Penso che qualunque fanciulla bassina che ha avuto a che fare per giorni con bagni chimici e che si trova spesso in enormi difficoltà nel non toccare nulla nei bagni per disabili, così come qualunque fanciulla viaggiatrice, non può che trovarlo una genialata e desiderarlo.
Ho visto bagni che voi nemmeno immaginate. Me ne ricordo uno in cui mi veniva da piangere all'idea di doverci fare la pipì, nonostante io
non mi appoggio mai, mai, mai e mi ingegno in tutti i modi per non toccare nulla. E dopo una cistite di quelle epiche per aver ignorato lo stimolo per più di dieci ore, capisci che necessità fa virtù, e a denti stretti e trattenendo le lacrime cerchi quell'equilibrio che ti consente di farla centrando il water e senza toccare nulla (ahimè, brutto è il momento in cui ti rendi conto che il bordo dei pantaloni tocca l'asse o il fondo tocca il pavimento, sempre umido - che non si capisce mai perché la gente la faccia sempre fuori dal vaso).
Stare in equilibrio precario sul treno, dove tutto urla germi e urina altrui, e dove arrivi a malapena a fare pipì quasi in piedi, è di un disgusto secondo solo ai bagni chimici, troppo alti per chi è meno di 1,65. Io ero così disperata che preferivo cento volte farla per il bosco, ignorando il fatto che era un campeggio e chiunque poteva passare di lì.
In breve: un giorno sarà mio
