A latere della mia lagnanza sul fatto che lo stesso prodotto in Italia costa più che in Germania, vorrei aggiungere una considerazione sui prezzi che mi frulla in testa da un po' di tempo.
E' vero, ci lamentiamo spesso (io per prima) che i prodotti bio costano molto, o meglio, costano mediamente di più di quello che possiamo trovare a buon mercato sugli scaffali dei supermercati. Però è anche vero che, secondo me, siamo ormai fin troppo abituati ad avere prodotti al più basso prezzo possibile e questo non è sempre etico.
La rincorsa al prezzo più basso può provocare delle brutture e delle storture mostruose, magari non nel campo della produzione dei cosmetici, ma vedi ad esempio l'orrore degli allevamenti intensivi (se non l'avete fatto e ne avete il coraggio, leggete il libro "Se niente importa" di Safran Foer - Elebiobio ne fa una citazione in firma) oppure lo sfruttamento indebito di manodopera a basso-bassissimo (per i più svariati motivi) costo in altri campi.
Un giusto prezzo invece deve consentire a chi produce di vivere dignitosamente del suo lavoro e a chi consuma a dare il giusto peso alle cose. Non tutto è usa e getta, non tutto ci è davvero necessario e forse abbiamo perso la buona abitudine a non sprecare.
Fine del pistolotto, scusate se sono stata pesante, nessun intento di fare la moralizzatrice o la novella e ingenua economista, ma solo quello di condividere un pensiero.
E rimane il fatto che maggiori sono i consumatori di prodotti "buoni" meglio si spalmano i costi fissi di produzione e quindi si abbassano i prezzi e maggiore accessibilità agli stessi prodotti hanno anche coloro che non possono proprio permettersi di spendere più di tanto (famiglie numerose, redditi molto bassi etc etc)
