Di fatti è per questo che i sondaggi sbarellano...
Secondo me quello che manca non è la dimensione che evoca Ruby, del cortile di casa ci si interessa ancora un po'. Manca proprio la dimensione politica generale, quella che fa di un ammasso di persone una nazione, la ricerca di un comune sentire o comunque di un confronto, la fatica di discutere di battersi per le proprie idee, e se non si hanno la fatica di informarsi per farsele.
Non penso che la classe dirigente sia tutta uguale, perché uguali non sono gli elettori che hanno fatto sì che stessero ai posti di comando. Penso al contrario che dire sono tutti uguali oltre che convenire ai mascalzoni sia un'auto assoluzione: siccome sono tutti uguali io che posso fare?
La situazione disastrosa in cui siamo sembra che nessuno la consideri colpa sua, e invece è colpa nostra:
- che li abbiamo votati
- che non ci siamo impegnati
- che non li abbiamo controllati
- che non ci siamo indignati
Questo paese cambierà non quando cambierà la classe dirigente, ma quando cambieranno le persone. Adesso è tutto più difficile perché le buone pratiche che c'erano una volta, quando un paese di analfabeti si confrontava molto più di adesso, sono state scardinate nel profondo: non sappiamo neanche più come si fa.
C'è chi dice che la mia generazione (quelli intorno ai 45) sia stata segnata dall'edonismo reganiano, cioè l'idea di farcela da soli, di non avere bisogno degli altri, di una comunità.
Le generazioni successive sono state devastate dal berlusconismo: "Corri a casa in tutta fretta, c'è il biscione che ti aspetta" diceva la pubblicità delle televisioni. E gli italiani ci sono andati, lasciando lo spazio pubblico che ha smesso di esistere.
Le nuove generazioni il senso della comunità lo hanno sicuramente più di me, ma sono comunità private e asfittiche: qualche gruppo di volontariato (persone che stanno insieme per un obiettivo particolare e specifico), gli amici di FB (i miei amici e conoscenti), i forum. Per lo più spazi piccoli e privati, controllati da privati.
I forum saranno pure chiamate "piazze", ma hanno una differenza fondamentale rispetto alle piazze: SONO PRIVATI e se non piaci al padrone di casa ti cacciano a calci nel sedere, e questo si vede di continuo, sono cioè gruppi ristretti che allontanano il disturbo, la diversità, la contraddizione; e fatalmente quella che si crea è una realtà virtuale, perché quella vera di realtà è piena di impurità, scontri, opposizioni con le quali bisognerebbe fare i conti.
Mi ricordo che al ginnasio la professoressa ci fece fare una ricerca sui significati etimologici di alcuni insulti,mi ricordo IDIOTA: uomo privato, privo di cariche pubbliche.