disintossicarsi dall'antiaderente
una 'bistecchiera' di ghisa... sai quelle pesanti quella con le scanalature... sono ottime per le verdure grigliatechicco ha scritto:....io ho eliminato tutte le antiaderenti, ma ho ancora difficoltà per fare le verdure tipo alla "piastra"...avevo una griglietta antiaderente e venivano bene: ora cosa posso usare per farle quasi allo stesso modo? mi piacciono tanto

- damacolgattino
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- Iscritto il: mercoledì 13 febbraio, 2008 10:55
Grazie della risposta lizavetha
.Mi è sorto qualche dubbio sul pirex perchè ho letto un commento non positivo su promiseland ma non mi pare di aver trovato la motivazione.Mi sa che finchè non sono sicura di quale sia il sostituto meno peggio del teflon,mi limito a usare solo le pentole di acciaio inox che ho già a casa.

Ma il cielo è sempre più blu
io come padelle antiaderenti uso queste e mi trovo molto bene
http://www.bialetti.it/it/catalogue/sch ... id_cat=103#
ma sul sito non si capisce i materiali di cui sono fatte. Devo dire che sono anni che le uso manco un graffio. Ma non sapevo che il teflon fosse nocivo di per se. Pensavo lo fosse solo se graffiato. Cmq anche il cestello della mia macchina per il pane kenwood è antiaderente. Nonc redo riuscirò a rinunciarvi molto facilmente
http://www.bialetti.it/it/catalogue/sch ... id_cat=103#
ma sul sito non si capisce i materiali di cui sono fatte. Devo dire che sono anni che le uso manco un graffio. Ma non sapevo che il teflon fosse nocivo di per se. Pensavo lo fosse solo se graffiato. Cmq anche il cestello della mia macchina per il pane kenwood è antiaderente. Nonc redo riuscirò a rinunciarvi molto facilmente

- Roisindubh
- Messaggi: 909
- Iscritto il: martedì 07 ottobre, 2008 15:08
Boh, è difficile davvero. Però ci provo. Ho comprato due pentole e una pedella in acciaio con fondo spesso, e se non rimani a controllare il cibo rischi di mandare a fuoco tutto... con l'antiaderente potevo farmi anche la doccia con la roba sul fuoco.
Comunque dai, si può fare. Ci si abitua a tutto, penso... nel bene e nel male.
Comunque dai, si può fare. Ci si abitua a tutto, penso... nel bene e nel male.
"Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti."
Antonio Gramsci
Antonio Gramsci
eh già capita anche a me che il cibo si attacchi,anche se sotto metto la retina...io risolvo così:lascioa bagno tuttanotte,la mattina tolgo con uno scottex e passo un po' di bicarbonato e acqua e viene benissimoRoisindubh ha scritto:Ho comprato due pentole e una pedella in acciaio con fondo spesso, e se non rimani a controllare il cibo rischi di mandare a fuoco tutto....
Valentina
- Roisindubh
- Messaggi: 909
- Iscritto il: martedì 07 ottobre, 2008 15:08
no è più piccola,è fatta apposta da mettere tra la padella e la fiamma..aiuta un po',il cibo non si attacca subito......ma dopo un po'
e non si brucia...comunque c'è da star dietro alla cottura di continuo,ma ormai mi sono abituata...l'unica cosa ch ancora non mi viene come prima è il risotto,ma per il resto sto imparando (solo che ho un pensile pieno di pentole antiaderenti,ne avevo tantissime,cosa ne farò?
)


Valentina
- Roisindubh
- Messaggi: 909
- Iscritto il: martedì 07 ottobre, 2008 15:08
ah, ecco, devo averla vista al supermercato. Mi sa che è un acquisto che dovrò fare.chicco ha scritto:no è più piccola, è fatta apposta da mettere tra la padella e la fiamma..aiuta un po', il cibo non si attacca subito......ma dopo un po'
a me il risotto piace girarlo di continuo, lo faccio sempre in una padella di alluminio... non dovrei, lo so. Ma non posso ricomprare tutto insieme, non ho soldi!!! E poi:chicco ha scritto:l'unica cosa ch ancora non mi viene come prima è il risotto
Infatti, mica si può buttare la roba così, non si possono riciclare...? Magari ci si potrebbe piantare qualcosa? O il teflon è nocivo anche per le piante?? mi sono risposta da sola, vero?chicco ha scritto:solo che ho un pensile pieno di pentole antiaderenti, ne avevo tantissime, cosa ne farò?)
