precipitata fino a questo punto.
E' anarchia pura, io non ho neanche 20 anni, ma non tengo più il conto di quante volte negli ultimi mesi ho pensato, "ai miei tempi, queste cose ce le sognavamo!".
Il problema è globale, le cause infinite. Sta cambiando un modello di comportamento, è l'impronta sociale, morale, che non esiste più.
Man mano ci stiamo assuefando all'indifferenza più totale, l'etica è completamente relativizzata. E' colpa di una nazione, la nostra, che abbiamo contribuito a rendere miserabile.
Umberto Galimberti a questo proposito ha scritto quello che mi dicono essere un gran bel libro, "L'ospite inquietante - Il nichilismo e i giovani". Credo che sia un'analisi piuttosto lucida, attenta e comprensibilmente amara di una realtà che stiamo vivendo, dalla quale però, scusatemi, me ne chiamo completamente fuori. Non sono disposta a riconoscermi in questa nuova generazione.
Ultima modifica di Satine il mercoledì 30 gennaio, 2008 18:40, modificato 1 volta in totale.
eleonora85
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Iscritto il: lunedì 08 ottobre, 2007 11:12

Messaggio da eleonora85 »

Nemmeno io posso dire di essere stata vittima di bullismo.
Però alle medie ero presa in giro, in particolare dai maschi, in quanto non era per nulla una bella ragazzina.
Nemmeno carina.
Il fatto è che all'epoca io non davo nessuna importanza all'aspetto fisico, ero molto bambina ed ero più interessata a divertirmi, a giocare.
Ricordo ancora quando durante l'ora di ginnastica una mia compagna di classe mi disse, con cattiveria e di fronte a tutta la classe: "Ma Ele non dovresti depilarti le gambe?"...
Taaaaac!
Da lì ho realizzato che ero un po' pelosetta e da quel momento non ho mai smesso di sepilarmi...
Comunque appunto i ragazzi mi prendavano in giro perché ero brutta, e io in 3a media non vedevo l'ora di andare al liceo.
Piangevo, mi lamentavo con mia mamma, era una tortura andare a scuola.
Ho scelto per fortuna un liceo che nessuna compagna delle medie aveva scelto, eccetto per una.
Ma era tale la mia avversione che ho fatto in modo di finire in una sezione diversa.
E così è stato.
Io sezione D, lei F.

Poi sono stata fortunata con la scuola superiore...
Ho trovato persone splendide ed è stato probabilmente il periodo più bello della mia vita.

Ma le medie, davvero, vorrei cancellare quel periodo dalla mia vita.
Quando vedo qualche compagna delle medie la evito, cambio strada anche io.
Alle riunioni di compagni non sono mai andata.
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RaelDelMare
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Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 12:42

Messaggio da RaelDelMare »

Probabilmente io devo molto ai miei, se non fossi figlia loro, sarei stata un'assassina, tipo quello del college americano, avrei fatto strage di tutti i miei compagni di classe, elementari, medie, superiori... per me non cambia niente... E' tutto da buttare. Il più lontano possibile da me.
Ho così tanta rabbia dentro, che non sono ancora riuscita a sfogare... All'epoca sognavo di ammazzare i professori, le compagne, i compagni e la mattina mi svegliavo angosciata, ma felice, perchè almeno in sogno vincevo io.
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Paperina
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Iscritto il: venerdì 27 luglio, 2007 23:10

Messaggio da Paperina »

