Camargue: tappa ad
Aigues-Mortes ed alla sua
fortezza, merita davvero una visita (audioguida dettagliatissima) sia per la fortezza con tutte le sue torri e torrette che per le sue mura interamente percorribili da cui ammirare la cittadina racchiusa al suo interno e il paesaggio al di fuori, da qui, infatti, si vedono benissimo le saline e le paludi; noi ci siamo fermati 3 notti a
Les Saintes-Maries De La Mer che più che francese sembra assolutamente atlantica-spagnola! Case tutte bianco calce, paella a tutto spiano, tori, cavalli, corride. L’atmosfera non è male, per me ci sono troppi ristoranti/negozi “turistici” ma può andare e la natura intorno merita. Il mare lì in paese, per me, non è bello: al mattino è calmo e limpido ma al pomeriggio si sporca e intorpidisce; non so però come sia nelle zone limitrofe! Il posto è famoso per essere un luogo sacro ai gitani, infatti qui sono conservate le spoglie della loro patrona,
Santa Sara; abbiamo visitato la
chiesa dedicata a lei e alle due Marie (da qui prende il nome il paese) e l’atmosfera è davvero particolare e straniante con tutte le candele e gli ex voto e poi le pareti della chiesa all’interno sono praticamente nere, sembrano bruciate! Molto bello il
Parc Ornithologique du Pont de Gau, con i suoi 7 km di sentieri all’interno delle paludi che permettono di “spiare” fenicotteri rosa, aironi, cicogne, castori,
cavallini bianchi della Camargue, stupendo! Ricordatevi solo l’antizanzare! E poi in questa zona è pieno di fattorie che offrono passeggiate a cavallo con gli splendidi cavalli bianchi del luogo, noi ne abbiamo fatta una di 2 ore e io sono stata felicissima anche se abbiamo avuto degli intoppi: la signorina parlava solo francese ed è stata piuttosto secca e scortese con il mio moroso che aveva difficoltà con il cavallo (o meglio lei voleva che il cavallo andasse più veloce) e poi abbiamo fatto la stupidata di dimenticare l’antizanzare…non fatelo! A parte ciò andare a cavallo per la campagna è magico!
Dove abbiamo dormito:
Hotel lou Marques, in posizione comodissima e silenziosa, semplice ma carino, a conduzione familiare con proprietari gentili e simpatici, la camera era comoda, pulita e fresca. Siamo stati proprio bene!
Ristoranti: il posto ne è più che pieno, purtroppo molti hanno un’aria davvero turistica/plasticosa perciò consiglio di andare più verso il porto che verso il centro.
La Cave a Huitres: ristorante di coquillage, se amate i frutti di mare crudi questo è il vostro posto! Piccolo, di gusto, con adorabili botti come tavoli e affacciato sul porto; serve principalmente crudi di mare (ostriche e gamberi fantastici) ma anche qualche piatto di pesce, anche i dolci sono da provare!
Carcassone: vabbè, chi non conosce il
profilo di questa città medievale fortificata con le sue torri da castello delle fiabe? All’interno delle mura il borgo è ovviamente diventato un coacervo di ristoranti, negozietti e B&B (non tutti troppo turistici per fortuna!) che nella struttura – meno male! – mantiene l’aspetto originario con le sue belle case in pietra, bellissima la
Basilica di St Nazaire. Il castello medievale è stato restaurato nel XIX secolo dall’architetto Viollet-le-Duc e pare che il suo lavoro – grazie ai suoi studi approfonditi - si avvicini molto all’aspetto originario. Ovviamente in estate c’è parecchia gente! In ogni caso, la visita (8.5€ prezzo per 2 audioguide 6€) di castello e bastioni è interessante e suggestiva, anche senza audioguida si trovano parecchie spiegazioni e ad anche un video.
Dove abbiamo dormito: visto che avevamo la macchina abbiamo dormito fuori dalla cittadella e dal centro città (prezzi alti) in questo
Ibis Budget Carcassone La Cité; ovviamente non è un’hotel affascinante ma è pulito, con camere comode per starci una notte o due e neanche piccole.
