Io ho la fortuna di poter leggere un libro che riguarda un ramo della mia famiglia... Memorie di una principessa etiope di Martha Nasibù
Agli inizi degli anni Trenta del secolo scorso il ghebì, il palazzo del nobile Nasibù Zamanuel, svetta sontuoso nel centro di Addis Abeba. Nella vita del degiac, tutto sembra tingersi di prodigioso e fiabesco: da come ha impalmato la giovanissima Atzede Mariam Babitcheff dopo una gara sfrenata nell'ippodromo di Janehoymeda, a come l'ha condotta in pellegrinaggio in cima al monte Managhescià, dove il santo eremita abba Wolde Mariam ha predetto alla sposa la nascita di ben cinque figli. Un giorno di ottobre del 1935, tuttavia, la bella fiaba termina bruscamente. Per ordine di Benito Mussolini, le forze armate italiane invadono l'Etiopia da nord al sud, senza alcuna dichiarazione di guerra. Il degiac Nasibù combatte valorosamente per difendere la sua terra, ma le forze sono però troppo impari e il conflitto segna la fine dell'impero etiopico e dello splendore dei Nasibù, che nei mesi successivi sono costretti all'esilio. A più di sessant'anni dagli avvenimenti, Martha Nasibù, figlia del degiac Nasibù, racconta l'incredibile vicenda della sua famiglia esiliata in Italia sul finire del 1936 e tenuta al confino sino all'agosto del 1944.
rosengarten ha scritto:poco credibile come storia.
..questo ed altri giallisti nordici vanno di moda!!....ma non hanno inventato nulla, hanno sfruttato benissimo il momento....come quando a metà e fine anni 90 tutti leggevano irlandesi ....adesso tutti leggono iracheni, iraniani , mediorientali e fino a qualche anno fa chi non leggeva un giapponese od un vietnamita o gli scrittori dell'Africa sub sahariana???....mi aspetto per l'ambito europeo la scoperta di qualche misconosciuto bulgaro o macedone e nel mondo qualche scrittore della Papua-Nuova Guinea.....che poi intendiamoci ci sono fior fior di scrittori e sicuramente anche capolavori sconosciuti , ma è la moda che disturba...parte un lancio di agenzia di una casa editrice che va oer la maggiore e tutto il Surimane od il Belize diventano fucina di nuovi Hemingway che dir si voglia....
OT... Che bella foto...non capisco la catena....il Rosengarten???
Saluti, Mauro
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste.” M.L.King
Hai ragione Mauro, i giallisti scandinavi sono l'ultima moda, alcuni gialli sono anche godibili, per carita', ma mi sembra che alla fine si assomiglino un po' tutti... Preferisco quelli meno sanguinosi, ne ho letti alcuni ultimamente con protagonista l'ispettrice Petra Delicado (mi sfugge il nome della scrittrice spagnola) e mi piacciono molto di piu'.
OT: e' proprio il Rosengarten, la mia montagna preferita, che occhio!
La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.
rosengarten ha scritto: protagonista l'ispettrice Petra Delicado (mi sfugge il nome della scrittrice spagnola) e mi piacciono molto di piu'.
OT: e' proprio il Rosengarten, la mia montagna preferita, che occhio!
...Gimenez-Bartlett...
OT
...grazie per l'occhio, ma non capisco da dove arriva la foto....Val di Tires?? è la." enrosadira"?? Oberbozen???...mi frega il campanile ...mi sembra di averlo visto, ma non so dove??...attendo curioso...e già ringrazio
Saluti, Mauro
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste.” M.L.King
Elle, La repubblica delle donne, il Venerdì di repubblica, L'espresso e Internazionale.. queste sono quelle che di solito girano in casa, oltre a Ville e Casali e Cucina italiana
rosengarten ha scritto:
E' il campanile del duomo di Bolzano, la foto è stata scattata da lì.
..ecco, l'ho pensato sai?...insomma il tramonto era " na meraviglia" vedo....
...tornando al post...
....Ad occhi chiusi ...G.Carofiglio...ed Sellerio
..un caso triste e molto attuale per l'avvocato Guerrieri: l'abuso fisico e psicologico sulle donne ....
interessante il confronto tra le figure femminili presenti nel romanzo..
la fine scontata non toglie interesse alla trama..
Voto: 83/100
Saluti,. Mauro
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste.” M.L.King