Mi fanno rabbia queste storie, tantissima rabbia! Boh, ho provato a buttare giù due righe, ma scrivo frasi sconnesse quindi boh riporto la mia di esperienza. Io sono giapponese, anche se credo poco caratterialmente e nei modi, e devo dire che fino alla seconda elementare la scuola è stata bellissima. All'asilo dalle suore e in prima elementare non mi sono mai sentita diversa, e nessuno mi ha fatta setire tale. Ricordo ancora con moltissimo affetto i miei compagni di gioco e di banco, nonostante fossi timidissima non trovo un solo ricordo brutto di quel periodo. A otto anni ci siamo trasferiti nel paese vicino e la scuola si è fatta un po' più brutta. Nella mia classe mi trovavo bene, ma fuori. Avevo l'ansia a prendere lo scuolabus. Il ricordo più brutto sono due gemellini della ia età che facevano le pernacchie a me e mio fratello dal sedile davanti inondandoci letteralmente di saliva...
Io non sapevo reagire, nessuno mi aveva preparato alla cattiveria degli altri. Oddio sono sopravvissuta alla stupidità della gente: a chi in coda alla cassa dietro di noi ci faceva il verso spudoratamente, ai ragazzi (quelli che probabilmente sono i padri di oggi) che quando eravamo fermi al semaforo trovavano divertente fare versi e facce di scherno anche a una famigliola in macchina con tre bimbi, al liceale che in attesa di scendere dal treno canzonava "oddio ho preso la sars"... e capitano ancora oggi ogni tanto. A 28 anni ancora non so reagire a queste cose se non chiudendomi e, nonostante tutto, queste cose tutt'oggi mi feriscono. La mia classe alle medie e al liceo insomma tutto sommato non era terribile, anche se non mi sono mai integrata bene, credo anche per questa chiusura caratteriale verso il mondo, ma in compenso e per assurdo mi si era sviluppato anche un gran desiderio di piacere e compiacere..
Ma tutto sommato penso che sia anche per indole che io non ho saputo reagire, e nonostante tutto, pur non parlando con nessuno di queste cose, pur pensando che di segni ne porto, alla fine ho passato il periodo della scuola.
Ecco ora immagino questo poveri ragazzi che oltre alla pressione e alla prepotenza psicologica, sono vittime quotidane di scherno, prese in giro, minacce, calci e quant'altro. Che chifo. Mi conforta non essere l'unica a temere per che vita dovrano vivere i nostri figli.
Scusate il papiro.
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BettyBennet
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Iscritto il: venerdì 20 luglio, 2007 11:03

Messaggio da BettyBennet »

Io vedo qualche esempio di genitore attorno a me (con bambini e/o figli adolescenti) e non sono esattamente dei modelli. Ti inculcano l'idea che tu hai diritto a tutto anche a scapito degli altri: che esempio più essere un genitore che trova un cellulare smarrito e invece di cercare di restituirlo butta via la sim che c'è dentro e se lo tiene visto che tanto ne volevo prendere uno nuovo... :x :roll: Il top sono quei genitori (episodio di cronaca di non molto tempo fa) che picchiarono un professore per questione di note o voti (tra l'altro credo che molti insegnanti possano testimoniare come le progenie di oggi siano difese a spada tratta anche se nemmeno tolgono il cellophane dai libr).

Io spero che mettendo in moto un po' di bontà in un modo o nell'altro una parte poi toccherà anche a me, però comincio a scoraggiarmi :oops:
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*jillian*
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Iscritto il: mercoledì 07 novembre, 2007 23:18

Messaggio da *jillian* »

anche io,bullismo proprio direi di no,però sn quelle cose che : se sei senza amici,sempre presa in giro,debole e sensibile,arrivi al punto di odiare tutti e tu per prima e fai tanti pensieri per sparire dalla terra,perchè purtroppo non tutti hanno lo stesso coraggio...

-tentavo di difendermi?erano sempre il doppio
-le parole fan piu male dei fatti
-provavo a farmi amica loro aiutandoli nei compiti? macchè,tante belle parole,poi appena davo la soluzione : grazie balena!
-non la davo? :stronza cicciona!
-provavo a far la figa prendendo in giro la prof visto che loro lo facevan sempre? macchè,fan la spia.

se ricevevo polvere di gesso negli occhi,la mia cartella usata come pallone da calcio con barattolo di china dentro frantumato,se mi tenevano la testa pestata per terra mentre mi insultavano ..provavo a dire qualcosa ai prof.
macchè!

per quanto riguarda l'educazione..ma io nn lo so,,cioè è ovvio che fa un suo buon 50 per cento..ma poi sta alla testa di ognuno e quanta influenza riceve dalle compagnie schifose e brutti giri che ha intorno..
però anche gli insegnanti..vacca che mano che danno..
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azahar751
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Iscritto il: mercoledì 26 settembre, 2007 10:43

Messaggio da azahar751 »

Ragazze,
io lavoro a scuola. Situazione invidiabile la mia, bel liceo, di provincia, anzi, di paese, tanti soldi che arrivano, aule all'avanguardia, bla bla bla.
Ancora più invidiabile se si pensa che insegno quasi esclusivamente a ragazze. Però, però.....cose brutte ne vedo e ne sento anch'io. Ragazze straniere, o troppo "montanare" escluse dalla classe, frasi razziste, maleducazione, ignoranza, disinteresse.
A nulla valgono le discussioni, le provocazioni, le riflessioni, le letture, i film...che proponiamo io e gli altri insegnanti. Quelle che sono maleducate, presuntuose, aggressive e polemiche lo rimangono. Si sono addirittura scagliate contro di me per alcuni 4 in un tema in classe, tema consegnato in bianco perchè durante le lezioni facevano i porci comodi loro :x . Nel vedere i 4 anzichè incaz...... con loro stesse, mi hanno aggredita, hanno minacciato di andare dalla preside, di mandare i genitori eccetera.
E non hanno 11 anni, ne hanno 18 :shock: .
Se queste ragazze :evil: fossero nate e cresciute in un contesto sociale diverso sarebbero delle bulle, ne sono certa.
E perchè sono così????????