Prima di arrivare a Tolosa siamo andati a
Niaux sui Pirenei, la zona è ricca di grotte e ritrovamenti preistorici. Noi abbiamo visitato le
pitture rupestri delle grotte, la visita è, ovviamente, guidata e deve essere prenotata in anticipo (noi avevamo fatto tramite mail dall’Italia), alla prenotazione si specifica se si vuole essere inseriti nei gruppi (20 persone) di lingua francese o inglese, le visite hanno orario specifico, è meglio avere scarpe da camminata e felpa caldina, si sconsiglia la visita a bambini piccoli o persone che possano avere problemi a scendere nelle grotte perché una volta iniziata la visita non si può tornare indietro (ma non si tratta di cunicoli claustrofobici eh!). È stata una cosa spettacolare: si scende, torce alla mano, nel ventre di pietra della grotta, nel frattempo la guida (davvero in gamba e dall’inglese ottimo) spiega il contesto dei ritrovamenti, che tipo di popolazione abitava lì, in che tipo di ambiente vivevano, cosa sono le pitture etc. poi, arrivati nella “sala” delle pitture si spengono tutte le torce e solo la guida accende dei fari singoli…e lì si accendono le pitture! cavalli, bufali, stambecchi perfettamente visibili ricoprono parte delle pareti di quella che, in realtà, è una grotta altissima!
Tolosa: ecco, questa è una città in cui mi è dispiaciuto restare solo una notte! È una grande città ricca di storia in cui ha sede la seconda università di Francia; in questo modo qui potrete sia ammirare l’architettura del centro storico (con gli edifici nel tipico mattone rosso rosato che fanno sì che la Tolosa sia chiamata la città rosa), le splendide chiese e i musei sia vivere l’atmosfera di una città popolata di giovani e la vita notturna. La città in alcune zone può sembrare un po’ trascurata con tanto di “simil” punkabbestia che girano ma abbiamo visto tanti lavori di restauro e in realtà abbiamo girato senza alcun problema. Oltre a goderci la bellezza della città, la
Place du Capitole e il lungofiume abbiamo visitato:
Basilica di Saint Sernin molto bella sia all’esterno con la sua torre ottagonale che all’interno con il organo spettacolare, è uno dei simboli del cammino di Santiago;
Chiesa e chiostro dei Giacobini (che poi sono i domenicani) questa mi è piaciuta tantissimo, nel chiostro tengono concerti di classica e quando l’ho visitato stavano facendo le prove,
Museo degli Agostiniani, stupendo convento gotico ora diventato museo, la sale dei dipinti sono notevoli anche se la disposizione non è delle migliori ma anche le statue e la sala dei capitelli e tanti gargouilles…bellissimo! Peccato che il tempo non ci ha permesso di andare alla
Fondazion Bemberg a
Les Abattoirs e magari anche alla
Città dello spazio (penso che per chi ha bambini sia fantastico!)…mannaggia!
Il centro poi è quello delle grandi città: tanti negozi, sia quelli “soliti” che di fascia alta, tantissimi ristoranti, ristorantini affacciati su belle piazzette…
Dove abbiamo dormito:
Hotel D’Orsay vicino alla stazione, centro città raggiungibile a piedi; la zona della stazione non è bella ed è mal frequentata ma noi abbiamo camminato dritti per la nostra strada senza problemi. L’hotel ha una facciata bruttina ma…sorpresa! L’interno è bello, moderno, curato, pulitissimo, alla reception dei ragazzi gentilissimi, c’è un parcheggio interno (8€ 24 ore) e la colazione è molto piacevole; è davvero un buon posto!
Marsiglia: è una di quelle città che vorrei “sentire mia”, conoscere nel suo tessuto, non esserne intimorita. Non so perché le città grandi e “difficili” mi fanno questo effetto. E poi Marsiglia è bianca e affacciata sul mare e il vecchio porto mi piace tanto! D’altro canto non posso negare che, soprattutto la sera, si cammini ovunque sentendosi sicuri, però a parte vedere persone dormire per strada (e topi grassocci correre sui marciapiedi…oddio!

