Tatoo con Henné

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Moderatori: Van3ssa, Vera

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hita04
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Messaggio da hita04 »

nynpha ha scritto:e il tipo mi disse di non farmi il bagno per mezz'ora perchè doveva seccarsi, poi mi è durato anche parecchio... ma chissà che cosa aveva dentro.
si sarà stato sicuramente chimico, nel senso ovviamente quelli che fanno al mare devono essere così se no non ti rimane nulla.

Invece se lo vuoi veramente naturale, su molti siti consigliano la Lawsonia inermis e ho visto che molti consigliano ance l'henne Jamilia.
l'unico sconveniente è che lo devi lasciare seccare come minimo un giorno. e durante la giornata dicono di tamponarlo con una soluzione fatta di acqua e zucchero per imprimere meglio il colore.
più lo tieni a seccare e meglio sarà il risultato.
ma diventa abbastanza complicato, devi fasciarti la mano la sera per andare a letto e cose varie...e devi considerare che non ti devi fare la doccia o bagnare la mano durante la posa.

è proprio per chi ha dei tempi morti un po lunghi. :roll:
Anahita
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Viola74
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Messaggio da Viola74 »

brava Hita, sono bellissimi!! :D
sai se hanno un significato particolare, oppure servono solo come decorazioni?
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hita04
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Messaggio da hita04 »

Viola74 ha scritto:brava Hita, sono bellissimi!! :D
sai se hanno un significato particolare, oppure servono solo come decorazioni?
grassie :oops:

per il significato ti posso dire che in Iran non si usa adoperare l'henne per fare tatuaggi, ma solo per tinta...mentre so che nei paesi arabi, come Marocco, Tunisia etc i tatuaggi sulle mani (anche sul palmo) vengono fatti alle spose (che si chiamano "aroos")il giorno del matrimonio come buon auspicio contro le difficoltà delle vita.
e lo stesso fanno le donne indiane.
Anahita
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Viola74
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Messaggio da Viola74 »

grazie per la spiegazione! non sapevo che lo facessero anche nei paesi arabi, pensavo che fosse un'usanza solo indiana!
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hita04
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Messaggio da hita04 »

prego :D ecco una Storia più approfondita sull Henne

"L’hennè

Questa pianta affascinante è conosciuta in tutto il mondo per la bella tinta colorata che è usata dagli orientali per decorarsi le mani e il corpo. Si dice che gli Egiziani preparassero sia un olio sia un unguento con i fiori per ammorbidire le membra e pare che i faraoni si tingessero i capelli con le foglie dell’hennè. Il nome botanico dell’hennè è lawsonia inermis, ma è anche comunemente noto come reseda giamaicana, mehndi, ligustro egiziano, o lawsonia liscia1. Il suo nome arabo è henna e il nome indiano più popolare è mendhi2. Le primi civiltà delle quali si ha prova che usassero l’hennè includono i Babilonesi, gli Assiri, i Sumeri, i Semiti, gli Ugaritici e i Canaaniti. Le foglie della pianta dell’hennè sono la fonte della tinta bruno-rossastra ampiamente usata per la body art nota come mendhi nel Sud Asi. Prima usata nel vicino oriente e nel Sud Asia, l’arte dell’hennè è ora conosciuta in tutto il mondo.

Vi sono diversi manufatti di Iraq, Palestina, Grecia, Egitto, Creta e Roma a partire dal 1400 a.C. fino al I d.C. che ritraggono donne con motivi all’hennè sulle mani. Il primo centro di impiego dell’hennè come adornamento femminile sembra essere stato nel Mediterraneo orientale, dove cresce selvatico. Veniva usato delle donne canaanite nei tempi pre-biblici. I canaaniti diffusero le loro tradizioni, incluso l’impiego dell’hennè, nel Nord Africa, tra il 1700 e il 600 a.C., in particolare stabilendo le tradizioni berbere dell’hennè in Marocco.

L’hennè era usato in Palestina dal più antico periodo storico e vi sono documentazioni romane che l’hennè veniva usato dagli Ebrei che vivevano a Gerusalemme durante il periodo storico della nascita di Cristo. Con l’avvento dell’Islam, nel VI-VII secolo d.C., la tradizione dell’hennè fu inglobata tra le usanze musulmane dalle tradizioni dell’hennè delle donne del Medioriente occidentale che erano si erano diffuse e stabilizzate da lungo tempo. Mentre l’Islam si espandeva velocemente in diversi paesi, l’uso dell’hennè lo accompagnava. Tutti i paesi che facevano parte del mondo islamico hanno usato l’hennè in qualche epoca, il più delle volte come parte delle cerimonie di matrimonio. In molti di questi paesi si continua a celebrare la ‘notte dell’hennè’ e considerano l’hennè come un bell’ornamento adatto alle donne ancora oggi.Sin dal 1890 è stato largamente usato in Europa per tingere i capelli, in genere in forma di shampoo e ottenendo diverse sfumature con l’aggiunta di altre erbe, come l’indigofera tinctoria3. Come tintura per la pelle o le unghie la polvere può essere mescolata con il succo di limone, resa pasta con l’acqua calda e stesa sulla parte da tingere, lasciandovela per una notte.
Le parti usate sono le foglie che vengono essiccate e poi tritate per ottenere una polvere verde scuro. I fiori e anche i frutti vengono altrettanto usati. I fiori sono molti, piccoli, di colore bianco, giallo, o rosa, e fragranti. La pianta cresce a stento in foreste secche decidue, perlopiù coltivata in forma di siepe. Si trova soprattutto in Egitto, India, Kurdistan, Iran, Siria4.

I fiorellini crescono su arbusti nani di 8-10 piedi di altezza e raggiungono fino a 6 metri d’altezza"

preso da
http://holikarang.wordpress.com/2007/07 ... dellhenne/
Anahita
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