Ultima modifica di Roisindubh il venerdì 25 settembre, 2009 13:05, modificato 1 volta in totale.
"Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti."
Antonio Gramsci
Antonio Gramsci
Le padelle se hanno la base di alluminio dovrebbero essere riciclabili... qualche anno fa al supermercato dove vanno i miei le raccoglievano, prova magari a informarti presso la società che gestisce la differenziata dalle tue parti.
Oppure possono essere utili magari a qualche ente caritatevole, tipo dormitori con mensa, ecc... La butto lì...
Comunque se può interessare a qualcuno, mi è capitato sotto mano il volantino dell'euronics (Marche ed Emilia). C'è in offerta a 40 euri invece che 50 un set di 3 pezzi in ceramica della moneta. Due padelle (da 20 e 26 cm) e una casseruola (16 cm). Però non so se i prezzi siano buoni perchè non le ho mai viste in vendita.


Comunque se può interessare a qualcuno, mi è capitato sotto mano il volantino dell'euronics (Marche ed Emilia). C'è in offerta a 40 euri invece che 50 un set di 3 pezzi in ceramica della moneta. Due padelle (da 20 e 26 cm) e una casseruola (16 cm). Però non so se i prezzi siano buoni perchè non le ho mai viste in vendita.

ciao a tutti!
ho trovato una recensione su tutti i tipi di pentole, e volevo chiedervi se si può considerare attendibile.
si tratta di un file di Word scaricato dal sito http://nuke.retearnia.it/ di cui incollo qui il contenuto:
Pentole di ferro
Per preparare pizze, focacce, pane, torte di sfoglia ripiene, ecc., il ferro, quello nero, pesante, è un ottimo materiale per pentolame ed attrezzi di cucina in quanto asciuga meno gli impasti che risultano più morbidi e omogenei. Il ferro si presta a quasi tutti i tipi di cottura, conserva il calore, ed è quasi inalterabile, a patto di pulirlo e asciugarlo con cura dopo l'uso. Ma attenzione, i tegami in ferro non vanno sfregati, per non danneggiare la patina protettiva che si forma col tempo e l'uso continuato inseguito della polimerizzazione dell'olio. E' comunque bene evitare il contatto prolungato con i cibi acidi, perché può cedere particelle di metalli pesanti.
Pentole in terracotta e pietra refrattaria
Anche la terracotta conferisce ai cibi gusto e qualità. Di contro, questo materiale, oltre ad essere particolarmente fragile, richiede particolare cura per evitare che assorba i sapori dei cibi. I tegami in terracotta vanno dunque lavati subito dopo l'uso, con acqua e aceto o limone, evitando i detergenti aggressivi e i repentini cambiamenti di temperatura (anche la ghisa richiede cure analoghe).
Purtroppo questo tipo di pentole sono in genere verniciate con smalti e colori tossici, soprattutto piombo, utilizzato per abbassare la temperatura di fusione dello smalto, per dare maggiore brillantezza ai colori e per diminuire i difetti che possono apparire sugli smalti dopo la cottura. Durante la cottura, lo smalto a contatto con gli alimenti acidi (frutta, aceto, formaggi e molti vegetali), cede residui piombici che inquinano il cibo. Per tutti questi motivi è consigliabile utilizzare le ceramiche ecologiche, dove il piombo e gli altri metalli pesanti sono sostituiti da sostanze alcaline naturali (sodio, potassio, boro, calcio, bario, ecc.) che però danno dei risultati meno brillanti e a volte qualche difetto.
Pentole in rame
Usato da oltre cinquecento anni, non è un caso che i migliori chef usino esclusivamente pentole in rame. Il rame ha una capacità di trasmissione del calore elevatissima e, di conseguenza, uniforme; l'omogenea distribuzione del calore permette una cottura che non aggredisce i cibi, preservandone le proprietà nutrizionali.
