Ieri mi sono letta Prima di morire addio, della Vargas. avevo letto in giro che non era granchè, confermo che non è granchè l'avevo preso perchè in sconto e perchè ogni tanto sono fiduciosa verso il genenre umano.
Poi mi è caduto l'occhio sullo scaffale degli scrittori scandinavi tanto in voga ultimamente e che io ho sempre schifato; complice uno sconto, ho preso un libro di Jo Nesbo; iniziato ieri e devo dire che non mi dispiace affatto, al momento sono propensa a prenderne altri. Invece avevo provato con un altro della Cornwell, ma veramente non ce l'ho fatta, non mi spiego come sta tipa abbia avuto tutto sto successo, mi perplime più di Fabio Volo. Continuo la lettura di Notre Dame de Paris, ma molto a rilento perchè è il libro della sera e la sera mi viene sonno
una novella vivamente consigliata per apprezzare bene il suo stile, quando non si ha la forza di confrontarsi con i suoi colossi..
il suo carattere esce benissimo in ogni elemento del racconto, però preferisco le grandi opere per la complessità delle vicende e delle sensazioni narrate.
Io ho letto l'autobiografia dell'ex ministro Guidi, "L'educazione delle fanciulle" della Littizzetto e della Valeri e ora sto leggendo "Woody Allen e la filosofia" Lo consiglio a tutti gli appassionati
Letizia in effetti Prima di morire addio non è tra i preferiti della Vargas però trovo che i suoi libri migliorino dalla seconda lettura in poi, non pensi più all'assassino e ti godi i particolari che magari non avevi notato.
Adesso sto leggendo Sbucciando le cipolle di Gunter Grass
Non male, ripercorre la sua giovinezza (non so dove arriverà) da quando era un giovane nazista acritico in poi, adesso sono arrivata a quando faceva lo scalpellino... non pensavo avesse avuto una vita così movimentata.