Ho pensato molto a questa discussione perché trovo interessanti sia l'argomento sia il modo in cui viene affrontato.
Mi piacerebbe poter dire anche io, nel mio piccolo, la mia

. Vediamo se riesco a farlo senza scrivere un post chilometrico (
edit alla fine del post: ahah! Illusa! 
)
Parlando in generale:
1) Qual è il
focus della discussione?
- La pratica del
topless nelle
spiagge pubbliche, NON riservate a nudisti o naturisti.
Perché puntualizzo l'argomento? Perché secondo me è poco utile divagare, parlando ad esempio di cose che ci danno più fastidio (come la sporcizia o gli strepiti). È assodato che si possano riscontrare comportamenti peggiori; credo che, in questo caso, parlarne non sia d'aiuto per un cambio di prospettiva ma distolga semplicemente l'attenzione dall'argomento principale (
sebbene io sia personalmente in pieno accordo con quanto è stato detto).
2) Dove e quando?
- In Italia o nei Paesi con una
cultura simile,
oggi.
Il senso del pudore non ha alcuna connotazione biologica. È uno di quegli aspetti caratteriali influenzati prettamente dall'educazione familiare, da quella scolastica, dall'ecosistema sociale e, infine, dal macrosistema culturale. Tutte cose che cambiano a seconda del punto del mondo in cui ci troviamo e del momento storico.
3) Perché
può creare disagio vedere una donna a seno nudo?
- Perché il seno non assolve soltanto alla mera funzione biologica dell'allattamento.
È innegabile la connotazione sessuale attribuitagli dalla nostra cultura, anche in quanto zona erogena.
4) È una pratica da tollerare o da contestare?
A mio parere, a prescindere dalle nostre opinioni personali, bisogna rispettare la legislazione e la consuetudine. Una donna che, in buona fede, denuda il seno in spiaggia, non arreca danno alcuno agli altri bagnanti. Ovviamente essendo un argomento tanto delicato, è auspicabile farlo con garbo. Quindi
credo che la tolleranza sia dovuta, escludendo ovviamente quei casi in cui si trascende andando contro le regole.
Ho letto che Simonetta parlava di “subire una violenza psicologica”.
NB: Premetto che a me lei è simpatica e che so che non ha bisogno di nessun avvocato difensore.
Però vorrei dire che
credo che abbia usato delle parole tanto forti (che, confesso, mi hanno molto colpita quando le ho lette) perché i toni della discussione si erano fatti accesi; quando una persona sta difendendo le proprie convinzioni e viene “attaccata” con forza o da più fronti è normale che impieghi più energie di prima nella discussione, magari rischiando di eccedere.
Un'altra cosa che mi ha colpita in particolare è l'episodio del padre che palpeggiava la figlia. Io lo considero un comportamento riprovevole e, quantomeno, di cattivo gusto. Proprio per i motivi che ho sottolineato prima, toccare un seno non è come accarezzare una spalla. Ha una connotazione sessuale e, nel contesto descritto, urta in maniera davvero disturbante contro il tabù dell'incesto.
La mia esperienza personale:
Sebbene il seno sia una tra le pochissime parti del mio corpo che mi van bene così come sono (le gambe a x, i rotolini di ciccia, la gobba ecc...
chiamatemi pure Quasimoda 
cerco di accettarli ma non ne sono contenta) non lo esporrei comunque in pubblico. Il mio senso del pudore non mi consentirebbe di sentirmi disinvolta e mi darebbe fastidio.
Non ho mai frequentato spiagge per nudisti ma credo (senza pormi neanche il problema) alle spalmine che hanno riportato la propria bella esperienza

Credo anche che possa essere piacevole togliersi la parte sopra del reggiseno anche in una spiaggia “normale”, come dicevano altre. Semplicemente io, in questo momento della mia vita, non lo farei.
Cosa ne pensa il mio ragazzo (visto che ci interessavano anche i pareri degli ometti, riporto pari pari quello che mi ha detto; gli ho posto la domanda senza esporgli prima nessuna mia considerazione):
Generalmente non nota in modo particolare le donne in topless. Lo nota di più se il seno in mostra non è esteticamente piacevole.
Preferirebbe che io non mi mettessi in topless, soprattutto se sono con lui, per due motivi:
- sarebbe geloso degli sguardi degli altri
- essendo abituato a vedermi in quel modo solo quando ci troviamo in atteggiamenti intimi, proverebbe fastidio per il cambio di contesto.
Ecco, tra me e lui avete capito chi è che ha il dono della sintesi

spero di non essere stata troppo pedante. (Un po' sì dai, lo so da me, ma non troppo, vero? E se ho dato particolarmente noia chiedo scusa)