Scientology
Avevo fatto una ricerchina su Scientology per scrivere un articolo sul blog che tengo insieme alla mia amica. Abbiamo intitolato il post "La setta del denaro" e penso che il solo titolo la dica lunga sulla mia posizione. Se vi interessa l'articolo è questo.
Non la considero una religione, ma una specie di setta travestita da religione per prendersi tutte le libertà, i vantaggi e le immunità che vengono date alle religioni; per fortuna non in tutti i paesi è riconosciuta come tale.
Ha tutte le caratteristiche tipiche di una setta e come tale la considero. Visto i suoi contenuti, basati sui libri di Hubbard -uno scrittore di fantascienza di serie b-, è facile domandarsi "come si fa a cascarci?", ma raramente si è attratti dai contenuti, si è piuttosto irretiti per vie traverse; come ad esempio le associazioni a finto carattere umanitario, come quella per uscire dalla droga o quella a stampo antipsichiatrico, che operano dietro a un nome che apparentemente non ha legami con Scientology (ad esempio il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani che troviamo anche in Italia); dove vanno a colpire coloro che sono vulnerabili a causa dei drammi personali o famigliari, fingendo di offrirgli una vera soluzione. Ho letto la testimonianza di una donna che è finita in Scientology proprio attraverso una di queste associazioni; promettevano di aiutare suo figlio ad uscire dal tunnel della droga, il figlio si è disintossicato (anche se sono dubbie le modalità) ma è diventato un attivista di Scientology (coloro che si occupano della recluta di nuove persone) prosciugando tutte le risorse finanziarie della famiglia fra libri, seminari, quote e mezzi.
Mi scuso se la mia posizione ha urtato qualcuno, ma non riesco ad avere il minimo rispetto per chi ha come scopo il distruggere la vita della gente per denaro.
Non la considero una religione, ma una specie di setta travestita da religione per prendersi tutte le libertà, i vantaggi e le immunità che vengono date alle religioni; per fortuna non in tutti i paesi è riconosciuta come tale.
Ha tutte le caratteristiche tipiche di una setta e come tale la considero. Visto i suoi contenuti, basati sui libri di Hubbard -uno scrittore di fantascienza di serie b-, è facile domandarsi "come si fa a cascarci?", ma raramente si è attratti dai contenuti, si è piuttosto irretiti per vie traverse; come ad esempio le associazioni a finto carattere umanitario, come quella per uscire dalla droga o quella a stampo antipsichiatrico, che operano dietro a un nome che apparentemente non ha legami con Scientology (ad esempio il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani che troviamo anche in Italia); dove vanno a colpire coloro che sono vulnerabili a causa dei drammi personali o famigliari, fingendo di offrirgli una vera soluzione. Ho letto la testimonianza di una donna che è finita in Scientology proprio attraverso una di queste associazioni; promettevano di aiutare suo figlio ad uscire dal tunnel della droga, il figlio si è disintossicato (anche se sono dubbie le modalità) ma è diventato un attivista di Scientology (coloro che si occupano della recluta di nuove persone) prosciugando tutte le risorse finanziarie della famiglia fra libri, seminari, quote e mezzi.
Mi scuso se la mia posizione ha urtato qualcuno, ma non riesco ad avere il minimo rispetto per chi ha come scopo il distruggere la vita della gente per denaro.
Non posso che convenire con alcune di voi. Si tratta di un discorso talmente delicato! L'essere credenti e il lasciarsi plagiare non sono due cose che vanno automaticamente a braccetto. L'aspetto tragico di certe vicende è che si strumentalizzano le paure, le insicurezze e il desiderio di tante persone di sentirsi meno sole o semplicemente di avere un'ancora a cui appigliarsi. E questo lo fanno gli uomini ad altri uomini, mica dio!
Però Scientology è fantascienza....
Però Scientology è fantascienza....

"Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente."
Bertolt Brecht.
Bertolt Brecht.