Inoltre, i cibi non si attaccano al fondo, la cottura è più rapida e rispettosa dei profumi e dei sapori.
Naturalmente, per ottenere i migliori risultati, non è sufficiente che una pentola sia in rame.
E' molto importante lo spessore della lamina.
La qualità della cottura, infatti, dipende molto dal calore accumulato sul fondo della pentola e quindi proporzionale allo spessore della lamina del fondo.
Occorre rispettare solo due regole: Adoperare solo utensili in legno per evitare di danneggiare la "stagnatura". Cuocere a fuoco bassissimo (il rame, ripetiamo, ha un'elevatissima conduzione del calore).
Se il rame viene lasciato all'umido, può originare il cosiddetto "verderame" che è tossico; per evitare che questo succeda, le pentole in rame vanno fatte "stagnare" periodicamente da personale specializzato. Vale la pena comunque ricordare che esistono in commercio pentole in rame con l'interno foderato in acciaio inox.
Le pentole in rame si lavano con estrema semplicità, anche perché i cibi non si attaccano, evitando di usare prodotti abrasivi.
L'eventuale comparsa di aloni o macchie sulla stagnatura, dovuta all'acidità di alcuni cibi, non pregiudica la funzionalità e l'igienicità del prodotto.
La parte esterna, invece, con l'uso tende ad imbrunire. Per mantenerla splendente, di tanto in tanto, può essere lucidata con: aceto e sale o crusca.
Pentole in acciaio
L'acciaio inossidabile, è un buon materiale per pentolame ed attrezzi di cucina: si presta a quasi tutti i tipi di cottura, conserva il calore, è quasi inalterabile. Uno dei pochi limiti di questo materiale è che a contatto con composti acidi, cede particelle dei metalli pesanti. Quindi è bene evitare sia di lasciare a lungo i cibi cotti a contatto con superfici inox, sia cucinare pietanze molto acide come il pomodoro e le salsine agrodolci.
Un altro limite che può essere collegato alla qualità di fabbricazione della pentola stessa è che l'acciaio, avendo un indice di trasmissione termica molto basso, fa sì che il contenuto a contatto con il fondo è esposto ad un calore molto più elevato di quello che è più in alto.
Inoltre, nelle parti lambite dalla fiamma si formano dei punti caldi a cui il cibo si attacca, bruciandosi.
Rimestando, si cuoce tutto lo stesso, è vero, ma la cottura non sarà mai uniforme, perché le notevoli variazioni di temperatura influiscono negativamente sul risultato finale.
Per questo motivo, i tegami di qualità in acciaio inox ha il cosiddetto triplo fondo composto di solito da due dischi di acciaio con all'interno uno di alluminio ottimo conduttore di calore (a parità di spessore è circa 10 volte superiore). Grazie a quest'accorgimento, la fonte di calore s'irradia in maniera più uniforme su tutto il fondo. Alcuni produttori utilizzano come disco esterno l'acciaio 18/c ottenendo un risultato ancora migliore.
Lo spessore del fondo è dunque un indice sicuro della qualità delle pentole, anche se non mancano le esagerazioni: un buon equilibrio per evitare di bruciare i cibi e allo stesso tempo sprecare energia è un fondo di circa 6 millimetri di spessore.
Un'attenzione importante, verso l'inox in particolare, ma estensibile a tutte le pentole, è quella di evitare l'uso del sale marino a freddo, specie quello grosso, perché il cloro e altri agenti acidi che esso contiene, intaccano rapidamente il metallo causando macchie, che presto diventano carie, erosioni attraverso cui i metalli si continueranno a combinarsi col mangiare.
Nell'inox 18/10, alle 18 parti di cromo ne sono state aggiunte 10 di nichel; nel 18/c, invece, il nichel è assente. L'acciaio 18/10 è più lucido e resistente alla corrosione, quello 18/c è migliore per la conducibilità del calore. L'inox si pulisce facilmente ed è resistente alla maggior parte dei detersivi soffre invece per quelli che contengono cloro. A differenza dell'alluminio non assorbe gli odori.
