Se puoi pretendere l'anestesia, FALLO! non devi dimostrare niente a nessuno, è un tuo diritto non soffrire.
Me li fate un po di incrocini?
Guarda, quando ci sono esami invasivi da fare, puoi pensare che li fai perchè lo hai scelto tu, per un motivo preciso,non futile e sopratutto non perchè hai una malattia.
Nel senso che una volta fatto, finisce li. Delle volte penso a quelli che fanno la chemio o la dialisi, che non hai nemmeno la consolazione di guarire dopo la sofferenza che provano (certo, non subito intendo in certi casi).
Mi sento male per te, ma cerca di resistere!
Nel senso che una volta fatto, finisce li. Delle volte penso a quelli che fanno la chemio o la dialisi, che non hai nemmeno la consolazione di guarire dopo la sofferenza che provano (certo, non subito intendo in certi casi).
Mi sento male per te, ma cerca di resistere!
Francesca
Grazie splendide donne! 
Non è proprio così... l'infertilità è una malattia, purtroppo, e non lo faccio per scelta, ma perché ho un istinto alla maternità che sta portandomi dolcemente all'implosione.
Inoltre, non finisce lì, perché è un altro di quegli esami che ha una validità: se oggi ho le tube aperte, non vuol dire che le avrò aperte per sempre.
Però mi rifiuterò di fare nuovamente quell'esame, c'è un limite a tutto.
Quanto sei dooooooooooolce, Barbara!!!barbara ha scritto:Su piccolo spalmino, lo sappiamo che ci sei, vieni ad abitare in Simo presto, su! E cresci forte!
maracas ha scritto:Guarda, quando ci sono esami invasivi da fare, puoi pensare che li fai perchè lo hai scelto tu, per un motivo preciso, non futile e sopratutto non perchè hai una malattia.
Nel senso che una volta fatto, finisce li. Delle volte penso a quelli che fanno la chemio o la dialisi, che non hai nemmeno la consolazione di guarire dopo la sofferenza che provano (certo, non subito intendo in certi casi).
Mi sento male per te, ma cerca di resistere!
Non è proprio così... l'infertilità è una malattia, purtroppo, e non lo faccio per scelta, ma perché ho un istinto alla maternità che sta portandomi dolcemente all'implosione.
Inoltre, non finisce lì, perché è un altro di quegli esami che ha una validità: se oggi ho le tube aperte, non vuol dire che le avrò aperte per sempre.
Però mi rifiuterò di fare nuovamente quell'esame, c'è un limite a tutto.
Blog.
"Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza." Cesare Pavese
Prima di postare un INCI, controlla di aver scritto bene gli ingredienti.
"Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza." Cesare Pavese
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Simo ti posso dire una cosa? Premetto che quello che scriverò non vuole in nessun modo sminuire la tua situazione e quella di altre donne che vivono la stessa condizione.
Io sono convinta che molte delle nostre condizioni siano influenzate, se non a volte addirittura determinate, dai nostri pensieri. Se io fossi al tuo posto cercherei di non considerarmi "malata". Cercherei di pensare che ho delle momentanee difficoltà e cercherei di allontanare da me il più possibile l'idea di ospedale, di medici, eccetera. Lo so che è difficile quando ci si vive dentro, ma credo che sia molto importante riconciliarsi con l'idea di natura, naturalezza, ciclo, che la medicalizzazione per forza allontana.
Il concetto di malattia poi contiene in sè stesso quasi una predeterminazione. Sono malato, quindi sono impotente, nelle mani di altri che mi faranno guarire. Invece senza la nostra partecipazione attiva non si guarisce nemmeno con le cure migliori. Senza curare l'anima, non si guarisce, ma i medici dell'anima non si occupano, si occupano del resto, quindi sta a noi prendercene cura, una cura particolare.
Non so se sono stata abbastanza chiara in quello che volevo esprimere.
Mando a te e a tutte le donne che cercano tanto una gravidanza tanta buona energia!
Io sono convinta che molte delle nostre condizioni siano influenzate, se non a volte addirittura determinate, dai nostri pensieri. Se io fossi al tuo posto cercherei di non considerarmi "malata". Cercherei di pensare che ho delle momentanee difficoltà e cercherei di allontanare da me il più possibile l'idea di ospedale, di medici, eccetera. Lo so che è difficile quando ci si vive dentro, ma credo che sia molto importante riconciliarsi con l'idea di natura, naturalezza, ciclo, che la medicalizzazione per forza allontana.
Il concetto di malattia poi contiene in sè stesso quasi una predeterminazione. Sono malato, quindi sono impotente, nelle mani di altri che mi faranno guarire. Invece senza la nostra partecipazione attiva non si guarisce nemmeno con le cure migliori. Senza curare l'anima, non si guarisce, ma i medici dell'anima non si occupano, si occupano del resto, quindi sta a noi prendercene cura, una cura particolare.