Quoto, tranne l'ultima frase perchè di scientology so solamente che viene definita settaSayuri ha scritto:Non posso che convenire con alcune di voi. Si tratta di un discorso talmente delicato! L'essere credenti e il lasciarsi plagiare non sono due cose che vanno automaticamente a braccetto. L'aspetto tragico di certe vicende è che si strumentalizzano le paure, le insicurezze e il desiderio di tante persone di sentirsi meno sole o semplicemente di avere un'ancora a cui appigliarsi. E questo lo fanno gli uomini ad altri uomini, mica dio!
Però Scientology è fantascienza....

Annuja sei preoccupata per la tua amica perchè noti qualcosa di strano?
- azzurrina123
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- Iscritto il: martedì 03 giugno, 2008 23:17
Scusate...magari non c'entra niente...però non capisco perchè ci siano tante persone che non vanno mai in chiesa, dicono "io credo in Dio, ma non nella chiesa (cattolica), i preti sono dei mangiasoldi, io sono religioso a modo mio...poi si sposano in Chiesa, battezzano i figlio, .... forse ci vorrebbe un po' di coerenza e maggior senso di responsabilità rispetto alle proprie scelte e alle proprie idee.
Quanto è vero!azzurrina123 ha scritto:Scusate...magari non c'entra niente...però non capisco perchè ci siano tante persone che non vanno mai in chiesa, dicono "io credo in Dio, ma non nella chiesa (cattolica), i preti sono dei mangiasoldi, io sono religioso a modo mio...poi si sposano in Chiesa, battezzano i figlio, .... forse ci vorrebbe un po' di coerenza e maggior senso di responsabilità rispetto alle proprie scelte e alle proprie idee.
Setta e fantascienza in questo caso non si escludono! Una volta io e un amico ci siamo letti un bel po' di cose su wikipedia (vi invito a farlo) sul """pensiero""" di Scientology. Un vero trip! Se conoscessi qualcuno che entra a farne parte sarei terrorizzata - oltre che basita.Alexa ha scritto:Quoto, tranne l'ultima frase perchè di scientology so solamente che viene definita settaSayuri ha scritto: Però Scientology è fantascienza....![]()
Annuja sei preoccupata per la tua amica perchè noti qualcosa di strano?

D
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Io non sono cattolica e, per questo, preferirei non sposarmi in chiesa. Per me non ha significato. Siccome però, per il mio fidanzato ne ha, tra una che non lo reputa importante e uno che invece si, a fare un passo in avanti sarà quella a cui il matrimonio cattolico non interessa...(l'ho spiegato un po' male ma il concetto è quello). Per quanto riguarda il battesimo, proprio perchè le mie idee sono MIE e non necessariamente condivisibili da mio figlio (che viene da me ma non è me!) io lo battezzerei. Proprio per non creargli un disagio e uno scombussolamento inutile. Lo porterei anche a fare meditazione buddista e riti induisti..cercherei di fargli capire la "sua" strada. Il battesimo non gli farà male e non farà male alla chiesa, esiste la cresima (o conferma) apposta per chi vuole confermare la propria fede oppure abbandonarla.azzurrina123 ha scritto:Scusate...magari non c'entra niente...però non capisco perchè ci siano tante persone che non vanno mai in chiesa, dicono "io credo in Dio, ma non nella chiesa (cattolica), i preti sono dei mangiasoldi, io sono religioso a modo mio...poi si sposano in Chiesa, battezzano i figlio, .... forse ci vorrebbe un po' di coerenza e maggior senso di responsabilità rispetto alle proprie scelte e alle proprie idee.
Per quanto riguarda Scientology io non sono a conoscenza di tante cose che avvengono all'interno ma so per certo che entrarci non è così difficile come uscirne! Non noto cambiamenti nella mia amica ma come potrei? Lei vive a Minneapolis io la vedo al massimo una volta all'anno.... Comunque, punto a suo favore, se non me l'avesse detto lei che frequentava scientology, io non avrei sospettato nulla (e ho sempre le antenne alzate)...però chi può dire cosa succederà??????