Il Wok
Il wok, è una pentola estremamente versatile e funzionale; buona per quasi tutte le cotture: tempura (frittura a bagno d'olio), verdure saltate, stufati, zuppe. Il wok è una "casseruola" profonda, svasata, con il fondo curvo, che permette un uso minimo di olio. I migliori sono quelli in ghisa pesante; se ne cominciano a trovare di varie misure anche in Italia. E' consigliabile acquistarne uno di buona qualità (scartando le "imitazioni" realizzate in teflon leggero, economiche, ma di breve durata) e grandi dimensioni: all'occorrenza si può utilizzare anche per cucinare grandi quantità di cibo, ma grazie al fondo curvo, va bene anche per fare da mangiare solo per due. Con un po' d'attenzione, un wok di buona qualità può durare per sempre ed entrare onorevolmente a far parte dei tesori di famiglia.
Si trovano sul mercato anche wok in ferro, più leggeri e maneggevoli di quelli in ghisa, e quindi ideali per saltare rapidamente le verdure, alle quali conferiscono un aroma particolare, ma sconsigliati per le preparazioni in umido.
Pentole in ghisa o ghisa porcellanata
Ottime sono anche le pentole tradizionali in ghisa porcellanata o vetrificata, grazie alle caratteristiche tecniche proprie di questo materiale, il calore è distribuito in modo uniforme rendendo omogenea la cottura. Inoltre, una volta a temperatura, la ghisa porcellanata permette una grand'economia di combustibile. È quindi ideale per tutte le cotture lente.
Pentole Alluminio e teflon
L'alluminio ha il pregio di essere leggero ed economico, conduce ottimamente il calore, ma tende cedere facilmente residui metallici che interagiscono con la chimica degli alimenti e conferiscono sgradevoli sapori.
Inoltre, l'alluminio è sospettato essere una delle cause del morbo di Alzheimer. Meglio quindi ridurre al minimo il contatto con i cibi, soprattutto una volta cotti. L’attenzione è quella di non utilizzarlo per la conservazione prolungata dei cibi acidi. Per la sua morbidezza tende a rigarsi nella pulizia e a deformarsi in seguito agli urti, sulla sua superficie si possono formare, col tempo e con l'uso, delle fessure in cui si annidano facilmente lo sporco e i microbi. Inoltre, i cibi rischiano di attaccarsi sul fondo ed è necessario seguire la cottura con attenzione.
Grazie alla diffusione delle vernici antiaderenti anche l'alluminio, che sembrava quasi scomparso dalle nostre cucine, sta attraversando un nuovo periodo di gloria. L'antiaderente (Teflon® che è un materiale inerte il politetrafluoretilene, sempre più spesso sostituito dal Silver Stone o dal Silver Stone Supra, entrambi di qualità superiore al primo) esalta i pregi e sopperisce ai difetti del semplice alluminio. Secondo alcune ricerche, queste vernici rilasciano sostanze tossiche solo quando si superano temperature oltre i 400 °C, limite difficilmente raggiungibili nell'uso domestico. Ma è anche vero che con l'uso, la vernice comincia a staccarsi dal fondo delle pentole e viene inevitabilmente ingerita insieme ai cibi cotti. Per i rischi di tossicità il teflon graffiato è decisamente da evitare.
Pentole Pyrex
È un vetro trattato in modo da resistere al calore e agli sbalzi di temperatura. Praticamente inattaccabile dal cibo e di facile pulizia, è certamente un ottimo materiale per cuocere; l'unico punto a sfavore rispetto ai metalli è la sua minor efficienza nel condurre il calore. Proprio per la sua scarsa conducibilità termica, il Pyrex non va usato sul fuoco diretto, ma soltanto per la cottura nel forno normale o in quello a microonde.
Taglieri e utensili
Per gli utensili è bene scegliere materiali naturali, il più indicato è il legno: olivo e frassino per i taglieri; olivo e bambù per mestoli e spatole, sono legni duri e resistenti, non assorbono e non trasmettono cattivi odori. Per spazzole e pennelli vanno, meglio le setole vegetali; vetro e ceramica per i contenitori, il marmo per i piani di lavoro.
