barbara ha scritto:E' così difficile accettare il fatto che su QUALCUNO l'omeopatia funzioni per ALCUNE patologie?
*n.b. è solo un esempio perchè io l'omeopatia non l'ho mai usata, però vedo che c'è chi ne fa uso e si trova benone quindi non vedo perchè non credergli.
Innanzitutto mi scuso per il mio tono polemico. Io sono polemico di natura, e mi piace provocare la gente, e sicuramente su di un forum non si avvertono il tono scherzoso e la leggerezza con cui lo faccio. E quindi me ne scuso doppiamente.
Comunque, il fatto che l'omeopatia funzioni su QUALCUNO, non significa nulla, perchè in medicina (e questo lo so anche se non sono laureato in medicina...) hanno valore solo i risultati statistici di uno studio, non il caso singolo.
Mi spiego meglio. Se io ho il raffreddore, e comincio a prendermi tutti i giorni un bel pasticcone, posso dire, ad esempio, che il mio raffreddore è guarito in tot giorni, ma
non so come sarebbe andata se il pasticcone non lo avessi preso... giusto?? Quindi non posso affermare con certezza che sia stato il pasticcone a farmi guarire... Forse ha fatto qualcosa, forse no.
E' proprio per questo che di solito si prendono due gruppi abbastanza eterogenei di pazienti, ad un gruppo si somministra il farmaco oggetto di indagine, all'altro il placebo, dopo tot tempo si osserva cosa succede, e infine si tirano le somme paragonando il decorso del disturbo nei due gruppi. Se il campionamento viene fatto nel modo opportuno, il risultato dell'indagine è attendibile.
Benissimo. Facendo ciò con l'omeopatia, viene fuori che il farmaco e il placebo sono sostanzialmente equivalenti. Stop.
Era tutto ciò che volevo dire.