"Dove le parole finiscono, inizia la musica."
ecco, devo quotare. perchè sono venuta contatto con scientology proprio tramite una mostra della pseudo-associazione contro la psichiatria.Nienna ha scritto:raramente si è attratti dai contenuti, si è piuttosto irretiti per vie traverse; come ad esempio le associazioni a finto carattere umanitario, come quella per uscire dalla droga o quella a stampo antipsichiatrico, che operano dietro a un nome che apparentemente non ha legami con Scientology (ad esempio il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani che troviamo anche in Italia); dove vanno a colpire coloro che sono vulnerabili a causa dei drammi personali o famigliari, fingendo di offrirgli una vera soluzione.
non sapevo che si trattasse di scientology, e uno dello staff mi ha avvicinato e ha iniziato a parlarmi... ora, i contenuti del suo discorso erano decisamente discutibili, ma la dialettica era molto raffinata e l'effetto finale decisamente subdolo. mi invitava a fare domande e rispondeva, solo che non sapeva che retorica, argomentazione e tecniche discorsive sono materie di mio interesse personale, quindi ho riconosciuto subito certi meccanismi e sono riuscita a smontarli. però ho capito come certa gente possa fare un semplice test della personalità e ritrovarsi a spendere un sacco di soldi per libri e corsi, soprattutto se presi in un momento di debolezza, magari sfruttando un argomento che ci tocca da vicino

"Si può presumere che l'interesse pubblico sia quel che gli uomini sceglierebbero, se vedessero chiaramente, se pensassero razionalmente, agissero disinteressatamente".
( Walter Lippman )
( Walter Lippman )
Questo vale per Scientology e per qualsiasi altra setta o religione.. cercano adepti che sborsano denaro, fanno propaganda, cercano consensi.. e usano metodi efficaci per attrarre le persone più vulnerabili.. io non sono credente, e non ho nulla contro i credenti, ma credere non vuol dire per forza sottomettersi a qualcosa.. c'è molta gente che crede in Dio, ma si limita a pregare in un angolino della chiesa, e non va a sfoggiare la sua fede la domenica mattina, o a sborsare 5 euro di offerta, o a citofonare alla gente dicendo che il mondo sta finendo.. putroppo la fede, come ben sappiamo, è stata manipolata a dovere, e tutte queste nuove pseudo religioni non sono altro che agenzie speculative.. spero che la tua amica si renda conto in fretta che non ne vale proprio la penai contenuti del suo discorso erano decisamente discutibili, ma la dialettica era molto raffinata e l'effetto finale decisamente subdolo. mi invitava a fare domande e rispondeva, solo che non sapeva che retorica, argomentazione e tecniche discorsive sono materie di mio interesse personale, quindi ho riconosciuto subito certi meccanismi e sono riuscita a smontarli. però ho capito come certa gente possa fare un semplice test della personalità e ritrovarsi a spendere un sacco di soldi per libri e corsi, soprattutto se presi in un momento di debolezza, magari sfruttando un argomento che ci tocca da vicino
Chi lotta può vincere, chi non lotta ha già perso!
- azzurrina123
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Io spero proprio che arrivi un giorno che chi non crede non si senta obbligato ad accettare dei sacramenti che in teoria, per chi ci crede, sono determinanti nelle scelte di vita.Anuuja ha scritto: Io non sono cattolica e, per questo, preferirei non sposarmi in chiesa. Per me non ha significato. Siccome però, per il mio fidanzato ne ha, tra una che non lo reputa importante e uno che invece si, a fare un passo in avanti sarà quella a cui il matrimonio cattolico non interessa...(l'ho spiegato un po' male ma il concetto è quello). Per quanto riguarda il battesimo, proprio perchè le mie idee sono MIE e non necessariamente condivisibili da mio figlio (che viene da me ma non è me!) io lo battezzerei. Proprio per non creargli un disagio e uno scombussolamento inutile. Lo porterei anche a fare meditazione buddista e riti induisti..cercherei di fargli capire la "sua" strada. Il battesimo non gli farà male e non farà male alla chiesa, esiste la cresima (o conferma) apposta per chi vuole confermare la propria fede oppure abbandonarla.
