...purtroppo il razzismo in quanto tale ha sempre fatto "girare" l'economia del mondo dagli antichi tempi dello schiavismo in poi, e non vedo nessuna via d'uscita collettiva ....
a livello personale ed individuale ognuno di noi può farsi un esame di coscienza e trovare le forme + adatte per controllare la tendenza a scivolare anche solo nella strisciante sensazione di condanna del diverso a priori.
Io fortunatamente ho avuto un'educazione che mi ha portato lontano da sempre da manifestazioni razziste, ho avuto anche la fortuna di lavorare a Milano in una ditta dove 70 dipendenti circa rappresentavano 18 regioni diverse.....uno spettacolo ve lo assicuro

, ma poi una volta tornato a lavorare nella provincia più scontata del mondo ho avuto modo di subire nella quotidianità l'assalto di convenzionali bigottismi razzisti dettati + dall'ignoranza che da convinzioni radicate ( il che può essere anche peggio) cioè per spiegarmi meglio: il fatto di avere una collega d'ufficio che chieda al corriere della TNT colombiano se è sposato e quante mogli abbia

, confondendolo con un arabo, e poi rimanga stupita del fatto che la Colombia , come tutto il Sud America, è probabilmente paese + cattolico di noi ( giuro , non mi ha creduto sulla parola, lo ha chiesto a suo zio prete di 77 anni

) può far sorridere, ma non è l'eccezione purtroppo , ma la regola ....c'è un popolo bue ed ignorante che vive di illusioni ed immagini ( infatti non sa dove sia la Colombia, ma spende 720 €. all'anno per sport, calcio e fiction Sky) siamo alla frutta ! come pensate che consideri un romeno od un ucraino od un marocchino una cosìe quelli come lei ??
saluti, Mauro
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste.” M.L.King