Bè, perchè le famiglie le incoraggiano, consolano, supportano, fomentano. Mai che sgridino, mai.
Una madre a udienza, dopo che avevo detto che la figlia faceva SOLO test della patente in classe, mi rispose "Guardi che non c'è mica solo la scuola, eh????", così, con ARROGANZA.

E' chiaro che tutto conta, la scuola, la società, la televisione, gli amici.....ma la famiglia, la famiglia E' LA PRIMA FONTE DI EDUCAZIONE E DI REGOLE.
Francesca
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vivianjones
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Iscritto il: martedì 11 dicembre, 2007 01:39

Messaggio da vivianjones »

Mi unisco a voi anch'io, mi volete?
Almeno qui...? :roll:

I professori e i presidi nel 99% dei casi non capiscono cosa succede. Se vedono un gruppo compatto di ragazzi che interagiscono, va tutto bene. Se ce n'è uno che si isola dagli altri, allora il problema dev'essere di quell'unico alunno che non si comporta come gli altri.
Stessa cosa per me: se mi isolavo, allora il problema era mio.

Comunque sia, io ho fatto le medie e il liceo nello stesso istituto, quindi pressappoco con le stesse persone: gente ricca, anche figli di genitori "importanti".
Al ginnasio si era creata questa situazione, una "elite", un gruppetto di ragazzi e ragazze che uscivano, andavano in discoteca e facevano cose insieme.
Poi un giorno, durante una "seduta psichiatrica" (non so come spiegarlo, il nostro prof di italiano del ginnasio aveva la fissa per queste specie di riunioni di "autoanalisi", in cui tutti dicevano quello che pensavano e in linea di massima si facevano più danni che altro), insomma, durante una di queste riunioni viene fuori tutto: che loro si erano creati un giro a parte, e che noi "sfigati" venivamo invitati a partecipare solo se a loro andava bene.
A quel punto, ho smesso del tutto di frequentare quelle persone, perchè tutto sommato non ho mai pensato di essere peggiore di loro, e mi sono fatta una vita fuori dalla scuola: altri amici, altre attività. Ho frequentato corsi di fumetto, di pianoforte, andavo al mare in un posto vicino Roma dove sapevo che avrei trovato le stesse amiche che vedevo in città d'inverno.
Anche perchè, che diamine, ho sempre avuto problemi fin dalla nascita, fino ai 18 anni andavo sotto i ferri ogni tre per due, in qualche modo dovevo conservare un minimo di sanità mentale.

Però man mano che passavano gli anni le sinergie a scuola cambiavano: alcuni se ne sono andati, altri nuovi sono arrivati, ho visto persone che un tempo erano amiche tra loro che a un certo punto si allontanavano, e viceversa, con il tempo sono diventata amica di quelle 3 o 4 persone della classe alle quali ancora voglio bene. Soprattutto perchè poi ho scoperto che, in tutti quegli anni, non ero l'unica a essermi trovata male.

Insomma la mia è stata una situazione al 50% e 50%. Alcune persone le vedo ancora con piacere, soprattutto perchè so che abbiamo fatto lo stesso "cammino" anche se magari lo abbiamo affrontato con modalità diverse, di altre persone però, non me ne frega assolutamente niente. Raramente mi capita di incontrarle, non provo più rancore per loro perchè ormai vedo loro (e me stessa) come eravamo all'epoca con il senno di poi della quasi trentenne, però, ognuno per la sua strada...

L'unica cosa positiva è che durante quegli anni disegnavo fumetti come una forsennata. Affogavo i miei dispiaceri nell'arte :mrgreen: adesso la cosa mi risulta molto più difficile.

Cmq non so, all'epoca mia certe cose non si facevano. Nessuno si sarebbe sognato di aggredire o insultare un prof.
L'educazione, e i principi, si stanno perdendo per strada... :| Ma purtroppo se i bambini viziati di ieri sono diventati i genitori di oggi, mi sa che l'unico linguaggio che conoscono è quello dell'intimidazione, per ottenere ciò che vogliono.