Non so se sono stata abbastanza chiara in quello che volevo esprimere.
Mando a te e a tutte le donne che cercano tanto una gravidanza tanta buona energia!
Tutto per un'unica meraviglia.
e tanti Non sento sminuire il mio dolore, il mio discorso si riferiva al nostro Paese: gli italiani non riescono a vedere l'infertilità come una malattia, ma l'infertilità è una malattia quanto il cancro, ed io posso ben dirlo. Solo che come al solito all'estero sono molto più avanti di noi anche in questo... qui da noi purtroppo è quasi un tabù ed io sento di voler combattere per me e per tutte le donne infertili contro questa concezione arretrata (maracas, non ce l'ho con te, sia ben chiaro). Spero che questo vi porti tutte quante a riflettere.barbara ha scritto:Simo ti posso dire una cosa? Premetto che quello che scriverò non vuole in nessun modo sminuire la tua situazione e quella di altre donne che vivono la stessa condizione.
Pochi giorni fa ho avuto un raduno (eravamo 10 in tutto) con altre donne infertili... ci capivamo con lo sguardo anche se era la prima volta che ci vedevamo... è stata un'emozione fortissima... chi è più forte nel mio mondo, forte e serena come me, tutela chi è più fragile (e di donne infertili fragili, che si sentono inadeguate ce n'è una marea)... ed è semplicemente meraviglioso... l'infertilità ti leva moltissimo, ma ti dà anche una maggiore consapevolezza di te stessa e ti dà enormi lezioni di empatia.
Questo è il periodo più bello della mia vita, nonostante tutto. Se ci sarà da affrontare le fobie più profonde, le affronterò. Ma non è con la mente che si aprono le tube, si guariscono le infezioni o si normalizzano gli spermatozoi anormali... come i miei si sono rivolti alla scienza, vuoi per la chemio, vuoi per la radioterapia, vuoi per le cure del dolore, ho diritto anche io a cercare di guarire... So che il "malato" è mio marito, ma questa è un'altra lezione che l'infertilità ti dà: la malattia è di coppia anche quando l'altro è sano... io non voglio un figlio da un altro uomo, ma da lui... che sia di pancia o che sia color cioccolato, ma con lui affronterò la malattia... io ci sarò.
p.s. quando i miei erano malati, notavo che ci si portava dietro da chissà quanto tempo il dire "di un male incurabile", una ragazza mi disse: chiamiamolo col suo vero nome: CANCRO... per me ora è lo stesso, chiamiamola col suo vero nome: INFERTILITA', una malattia ancora poco riconosciuta in Italia, ma pur sempre una malattia.
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"Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza." Cesare Pavese
Prima di postare un INCI, controlla di aver scritto bene gli ingredienti.
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completamente d'accordo con te su questoSimonetta ha scritto:qui da noi purtroppo è quasi un tabù ed io sento di voler combattere per me e per tutte le donne infertili contro questa concezione arretrata
(maracas, non ce l'ho con te, sia ben chiaro). Spero che questo vi porti tutte quante a riflettere.
No, certo, io parlavo di animaSimonetta ha scritto:Ma non è con la mente che si aprono le tube, si guariscono le infezioni o si normalizzano gli spermatozoi anormali...
Il fatto di condividere, di provare empatia, queste sono tutte cose legate all'anima, che intendo come stato interiore. Lì i medici per forza non ci arrivano, siamo quindi noi che non dobbiamo perderla di vista. Non volevo dire che le cure sono da abbandonare, lungi da me!
Tutto per un'unica meraviglia.
Perchè dovresti avercela con me? 
Figurati!
Comunque volevo aggingere che quando parlavo di persone malate, ho portato quegli esempi perchè la vista stessa dell'individuo è in pericolo. Vedi malato di cancro che se non si cura, così comequello in dialisi che se non la fa, muoino.
Certamente in Italia l'infertilità è considerata un tabù, e lo sono anche tantissime altre malattie.
Il problema più grande è forse questo! perchè la persona che ce l'ha, non può nemmeno parlarne apertamente e deve PURE tenersi dentro tutto.
Secondo me ne risente anche la ricerca....
Figurati!
Comunque volevo aggingere che quando parlavo di persone malate, ho portato quegli esempi perchè la vista stessa dell'individuo è in pericolo. Vedi malato di cancro che se non si cura, così comequello in dialisi che se non la fa, muoino.
Certamente in Italia l'infertilità è considerata un tabù, e lo sono anche tantissime altre malattie.
Il problema più grande è forse questo! perchè la persona che ce l'ha, non può nemmeno parlarne apertamente e deve PURE tenersi dentro tutto.
Secondo me ne risente anche la ricerca....
Francesca