Io penso che per il bene del pianeta tutte le aziende dovrebbero utilizzare prodotti con inci buoni (non crearne di nuove e lasciare schifose le altre). Dovrebbero cambiare le formulazioni delle linee di prodotti già esistenti senza fare alcun tipo di pubblicità al riguardo. Dovrebbero cambiare il metodo di reperire le materie prime, perché c'è differenza tra usare un olio vegetale prodotto da persone sfruttate e lo stesso tipo d olio prodotto da persone pagate e trattate "umanamete". Dovrebbero sfruttare le risorse dei vari paesi (in modo sostenibile) invece di far girare le materie prime da un continente all'altro inquinando (o gettare i materiali di scarto nel primo fiume che trovano). Dovrebbero investire su aziende
verdi e in energie rinnovabili (ad esempio) invece che in partiti politici ecc. Dovrebbero smetterla di sfruttare esseri viventi per rendere un balsamo più ammorbidente (o altro) perchè non stiamo parlando di cure per delle malattie gravi ma di igene della persona!
La lista potrebbe essere infinita.
Il prodotto finito che ci spalmiamo addosso e che poi finisce in mare è solo la fine della catena di montaggio, prima c'è molto altro, non possiamo fare finta che non sia così.
Pensate veramente che il lancio di una linea bio significhi un cambio di filosofia da parte di un'azienda gigantesca come questa?
ecco cosa hanno pensato:
"ci sono persone che non comprano i nostri prodotti. Sono clienti persi. Cosa comprano questi clienti persi? Comprano l'eco bio. Bene. Creiamo una nostra linea bio, ci stiaffiamo un unica certificazione (grande sforzo, complimenti), ci avvaliamo della nostra immensa distribuzione, schiacciando così la concorrenza e ci riprendiamo i clienti persi. Fine."
Cosa credete che gliene freghi di tutti i nostri buoni propositi? Loro sono li per guadagnare e basta.
In più, quando una persona compra un prodotto fa un investimento. Io personalmente, preferisco investire 8 euro in un progetto che vale (sia umanamente che eticamente parlando) piuttosto che investire 3 euro nello sfruttamento minorile, nella deforestazione, nei grandi partiti politici, nell'armamento militare ecc.
Diventerei la finanziatrice di tutte le cose che mi fanno venire il volta stomaco. A che serve votare nei vari referendum (tipo no al nucleare nel mio paese) se poi i mie soldi li uso per costruire le centrali nucleari nei paesi degli altri?
Io ragiono così. Poi, se uno è alle strette, si fa i conti in tasca e decide di conseguenza, ma credo che la morbidezza o la luminosità dei mie capelli diventino idiozie paragonate a tutto il resto. (mio pensiero personale).
Baldassare ha scritto:
per molta gente questo discorso è vero.. ma il ''MAI'' che hai usato non è sempre vero perchè anche la ''scema del villaggio'' che non sapeva neanche l'esistenza dei siliconi, dopo aver sentito la pubblicità della garnier ''senza siliconi'' apprende che non è una cosa
buona e giusta per i suoi capelli quel derivato della
saratoga, magari anche se NON conosce l'esatto nome chimico della sostanza che termina con il suffiso -ANE (cyclohexane) o -ONE (Dimethicone).. o peggio NON sà cos'è un INCI.
Però certamente una piccola fetta di queste simpatiche casalinghe/ghi c'ha internet, e gli può saltare in mente di scrivere su
google ''silicone nello shampoo'' e iniziare ad aprire gli occhi
proprio come ho fatto io che fino a 3 mesi fà non sapevo cos'era un INCI.
Quindi il MAI và usato con prudenza, perchè puzza di sentenza

Roma NON è stata costruita in un giono.. la gente prende consapevolezza un passo alla volta, anche perchè oltre le casalinghe ci sono i giovani che guardano molta TV e contenuti sul web.. e informandosi loro INFORMANO gli altri
Un pò di ottimismo.. altrimenti com'è che questo sito cresce a vista d'occhio.. non te lo sei chiesto anche tu il perchè

CIAO

Sarebbe a dire che la garnier si fa contro-pubblicità, perchè con la nuova linea bio, si trasforma in dispenzatrice di scienza e insegna alle persone che è giusto comprare la loro linea bio ma che non è giusto comprare tutte le altre loro linee perchè contenenti schifezze (e fare contro-pubblicità anche a tutte le altre aziende di cosmetici del gruppo l'oreal del quale la garnier fa parte.) Ingegnoso come piano

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In realtà io non credo che si vogliano cullare una serpe in seno. Credo invece che si siano fatti per benino i loro conti. Lo sanno che molte persone "apriranno gli occhi" e si convertiranno all'ecobio (passando anche a comprare prodotti della concorrenza, cioè delle aziende piccole), ma credo che sappiano anche che non saranno mai sufficienti per rompergli le uova nel paniere. In pratica ci reputano "materiale di scarto" già dal principio.
E' anche vero che se tutti (parolone) comprano le nuove linee bio, le altre linee sono costrette a sparire in favore delle prime. Ma succederà? E se lo farà, come la mettiamo la faccenda dalla politica azziendale che ho affrontato all'inizio del mio intervento? Cominceranno a rigare dritto pure li? Non credo che una pubblicità di un prodotto possa portare a tanto.
Penso invece che siamo noi a dover dare il buon esempio e a diffondere le informazioni che le aziende non lasceranno mai trapelare volontariamente.
Ora vado a nanna, se ho scritto strafalcioni abbiate pietà. E' l'una di notte...e mi devo alzare prestissimo

La discussione mi ha presa un po' troppo
