Nemmeno io sono credente, anche se quando ero piccola attendevo l'arrivo dei Natale per due motivi:
1) i regali
2) poter mettere il Gesù bambino sulla culla appena passata la mezzanotte... restavo svegia a raccontargli le fiabe, aspettando Babbo Natale..
Il Natale non si tocca, il Natale è il Natale imperativo categorico.
Ho sempre adorato fare il presepe (anche se quando ero molto piccola mi portavo i pastori in camera e li facevo giocare con le Sailor Moon, le quali poi si aggiungevano al gregge a festeggiare il Redentore.
So benissimo che è una tradizione religiosa e correttezza vuole che se ne festeggi il vero significato, ma io gliene attribuisco uno tutto mio. Per me il Natale è
magia. Dare un'occhiata ai colori, le luci, gli odori, basta a far sognare. Se poi ci aggiungiamo che il Natale assume una connotazione doppiamente fantastica per via di tutte le storie che ci vengono raccontate, il clima di raccoglimento, tutti i ricordi che lo riguardano finiscono indissolubilmente per legarsi a qualcosa di indescrivibile, unico, per questo spesso è una festa che si ama o si odia, tutto dipende da come la si è vissuta o da come si è costretti a riviverla nel tempo.
Regali ne faccio e ne ricevo, ma non ho mai preso l'abitudine di farne a chi non frequentavo assiduamente, anche perché di solito queste persone non ricambiano la gentilezza, e se e quando lo fanno, finiscono per diventare presto cari amici (non per via del regalo eh

, è che dalla gentilezza di passa all'affetto, dall'affetto all'amicizia, e così via.... sono un po' opportunista, ma non così tanto!).