) e una macchina bruciata in modo evidentemente non accidentale a noi non è successo nulla di spiacevole. Siamo stati due notti e abbiamo girato la zona, appunto, intorno al porto vecchio dato che molte attrazioni si concentrano lì; da lì partono i battelli che portano a visitare i
Calanchi (con possibilità o meno di fare il bagno) o le isolette
dell'arcipelago del Frioul. Noi abbiamo optato per la visita dell’isola d’If (15€ A/R e visita castello) con la sua famosa
fortezza/prigione che ispirò Dumas per il suo “Conte di Monte Cristo” : ) il viaggio dura 20 minuti – bello vedere il profilo del porto e della città dalla barca - l’isola è piccolissima e ospita un bar, dei bagni e il famoso castello che è piccolino ma suggestivo. Le spiegazioni sono dettagliate e c’è anche un bel video; la sua storia reale allacciata a quella immaginaria e alle leggende e la vista dalle torri ne fanno un luogo speciale. In città (sempre dal porto) abbiamo preso un trenino turistico (8€ A/R) per la
Basilique Notre Dame de la Garde, il trenino compie un giro panoramico niente male e arrivati alla Basilica si domina tutta la baia di Marsiglia, la chiesa sembra immensa da fuori invece è piccola ma bellina nella sua luminosità; particolare il fatto che sia colma di ex voto tutti a tema “viaggio”; in realtà la discesa verso il porto l’abbiamo fatta a piedi così abbiamo visitato la
Basilique St-Victor - che è davvero un posto da visitare! Ha una storia antichissima, la cripta (2€) è incredibile, si vedono tutti gli “strati” delle varie basiliche e le tombe che man mano si sono accastellate e fuse dei primi cristiani in poi…in una cappella della basilica odierna si trova un’altare romanico (ritrovato nella cripta) di rara bellezza - e il negozio storico
Four des Navettes, bellissimo forno antico dei tipici biscotti marsigliesi; infine ci siamo presi una mattinata per girovagare per il
Panier, il vecchio quartiere sopra il porto con il suo dedalo di viette, panni stesi al sole, negozietti, baretti…purtroppo ci siamo persi tutti i musei (difatto abbiamo avuto solo un giorno e mezzo).
Dove abbiamo dormito:
Les Gens De Mer, non è esattamente sul porto ma nemmeno lontanissimo (20 minuti a piedi, vicinissimo alla metropolitana e al tram), in una via molto grande non bella ma nemmeno malfamata; l'albergo è un posto tranquillo, magari leggermente kitsch (tema marino/navale) e non certo nuovissimo ma pulito, con personale gentile, parcheggio interno, colazione abbondante.
Ristoranti:
Miramar,ovviamente menù di pesce e affacciato al porto, è un ristorante elegante di quelli con tanti camerieri che vi seguono al dettaglio e vi portano amuse bouche o dolcetti pre cena e pre caffè; è caro ma non spaventoso, inoltre vale il prezzo e anche solo con una portata potreste essere a posto.
Locali:
La Caravelle al primo piano dell’hotel Bellevue un locale vecchio stile con terrazza sul porto, ci si gode l’atmosfera, il tramonto e il coktail
La Crièe in realtà è il teatro ma la sera sembra quasi un locale di musica dal vivo; vengono fatte serate gratuite di musica jazz, se in città c’è il festival del jazz capita che dall’una in poi i musicisti passino di qua a finire la serata suonando gratis : )
Carqueiranne (Hyeres): posto di mare (anche qui nello specifico del paese spiaggia e mare non mi sono sembrati granchè, al pomeriggio la corrente ha portato tante alghe marroni e un po’ di sporcizia) carino e ottima base per visitare il
Parco nazionale di Port-Cros con le sue isole dell’arcipelago di Hyères. Noi abbiamo visitato proprio
Port-Cros (traghetto 26€ a testa A/R, tratta di circa 40 minuti) che è interamente parco naturale (infatti a parte qualcosa intorno al porto non ci sono strutture e oltre, ovviamente, a non poter prelevare e rovinare nulla non si può fumare, portare cani, andare in bici etc.); è un’isola molto bella ma bisogna calcolare che per andare in spiaggia si cammina minimo 30 minuti in piccoli percorsi non piani con vegetazione a ridosso e che a fine luglio le spiaggette (anche esse magari con i piccoli pini marittimi ad occupare metà dello spazio!) si riempiono a velocità della luce e non avrete la possibilità di noleggiare un ombrellone per proteggervi dal super sole! Insomma il luogo è stupendo e ottimamente preservato, il mare cristallino e ricco di fauna (appassionati di immersioni è il posto per voi!), l’unica cosa è che potrebbe essere un po’ faticoso! probabilmente l'isola di
Porquerolles è più "facile"
Dove abbiamo dormito:
Le Richiardi, piccolo, carino e pulito, camera e bagno semplici ma bellini e spaziosi, colazione abbondante e buona servita sulla terrazza affacciata sul porticciolo : )