Alla fine del file c'è poi una tabella riassuntiva con caratteristiche e cibi adatti ad ogni tipo di pentola.
Potete scaricare il file da questa pagina
http://nuke.retearnia.it/ARTICOLI/tabid/57/Default.aspx
Dunque, sembra che la pentola perfetta non esista, e ognuna può rilasciare sostanze chimiche nocive... io volevo avere poche pentole per fare un po' di tutto, ma se ho capito bene non è così semplice!
ad esempio, le pentole di terracotta con vernici ecologiche dove si possono trovare?
cosa ne pensate?
(per i moderatori: ho usato questo thread sull'antiaderente, ma posso o potete spostare il mio post in un thread più generale sulle pentole, se pensate sia meglio!)
ho trovato una recensione su tutti i tipi di pentole, e volevo chiedervi se si può considerare attendibile.
si tratta di un file di Word scaricato dal sito http://nuke.retearnia.it/ di cui incollo qui il contenuto:
Pentole di ferro
Per preparare pizze, focacce, pane, torte di sfoglia ripiene, ecc., il ferro, quello nero, pesante, è un ottimo materiale per pentolame ed attrezzi di cucina in quanto asciuga meno gli impasti che risultano più morbidi e omogenei. Il ferro si presta a quasi tutti i tipi di cottura, conserva il calore, ed è quasi inalterabile, a patto di pulirlo e asciugarlo con cura dopo l'uso. Ma attenzione, i tegami in ferro non vanno sfregati, per non danneggiare la patina protettiva che si forma col tempo e l'uso continuato inseguito della polimerizzazione dell'olio. E' comunque bene evitare il contatto prolungato con i cibi acidi, perché può cedere particelle di metalli pesanti.
Pentole in terracotta e pietra refrattaria
Anche la terracotta conferisce ai cibi gusto e qualità. Di contro, questo materiale, oltre ad essere particolarmente fragile, richiede particolare cura per evitare che assorba i sapori dei cibi. I tegami in terracotta vanno dunque lavati subito dopo l'uso, con acqua e aceto o limone, evitando i detergenti aggressivi e i repentini cambiamenti di temperatura (anche la ghisa richiede cure analoghe).
Purtroppo questo tipo di pentole sono in genere verniciate con smalti e colori tossici, soprattutto piombo, utilizzato per abbassare la temperatura di fusione dello smalto, per dare maggiore brillantezza ai colori e per diminuire i difetti che possono apparire sugli smalti dopo la cottura. Durante la cottura, lo smalto a contatto con gli alimenti acidi (frutta, aceto, formaggi e molti vegetali), cede residui piombici che inquinano il cibo. Per tutti questi motivi è consigliabile utilizzare le ceramiche ecologiche, dove il piombo e gli altri metalli pesanti sono sostituiti da sostanze alcaline naturali (sodio, potassio, boro, calcio, bario, ecc.) che però danno dei risultati meno brillanti e a volte qualche difetto.
Pentole in rame
Usato da oltre cinquecento anni, non è un caso che i migliori chef usino esclusivamente pentole in rame. Il rame ha una capacità di trasmissione del calore elevatissima e, di conseguenza, uniforme; l'omogenea distribuzione del calore permette una cottura che non aggredisce i cibi, preservandone le proprietà nutrizionali.
Inoltre, i cibi non si attaccano al fondo, la cottura è più rapida e rispettosa dei profumi e dei sapori.
Naturalmente, per ottenere i migliori risultati, non è sufficiente che una pentola sia in rame.
E' molto importante lo spessore della lamina.
La qualità della cottura, infatti, dipende molto dal calore accumulato sul fondo della pentola e quindi proporzionale allo spessore della lamina del fondo.
Occorre rispettare solo due regole: Adoperare solo utensili in legno per evitare di danneggiare la "stagnatura". Cuocere a fuoco bassissimo (il rame, ripetiamo, ha un'elevatissima conduzione del calore).
