pinkypanther_82 ha scritto:
Voglio stare lontana dalla negatività, voglio una casa piena di risate, dove il volume della televisione è basso e dove si possa parlare liberamente, e se decidi che vuoi cambiare strada perchè la vita ti offre tante cose non devi essere trattato da persona anormale, nel senso più negativo del termine.
Lascia perdere tutto il resto e pensa solo a questo.
Ora devi solo pensare alla strada più adatta a te per raggiungere quello che vuoi, quello che tu puoi raggiungere e ti meriti di raggiungere.
pinkypanther, da quello che dici a me sembra che tu hai chiarissimi i problemi e hai una lucidità non comune sui meccanismi delle famiglie patologiche.
Fai bene ad interrogarti su come procedere: se tirare fuori tutto e rompere definitivamente, o tirare avanti in una lontananza senza chiarimenti.
Ogni storia è a sé, però alcuni meccanismi sono simili in tutti i gruppi ristretti, quindi ti dico quello che secondo me sono i rischi che corri nei due casi.
Nel caso non tiri fuori tutto potresti restare con questo non detto che ti pesa, questa afasia che ti tormenta, tu sai se questo potrebbe essere una cosa che ti roderà dentro o se riuscirai a passarci sopra senza fartene condizionare. E' la strada che sceglie la maggior parte delle persone, alcuni ci convivono bene altri ne restano condizionati, non riuscendo alla fine ad essere se stessi.
Se decidi di tirar fuori tutto, come chiarissimamente hai detto tu, il rischio è non tornare indietro e rompere definitivamente.
E' molto probabile che ciò succeda, perché se siete arrivati a queste storture è difficilissimo che abbiano intenzione di cambiare.
Se decidi di voler tirare fuori tutto preparati al peggio, perché è probabile che succederà: la tua famiglia farà di tutto per non farsi toccare da quello che dirai, perché avrai rotto un equilibrio nel quale sono vissuti per decenni. Ti dico quello che potrebbe succedere: qualcuna di queste cose o anche tutte insieme:
Non ti ascolteranno: semplicemente non ascolteranno e faranno finta che tu non abbia detto nulla; magari lì per lì litigheranno pure, ma poi si comporteranno come se tu non avessi detto nulla. Potrebbero arrivare anche a dirti "Perché non parli", nel momento stesso in cui tu stai parlando...
Questo è molto destabilizzante, la soluzione per non impazzire è parlarne a qualcun altro, ad esempio col tuo compagno, dirgli quello che hai detto ai tuoi familiari, questo ti farà restare attaccata alla realtà, legame che spesso salta quando si ha a che fare con dinamiche patologiche, e questo ti conforterà quando cercheranno di farti pensare che non sono loro che non hanno voluto ascoltare ma tu che non hai detto nulla.
Cercheranno di farti passare per pazza: il loro argomento sarà che tutti gli altri membri della famiglia stanno insieme e solo tu crei problemi; non importa se questo non è vero se litigano tutti i giorni, l'importante è che stiano lì, nello stesso brodo senza che nessuno si opponga alle dinamiche distorte. Metteranno in atto qualsiasi cosa per convincersi e soprattutto convincere gli altri che il problema sei tu, anche per questo tu devi parlare con altre persone che conoscono la situazione e possano dirti "Non sei tu che sei pazza!" quando cercheranno di fartelo pensare.
Ricompatteranno i legami tra loro: nel momento in cui tu metterai in pericolo l'equilibrio della famiglia il pericolo è che altri componenti si alleino con te. Al 99% questo non succederà e gli altri familiari che si sono sacrificati appresso ai componenti "malati" (cioè quelli che alimentano la patologia del sistema), anche se litigavano sempre e ti davano ragione nelle tue critiche (se mai ne hai fatte), dopo un primo momento di condivisione, quando capiranno che tu fai sul serio e che mantieni il punto, improvvisamente si chiuderanno a riccio a difesa della famiglia; questo succede perché la tua ribellione chiama in causa anche loro e se non hanno la forza di ribellarsi a loro volta cercheranno di distruggerti, perché tu gli ricordi la loro impotenza. Preparati a ricevere delle mazzate terribili da fratelli e sorelle e zie con le quali ti confidavi e che ti davano ragione e che improvvisamente ti diranno che non sanno di cosa stai parlando.
Cercheranno di isolarti: perché possano continuare nella loro patologia cercano il riconoscimento sociale. Inizieranno a parlare ad amici e conoscenti, con finta preoccupazione raccontando di come, inspiegabilmente e improvvisamente, senza addurre motivazioni tu non li vuoi più vedere ecc. ecc.
Questa cosa di solito funziona, perché nessuno gli dirà nulla; quelli che sanno che i disturbati sono loro si terranno la cosa per sé e i tuoi familiari penseranno che gli stanno dando ragione, quelli che non conoscono la situazione avranno più facilità a credere a loro, perché li conforta nel mantenimento di un modello di intoccabilità della famiglia al quale probabilmente anche loro si appoggiano.
I tuoi amici potrebbero allontanarsi: Come ti dicevo ogni storia è a sé, ma molte sono simili, è possibile che anche i tuoi amici abbiano situazioni simili o che comunque non abbiano la forza di sostenerti in quella che è a tutti gli effetti la rottura di un tabù fortissimo della nostra cultura: i genitori sono sacri.
C'è una grande difficoltà ad accettare che una persona si possa opporre a questo modello, a volte per ottusità a volte perché si dovrebbero interrogare sul rapporto che loro hanno con i propri genitori o familiari; non tutti hanno la forza di affrontare i problemi, né vogliono avere la lucidità di accettare il proprio limite; è molto più semplice e indolore eliminare chi suscita queste questioni.
Qualcuno potrebbe ammalarsi: soprattutto nel caso l'equilibrio malato della famiglia inizi a scricchiolare, magari perché altri componenti iniziano a criticarlo, uno dei componenti "malati" (cioè uno di quelli attorno al quale si è costruito tutto il sistema patologico) potrebbe ammalarsi. Questo ha il duplice obiettivo (inconsapevole) di compattare la famiglia e ritagliarsi uno status di intoccabile. Se dovesse succedere devi sapere che la responsabilità non è tua, la responsabilità e appunto di quel sistema malato che ha prodotto tanta sofferenza.
Come vedi scegliere questa seconda strada è difficile e pericoloso: a rischio sarà davvero il tuo equilibrio mentale, perché oltre a tutto il resto avrai contro anche la parte di te che è alleata con loro, perché anche tu hai vissuto in quel sistema malato e le dinamiche malate le hai assimilate. E' una strada difficile ma non impossibile, a volte è l'unica strada che possiamo percorrere e bisogna aver fiducia nelle nostre possibilità.
Tu hai un compagno che ti sostiene e questo sarà fondamentale, qualunque scelta farai.
Trova la tua strada, qualunque essa sia, è lì che ti aspetta devi solo prenderla, una strada che porta alla felicità nonostante tutto quello che hai passato, dove poter essere te stessa, dove nessuno ti chiede di annientarti per loro, dove ognuno ha le proprie esigenze che vengono riconosciute e non dove tutti devono pensare solo alle esigenze di qualcuno. Un posto dove si può dare il meglio di sé e ricevere il meglio dagli altri. Questi posti esistono e spesso sono alla fine di tante sofferenze.
Elsatar