le prime domande che mi faccio leggendo le vostre risposte (e immaginando le mie) sono: perché abbiamo sempre paura di non essere all'altezza? perché ci rimproveriamo di non aver fatto abbastanza? perché pretendiamo da noi la perfezione? E' una costante. Per me, per molte di noi, per le mie amiche. Dovremmo imparare ad essere più indulgenti con noi stesse. Che fatica
1) Cosa vorresti lasciarti alle spalle degli ultimi 12 mesi?
Le lacrime, il dolore, il senso di fallimento, la solitudine, l'addio
2) Cosa ti ha impedito di dare il meglio?
Il dolore di aver perso l'uomo che credevo sarebbe stato il padre dei miei figli
3) Cosa vorresti portare con te nei prossimi 12 mesi?
La forza che ho scoperto di avere, il coraggio di ricominciare, l'autonomia, il senso dell'umorismo che - dico - mi salverà
4) Chi è stato il tuo maestro in quest’ultimo anno?
Io. Sono fiera di me
5) E tu di chi sei stato il maestro?
Di me stessa!
6) C’è qualcuno che devi perdonare?
Oh sì. Lui.
7) E come pensi di farlo?
Lasciando sedimentare il dolore, ricordando che quello che mi ha datto in cinque anni e mezzo è stato un pozzo meraviglioso da cui attingere sorrisi e dolcezza. Imparando a mettere il dolore del dopo nella giusta dimensione, senza sporcare del tutto i ricordi
«Una donna divertente è come un posto pericoloso: si rischia di restare imprigionati senza rendersene conto».
(Marcela Serrano, L'albergo delle donne tristi)