@annalaura: se non vuoi mettere i teli puoi provare a pacciamare con della paglia di cereali, se fatta bene non dovrebbe avere spighe dentro (niente semini!) e dura parecchio. Devo avere un link a proposito da qualche parte, se lo recupero te lo giro.
@LaMargie, condivideresti il nome e il listino prezzi di queste realtà di cui parli? Sono sinceramente curiosa di capire come possano vendere e campare con prezzi inferiori a quelli della GDO.
Vorrei anche, se possibile, un riferimento per quanto affermi sulla FAO e l'obbligo di lasciare crescere le erbe spontanee, soprattutto per capire se viene fatta una distinzione fra erbe spontanee ed erbe infestanti.
Detto questo (
modalità vita in campagna ON) il tuo discorso dà per scontate una marea di cose lontane anni luce dalla realtà.
Dai per scontato che l'agricoltura sinergica/naturale sia attuabile in ogni luogo.
Dai per scontato che un terreno con 1 cm di humus sia autosufficiente (non lo è, non ho studiato agronomia per pettinare le bambole), quando invece non è altro che un equilibrio delicatissimo che richiede un impegno notevole per mantenerlo, anche solo per avere l'humus adatto (perché c'è humus e humus).
Dai per scontato che "non concimare e non comprare sementi" voglia dire "non spendere", quando un qualunque estimatore agrario si farebbe una risata e inizierebbe a farti l'elenco di quanto costa la manodopera che toglie le piantine nocive a mano, che stende i teli o il pagliericcio dove serve, che semina/pianta/raccoglie i frutti e le sementi, senza contare tutto il corollario.
Dai per scontato che le "erbe spontanee" che tu citi siano lasciate crescere indiscriminatamente, quando con tutta probabilità il contadino le tiene (e anche qui vorrei vedere) per coprire il terreno, ma se sono - come nella maggior parte dei casi - infestanti farà di tutto per non lasciarle andare a seme, fra sfalciarle (costo economico della sfalciatrice e dell'addetto) o toglierle là dove possibile (costo economico dell'addetto).
Dai per scontato che ogni azienda agricola biologica non sinergica abbia non solo dei terreni da coltivare ma anche degli animali da allevare.
Dai per scontato che questi animali producano abbastanza letame da concimare l'azienda e che ci siano gli spazi e le competenze per farlo stagionare adeguatamente.
Dai per scontato che questi animali non siano solo bovini, ma in una proporzione esatta fra bovini/ovini&caprini/equini per fornire il letame più adatto alla coltivazione dell'azienda se a monocoltura o che in alternativa il fattore prepari diverse "mescole" di letame in base alle diverse coltivazioni.
Dai per scontato che ogni azienda agricola biologica riesca a produrre, conservare e preparare le sementi per l'anno successivo e che sia statica, non variando mai le proprie coltivazioni. Non potrebbe farlo, se l'unica fonte di sementi che ha è sé stessa.
Dai per scontato che conservare e preparare sementi e piantine sia un evento di natura e che non servano manodopera formata e locali e sistemi adeguati (che costano un botto, come diceva Plesea).
Dai per scontato che un'eventuale lotta biologica sia facile, sicura e gratuita, quando invece perfino le larve hanno un prezzo, se sono quelle giuste.
Dai per scontato un sacco di cose, e dai tuoi ultimi due messaggi appari arroccata in una posizione di rigida, saputa conoscenza assoluta che non mostra la minima apertura verso chi, permettimi, pare saperne un po' più di te (e non mi riferisco solo a me).
Il biologico, quello diffuso e non quello di queste piccole, eccezionali nicchie di cui tu parli (e ancora non capisco come possano fare prezzi inferiori), costa più del convenzionale.
Costa di più per un sacco di motivi, fra i quali
- il costo delle sementi bio (vedi quanto detto da Plesea)
- il costo dei concimi ammessi nel biologico (letame etc), molto più alto dei concimi chimici
- il costo delle lavorazioni, non essendo ammesse determinate lavorazioni meccaniche si ricorre a lavorazioni manuali e gli addetti hanno un prezzo
- il minor ricavo quantitativo ad ettaro, che si ripercuote su un maggior prezzo unitario del prodotto
- il maggior rischio di perdere il raccolto per un attacco fungino/parassitario
- il maggior costo dei materiali (teli in materbi al posto della plastica etc)
- etc. etc.
Tu avrai le tue esperienze, te ne sono state riportate altre (oltre alla voce di qualcuno che ci si è letteramente sporcato le mani) e le hai rifiutate, non vedo perché piuttosto che cercare di allargare un po' le tue vedute tu pensi di rifugiarti dietro il dito del "siamo OT".
Non era certo per questo che avevo uppato il topic.
edit perché: avevo seminato delle virgole a ramengo, tolte.