dico la mia...cioè provo, visto che ultimamente ho le idee un pò contrastanti sull'argomento!
convivo da circa 6 anni, nella casetta che abbiamo comprato insieme e che "mandiamo avanti" insieme, fino a poco tempo fa per me questo era il matrimonio, cioè ci sentivamo sposati, ci si diceva la classica frase "mica abbiamo bisogno di un foglio di carta che lo dica!"
da un pò di tempo invece, forse a causa del pessimismo che dilaga, dei vari problemi affrontati insieme (sia personali, di salute che famigliari), ho iniziato a farmi domande:
Ma se muoio, rimango un vegetale o mi ammalo gravemente...che ne sarà di quello che abbiamo costruito? che ne sarà di me?
Risposta: tua madre deciderà se staccarti la spina e quando morirai ci sarà il funerale in chiesa, e la casa (anzì la metà visto che almeno è cointestata!) che avete costruito insieme verrà divisa fra i tuoi parenti...
Ca*** così non va! Quello che abbiamo fatto insieme deve rimanere nella nostra coppia, e siccome solo il mio compagno capisce e comprende i miei sentimenti riguardo alla malattia (niente vegetale a vita!) e alla religione (sono atea, l'idea del mio ultimo saluto al mondo in una chiesa e il dover riposare per l'eternità in un cimitero cattolico mi fa rabbrividire...) capite bene che dovrà essere lui a scegliere per me, perchè solo lui saprà in quel momento cosa avrei voluto...e poi vi sembra giusto che quello costruito insieme venga distrutto, mutilato solo perchè manca un foglio di carta!
E quindi? E' il caso di sposarci...
Ok, vediamo che si può fare...
la mia famiglia dovrebbe essere cattolica...da generazioni si "divertono" a divorziare! ma nonostante tutto vorrebbero vedermi in chiesa accompagnata all'altare, avoglia a dire sono atea e quindi non posso sposarmi così...
la sua famiglia ancora più cattolica, le sorelle sono tutte sposate e ogni domenica si va a messa...lui non ha mai avuto il coraggio di "informare" i parenti che sono atea! ma va bè...in fondo anche lui "dovrebbe" essere ateo, anche se io sono quella più estremista

(lui si fa ancora il segno della croce durante le funzioni...io no, guardo solo da spettatore)
Anche gli amici sono tutti sposati in chiesa...nonostante ci siano casi di non-credenti...ma al paese è così che devono andare le cose
Vi sembra una situazione dove poter proporre un matrimonio civile? Se solo parliamo di matrimonio,
ovviamente si parla di quello religioso!
E quindi che si fa? O ingoiamo (anzi ingoio! per lui è indifferente...) il rospo e via di feste e festoni...oppure non ci sposiamo! e i problemi legali...speriamo che non si presentino mai!
Uno potrebbe dire o vi fate forza e imponete il vostro volere oppure fate contenti i parenti...ma sinceramente non me la sento di mettere da parte i miei principi solo per rispettare le tradizioni e per evitare che la "gente parli"...che lezione di integrità darò ai miei futuri figli?
"Mi raccomando piccola, abbi sempre la forza di mantenere saldi i tuoi ideali, le tue idee, non farti condizionare da quello che vogliono gli altri, sii te stessa"
"Ma tu mamma perchè ti sei sposata in chiesa se non lo ritenevi giusto?"
Mi sentirei fallita prima ancora di iniziare
SE invece questo stato del cavolo disponesse di strumenti adeguati alla vita sociale tipo il testamento biologico, oppure il testamento che va oltre le relazioni famigliari (correggimi se sbaglio Tomi, ma se uno scrive di suo pugno che vuole lasciare i suoi beni al proprio compagno in caso di morte, la volontà verrebbe soddisfatta SOLO dopo i legami di parentela), noi saremmo una coppia felicemente Convivente con buona pace di parenti e amici!
Scusate la lunghezza, in realtà mi sono pure un pò sfogata