Se il rame viene lasciato all'umido, può originare il cosiddetto "verderame" che è tossico; per evitare che questo succeda, le pentole in rame vanno fatte "stagnare" periodicamente da personale specializzato. Vale la pena comunque ricordare che esistono in commercio pentole in rame con l'interno foderato in acciaio inox.
Le pentole in rame si lavano con estrema semplicità, anche perché i cibi non si attaccano, evitando di usare prodotti abrasivi.
L'eventuale comparsa di aloni o macchie sulla stagnatura, dovuta all'acidità di alcuni cibi, non pregiudica la funzionalità e l'igienicità del prodotto.
La parte esterna, invece, con l'uso tende ad imbrunire. Per mantenerla splendente, di tanto in tanto, può essere lucidata con: aceto e sale o crusca.
Pentole in acciaio
L'acciaio inossidabile, è un buon materiale per pentolame ed attrezzi di cucina: si presta a quasi tutti i tipi di cottura, conserva il calore, è quasi inalterabile. Uno dei pochi limiti di questo materiale è che a contatto con composti acidi, cede particelle dei metalli pesanti. Quindi è bene evitare sia di lasciare a lungo i cibi cotti a contatto con superfici inox, sia cucinare pietanze molto acide come il pomodoro e le salsine agrodolci.
Un altro limite che può essere collegato alla qualità di fabbricazione della pentola stessa è che l'acciaio, avendo un indice di trasmissione termica molto basso, fa sì che il contenuto a contatto con il fondo è esposto ad un calore molto più elevato di quello che è più in alto.
Inoltre, nelle parti lambite dalla fiamma si formano dei punti caldi a cui il cibo si attacca, bruciandosi.
Rimestando, si cuoce tutto lo stesso, è vero, ma la cottura non sarà mai uniforme, perché le notevoli variazioni di temperatura influiscono negativamente sul risultato finale.
Per questo motivo, i tegami di qualità in acciaio inox ha il cosiddetto triplo fondo composto di solito da due dischi di acciaio con all'interno uno di alluminio ottimo conduttore di calore (a parità di spessore è circa 10 volte superiore). Grazie a quest'accorgimento, la fonte di calore s'irradia in maniera più uniforme su tutto il fondo. Alcuni produttori utilizzano come disco esterno l'acciaio 18/c ottenendo un risultato ancora migliore.
Lo spessore del fondo è dunque un indice sicuro della qualità delle pentole, anche se non mancano le esagerazioni: un buon equilibrio per evitare di bruciare i cibi e allo stesso tempo sprecare energia è un fondo di circa 6 millimetri di spessore.
Un'attenzione importante, verso l'inox in particolare, ma estensibile a tutte le pentole, è quella di evitare l'uso del sale marino a freddo, specie quello grosso, perché il cloro e altri agenti acidi che esso contiene, intaccano rapidamente il metallo causando macchie, che presto diventano carie, erosioni attraverso cui i metalli si continueranno a combinarsi col mangiare.
Nell'inox 18/10, alle 18 parti di cromo ne sono state aggiunte 10 di nichel; nel 18/c, invece, il nichel è assente. L'acciaio 18/10 è più lucido e resistente alla corrosione, quello 18/c è migliore per la conducibilità del calore. L'inox si pulisce facilmente ed è resistente alla maggior parte dei detersivi soffre invece per quelli che contengono cloro. A differenza dell'alluminio non assorbe gli odori.
Il Wok
Il wok, è una pentola estremamente versatile e funzionale; buona per quasi tutte le cotture: tempura (frittura a bagno d'olio), verdure saltate, stufati, zuppe. Il wok è una "casseruola" profonda, svasata, con il fondo curvo, che permette un uso minimo di olio. I migliori sono quelli in ghisa pesante; se ne cominciano a trovare di varie misure anche in Italia. E' consigliabile acquistarne uno di buona qualità (scartando le "imitazioni" realizzate in teflon leggero, economiche, ma di breve durata) e grandi dimensioni: all'occorrenza si può utilizzare anche per cucinare grandi quantità di cibo, ma grazie al fondo curvo, va bene anche per fare da mangiare solo per due. Con un po' d'attenzione, un wok di buona qualità può durare per sempre ed entrare onorevolmente a far parte dei tesori di famiglia.
