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Sono del parere che la cosmesi debba evolversi anche tecnologicamente e che mettere certi paletti sia controproducente e contribuisca a far restare la cosmesi ecobio appannaggio solo di un piccolissimo target di persone dalla sensibilità eco più alta della media.
Inoltre da un certo punto di vista ci sono limitazioni che sfiorano l'ottusità: sì all'o.e. perchè carino lui tutto vegetale, no alle fragranze sintetiche, però gli o.e. contengono allergizzanti e non possono essere usati da tutti - senza contare che hanno ANCHE un impatto ambientale, mentre determinate fragranze sintetiche possono essere allergene-free e formulate in modo da impattare meno.
Se non è miopia questa.
Oppure c'è sotto altro... chissà cosa, eh
sinceramente non capisco perchè escludere gli esterquat...
quest'immagine (che ho usato anche nella mia tesi) è presa da un articolo estratto dalla rivista Kosmetica 2007, ed esprime il valore di impatto ambientale (indicato come volume critico di diluizione) dei singoli ingredienti.
Sono dati forniti alla rivista da Fabrizio Zago.
I nomi nn si leggono bene..comunque il tensioattivo a sinistra è il alkyl trimethyl ammonium salt , mentre a destra c'è il Alkyl ester ammonium salt (un esterquat).
La didascalia della figura dice: "Molta importanza hanno, soprattutto nei balsami per capelli,i tensioattivi cationici.
Il grafico si commenta da solo: gli esterquat hanno un peso praticamente
nullo mentre i quaternari “veri” pesano moltissimo rendendone l’impiego
praticamente impossibile ai fini del marchio Ecolabel."
Ora...o questi dati nel giro di 2 anni si sono ribaltati completamente....oppure trovo la decisione di Cosmos davvero strana...
Concordo con Barbara... Sembra quasi che si voglia davvero ridurre la cosmesi eco-bio quasi solo ai rimedi "della nonna"
Murex, il tuo grafico è davvero illuminante
"I'm worse at what I do best, and for this gift I feel blessed". (K.D.C., 1967-1994)
Quindi non c'è una ragione motivata? Vietare l'estarquat significa mandare molte di noi in giro con i capelli come stoppa...voglio vedere quante persone riusciremmo ad allontanare piuttosto che avvicinare all'ecobio in quelle condizioni.
Io ve lo dico ora in tempi non sospetti: continuerò a consultarmi con Fabrizio, certificazione o non certificazione. Per me l'esterquat serve e continuerò a tenere balsami che lo contengono, punto.
posto che certamente ha un impatto ambientale nettamente inferiore rispetto ai quaternari, quello che non ho capito bene è: inquina davvero o le motivazioni sono altre?
Le motivazioni non c'entrano con l'inquinamento perchè se fosse così allora dovrebbero bandire tantissimi ingredienti.
Secondo me c'entra con il fatto di raggiungere una certa percentuale di vegetale, di biologico e quindi in ultima sintesi col fatto di essere ingrediente chimico.
E' un gran peccato perché sembra più una "caccia alle streghe" piuttosto che un voler migliorare la qualità dei prodotti; gli ingredienti chimici sono utili proprio perché possono abbinare, nei limiti, le potenzialità di una sostanza naturale con accorgimenti che permettono una maggior conservabilità e tolleranza.. Non sempre è indice di cattiva qualità.
In questo modo fanno apparire anche chi è alla ricerca dei prodotti ecobiologici come un estremista..
ora ho capito meglio, grazie barbara
quanta confusione mi creano certe politiche delle certificazioni.
e quanto sono felice, sempre di più, di aver trovato questo sito che mi ha davvero aperto gli occhi.