Un abbraccio grande a tutte :abbr:
adrianna
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Iscritto il: venerdì 11 gennaio, 2008 10:00

Messaggio da adrianna »

quoto azahar in tutto...brava!! :clap:
sono molto preoccupata per la fuga di cervelli...pensate che il mio è scappato senza nemmeno salutare!! :D
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*jillian*
Messaggi: 472
Iscritto il: mercoledì 07 novembre, 2007 23:18

Messaggio da *jillian* »

oh,spero di nn offendere chi insegna a scuola eh..nn voglio dare la colpa SOLO a loro ,e cmq,non TUTTI.
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ioletta
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Iscritto il: lunedì 03 dicembre, 2007 13:52

Messaggio da ioletta »

quoto in tutto azahar...io me ne accorgo dando rpetizioni (ed attenzione, i miei bimbi hanno 12 anni!!).
Alcuni ono maleducati, inutilmente aggressivi e polemici. Figli di genitori che sono tali e quali: freddi, ironici, cinici nei confronti della vita.
Altri invece sanno stare al loro posto, ma ti accorgi guardandoli che saprebbero cavarsela anche senza le ripetizioni a casa. Così una volta...
.
.
.
"Ma Nicola, perchè fai venire me se le versioni le sai tradurre da solo?"
"Preferisco se lei viene."
"Ma perchè, scusa, se sei bravo da solo?"
"Eh, perchè se i miei compagni vengono a sapere che sono bravo in latino anche senza prof, non la smettono di tormentarmi."
:shock:
"soltanto due cose mi riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente: il cielo stellato sopra di me, e la ragione morale dentro di me"
Kant
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Taiba
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Iscritto il: lunedì 29 ottobre, 2007 14:25

Messaggio da Taiba »

Io non ho mai avuto a che fare con il bullismo...sì, alle media c'erano gli sfigatelli che si credevano fighi e sfottevano gli altri ma niente di che. :roll: I soliti prof che si interessavano alle tipe più carine se le vedavano giù per spettagolare degli amori adolescenziali...tu potevi morire che manco si accorgevano! :o

Non so se ci sia una ragione a tutto questo...posso solo parlare della mia esperienza di educatrice. Io faccio Catechismo ai ragazzi del liceo.Cerchiamo di discutere con loro dei problemi della vita cercando di fargli capire che Gesù non è così distante da loro e non un cattivo esempio.
Quindi si parla di tutto...sesso, droga, trasgressione, guerra, pace, risparmio energetico, ambiente, giornata della memoria, Ghandy... :shock: sì proprio di qualunque cosa! :)
Quello che noto, stando con loro, è a volte il completo disinteresse per il mondo intorno:
"Che palle sti libri sui campi di concentramento! Sono tutti uguali!"
e io a cercare di spiegare che alla fine è la nostra storia, i nostri nonni l'hanno vissuta...niente.
Importava solo la partita Inter-Juve alla TV che non stavano guardando; conta solo l'I-pod all'ultimo grido, la mancetta da buttare via in caramelle e dolcetti (ne comprano a chili). Hanno il minimo interesse su quallo che possano essere i problemi degli altri...

Qualche tempo fa alcuni ragazzi iniziavano a fare vandalismi in oratorio. Dal pisciare sulla carta igienica, sputare sul bottone della luce, allo spaccare il vetro che protegge la panchina per il calcio. (ma che personcine intelligenti!)
Presi, sgridati, convocati i genitori...
Risposta? "Loro fanno così perchè la Suora gli grida dietro...?"
Come? Scusa? :shock:

Non lo so...nei nostri gruppi non è mai successo nulla di grave ma siamo sempre con gli occhi puntati, facciamo anche le impiccione, a volte, appena vediamo problemi tra qualcuno per prevenire. Forse manca la voglia, il tempo, per seguirli e parlare dei problemi...forse solo la matematica e l'inglese non basta a prepararli al mondo. E forse non basta nemmeno la mancietta e il "Mio figlio ha sempre ragione" per non sgridarli e non discutere...

Non so...
Post lungo e inutile, sorry! :oops:
"La curva è la più graziosa distanza tra due punti." Mae West

"Fai ciò che senti essere giusto nel tuo cuore, perchè verrai criticato comunque: biasimato se lo fai e anche se non lo fai."
Eleanor Anna Roosevetl, First Lady
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