Un O.T. su Firmiamo.it... Si tratta di una nota presa da Facebook:
Firmiamo.it? No Grazie
martedì 8 settembre 2009 alle ore 10.49
di Angelo Garavaglia Fragetta
Da quando sono su facebook ho firmato almeno una decina di "petizioni" di questo sito: firmiamo.it. Gli inviti a farlo venivano da amici, parenti e comunque sempre da persone che ritenevo attendibili. Gli argomenti trattati per altro erano tutti molto nobili.
Qualche mese fa mi turbò la prima domanda che feci (perdonate la parola ma "facetti" non ci stava proprio) a me stesso:
ma che fine fanno queste firme e a che servono?
Ammetto di aver fatto orecchie da mercante, non mi sono risposto e non ho cercato la risposta.
Oggi sollecitato e solleticato da una risposta di Paolo P a Camilla L, mi sono messo a fare una piccola ricerca.
Innanzitutto ho provato a scandagliare il sito per capire che fine fanno le firme.
Dal sito non c'è una spiegazione, ma wikipedia mi conforta:
"La legge italiana prevede che:
50.000 firme per depositare un disegno di legge in Parlamento, inoltre le firme devono essere prima validate dalla Corte di Cassazione.
500.000 per indire un referendum abrogativo, inoltre le firme devono essere prima validate dalla Corte di Cassazione.
Per finalità di sensibilizzazione non esiste invece un valore-soglia da superare, così come la necessità di valida della firma."
Ma le firme che fine fanno? Divento curioso:
come mai non c'è una spiegazione sul sito? Cosa faccio, firmo e basta? Poi che succede?
Dopo una ventina di minuti a girare sempre sui soliti quattro link del sito capisco che non succede niente: si firma e basta.
Ma si firma davvero?
Le domande che mi faccio sono sempre più incalzanti, avrei bisogno di un avvocato per difendermi da me stesso.
Bene, in realtà non si firma. Si scrive nome e cognome di un tizio che potrei essere io o chiunque altro, poi l'indirizzo email di un tizio che potrei essere io o chiunque altro e infine il cap di un tizio che potrei essere io o chiunque altro (ammetto l'uso di copia e incolla). E qui mi faccio un'altra domanda:
ma che valore ha 'sta roba?
L'avvocato di me stesso pone un obbiezione e chiede alla corte di leggere l'informativa sui dati personali (un chiaro tentativo di sviare l'attenzione lontano dall'assoluta inutilità del sito).
E qui viene il bello (o il brutto). Vi riporto il primo pezzo:
"I dati raccolti mediante l'inserimento nello spazio sovrastante saranno trattati nel rispetto del d.lgs. 196/2003. Ai sensi dell'art. 13 di detto decreto si informa che:
a) i dati personali saranno destinati esclusivamente a comunicare con i firmatari e saranno trattati con mezzi automatizzati e non; potranno essere oggetto, in forma anonima, di analisi di tipo statistico ovvero essere oggetto di articoli e saggi vari; Previo Suo espresso consenso e fino alla revoca dello stesso, i Suoi dati personali, potranno essere trattati direttamente - anche tramite qualsiasi mezzo o tecnologia: (e-mail, telefono, sistemi automatizzati) anche per finalità informative o promozionali: newsletter informative sulle petizioni; iniziative promozionali su prodotti; invio, anche tramite SMS, posta elettronica o altri mezzi, di materiale pubblicitario e informazioni commerciali; iniziative promozionali su prodotti e/o servizi di società terze;
b) il conferimento dei dati è obbligatorio per l'erogazione dei servizi;
c) l'eventuale rifiuto di fornire detti dati comporterà l'impossibilità di erogare il servizio richiesto;
d) l'interessato gode dei diritti di cui all'art. 7 d.lgs. 196/2003 (riportato sotto);
e) titolare del trattamento dei dati comunicati secondo le istruzioni di cui sopra è Speakage Srl Via Orti, 12 - 20122 Milano. Tel 02303123179 fax 02700522447."
In pratica diamo i nostri dati a loro per fini statistici e commerciali.
L'avvocato di me stesso non sa più che pesci pigliare, chiede il rito abbreviato, la clemenza della corte, ma non riesce ad evitare l'ultima domanda:
"E questi dati... A CHI VANNO?"
Dunque, il titolare del trattamento dei dati è la società Speakage Srl, facciamo un salto sul sito?
http://www.speakage.com/
Ai più non sarà sfuggito che, in bella vista, questa società mostra l'elenco dei clienti. Un elenco molto interessante.
Decido per paura di aver visto male di andare direttamente nell'area dedicata ai clienti:
http://www.speakage.com/it/clienti
Capperi, avevo visto bene: il primo cliente è “forzasilvio.it” e, tra gli altri, c’è “Forzaitalia”.
L'avvocato di me stesso si è appena dimesso. E' arrivato il ragioniere che c’è in me che mi esorta a fare 2+2.
Dunque, allora, ehm: 2+2 fa...
Firmiamo.it raccoglie dati, nomi ,cognomi, indirizzi email, legati alla petizione che abbiamo firmato (così da capire chi siamo e come la pensiamo) per poi darla ai propri clienti, tra cui, tra gli altri, forzasilvio.it e Forzaitalia.
Buongiorno e ben svegliati.