Si trovano sul mercato anche wok in ferro, più leggeri e maneggevoli di quelli in ghisa, e quindi ideali per saltare rapidamente le verdure, alle quali conferiscono un aroma particolare, ma sconsigliati per le preparazioni in umido.
Pentole in ghisa o ghisa porcellanata
Ottime sono anche le pentole tradizionali in ghisa porcellanata o vetrificata, grazie alle caratteristiche tecniche proprie di questo materiale, il calore è distribuito in modo uniforme rendendo omogenea la cottura. Inoltre, una volta a temperatura, la ghisa porcellanata permette una grand'economia di combustibile. È quindi ideale per tutte le cotture lente.
Pentole Alluminio e teflon
L'alluminio ha il pregio di essere leggero ed economico, conduce ottimamente il calore, ma tende cedere facilmente residui metallici che interagiscono con la chimica degli alimenti e conferiscono sgradevoli sapori.
Inoltre, l'alluminio è sospettato essere una delle cause del morbo di Alzheimer. Meglio quindi ridurre al minimo il contatto con i cibi, soprattutto una volta cotti. L’attenzione è quella di non utilizzarlo per la conservazione prolungata dei cibi acidi. Per la sua morbidezza tende a rigarsi nella pulizia e a deformarsi in seguito agli urti, sulla sua superficie si possono formare, col tempo e con l'uso, delle fessure in cui si annidano facilmente lo sporco e i microbi. Inoltre, i cibi rischiano di attaccarsi sul fondo ed è necessario seguire la cottura con attenzione.
Grazie alla diffusione delle vernici antiaderenti anche l'alluminio, che sembrava quasi scomparso dalle nostre cucine, sta attraversando un nuovo periodo di gloria. L'antiaderente (Teflon® che è un materiale inerte il politetrafluoretilene, sempre più spesso sostituito dal Silver Stone o dal Silver Stone Supra, entrambi di qualità superiore al primo) esalta i pregi e sopperisce ai difetti del semplice alluminio. Secondo alcune ricerche, queste vernici rilasciano sostanze tossiche solo quando si superano temperature oltre i 400 °C, limite difficilmente raggiungibili nell'uso domestico. Ma è anche vero che con l'uso, la vernice comincia a staccarsi dal fondo delle pentole e viene inevitabilmente ingerita insieme ai cibi cotti. Per i rischi di tossicità il teflon graffiato è decisamente da evitare.
Pentole Pyrex
È un vetro trattato in modo da resistere al calore e agli sbalzi di temperatura. Praticamente inattaccabile dal cibo e di facile pulizia, è certamente un ottimo materiale per cuocere; l'unico punto a sfavore rispetto ai metalli è la sua minor efficienza nel condurre il calore. Proprio per la sua scarsa conducibilità termica, il Pyrex non va usato sul fuoco diretto, ma soltanto per la cottura nel forno normale o in quello a microonde.
Taglieri e utensili
Per gli utensili è bene scegliere materiali naturali, il più indicato è il legno: olivo e frassino per i taglieri; olivo e bambù per mestoli e spatole, sono legni duri e resistenti, non assorbono e non trasmettono cattivi odori. Per spazzole e pennelli vanno, meglio le setole vegetali; vetro e ceramica per i contenitori, il marmo per i piani di lavoro.
Alla fine del file c'è poi una tabella riassuntiva con caratteristiche e cibi adatti ad ogni tipo di pentola.
Potete scaricare il file da questa pagina
http://nuke.retearnia.it/ARTICOLI/tabid/57/Default.aspx
Dunque, sembra che la pentola perfetta non esista, e ognuna può rilasciare sostanze chimiche nocive... io volevo avere poche pentole per fare un po' di tutto, ma se ho capito bene non è così semplice!
ad esempio, le pentole di terracotta con vernici ecologiche dove si possono trovare?
cosa ne pensate?
(per i moderatori: ho usato questo thread sull'antiaderente, ma posso o potete spostare il mio post in un thread più generale sulle pentole, se pensate sia meglio!)