Uno deve scegliere di fare determinate cose perchè ci crede e non per fare felice qualcun'altro.
Poi scusa non capisco che valore ha il battesimo per una persona che non crede...eventualmente tuo figlio, una volta adulto, in piena libertà, potrà decidere di battezzarsi. Non penso che non essere battezzato rappresenterebbe uno scombussolamento per tuo figlio...visto che ci sono miliardi di persone che non sono battezzate alla fede cattolica...anzi se lo battezzi e poi gli spieghi che tu non credi nelle pratiche religiose...allora sì che andrà in confusione.
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- Iscritto il: giovedì 04 ottobre, 2007 14:09
(se non vi spiace torno alle sette...)
Scusate ma io non paragonerei la setta di scientology ai mormoni: per sei mesi ho lavorato spalla a spalla con una mormone che più mormone non si può (sua sorella vive a salt lake city, non dico altro) e in lei non ho visto altro che fede in una religione che può non essere condivisa ma almeno ha un briciolo di logica (anche se l'idea di dover trascorrere l'eternità con l'uomo che ho sposato a me pare l'inferno... che cavolo, dopo qualche secolo ci si stufa anche del migliore degli uomini!!). Lei mi ha spiegato tutto della sua religione perchè io stessa le ho chiesto di parlarmene ma non ha mai cercato di convincermi nemmeno ad andare al tempio. In più condividevamo molti pensieri (come lo stile di abbigliamento...
) anche se io sono atea e non ho bisogno che una cosa l'abbia detta qualcuno che si definisce "dio" perchè io la trovi giusta.
Mormoni a parte, ho avuto a che fare anche con scientology, mio malgrado.
Secoli fa mi hanno "abbordata" a milano con alcuni amici e mi hanno fatto fare un test psicologico: 300 domande a risposta chiusa
Alla cinquantesima mi ero gia rotta le scatole.
Alla centesima mi sono resa conto che la maggior parte delle domande erano sempre le stesse ripetute ma non ricordavo più cosa avevo risposto le volte precedenti.
Alla 150 esima ho iniziato a fare "testa o croce" e a rispondere a casaccio. Sull'ultima pagina mi sono divertita a creare dei pattern decorativi posizionando i pallini delle risposte in modo visivamente creativo.
Sbadigliando ho portato il test e mi sono divertita a vedere il grafico che ne risultava. Pareva un elettrocardiogramma.
OVVIAMENTE questo stava a significare che avevo dei seri problemi.
E dire che stavo benone.
Al che mi fanno un colloquio (diciamo la verità: il primo treno utile per casa mia partiva solo un paio d'ore dopo l'abbordaggio e mi ero stancata di girare per milano anche perchè avevo mal di piedi).
Il tizio mi espone i miei gravi problemi che necessitano di aiuto (manco mi ricordo che problemi avessi... a quel punto mi si chiudevano gli occhi).
Mi dice "studi?" e dico che sono all'università. Mi dice "ma gli esami vanno male, vero?" e io gli dico che ho preso due trenta. Mi dice "ecco, vedi? hai dato pochi esami" e io gli dico che sono solo alla fine del primo anno.
Il tizio si spazientisce.
Mi dice "l'amore come va?" (notate bene che tra gli amici con i quali ero stata abbordata c'era uno che mi piaceva ma pareva non filarmi anche perchè non eravamo MAI riusciti a stare soli per più di 5 secondi) e gli dico che sono single (con un sospiro di sollievo, dato com'era il mio ex di allora...). E mi dice "eeehh, vedi che va male?" e io gli dico che ho mollato il mio ex da un mese e che non ho ancora trovato messuno che mi piaccia.
E quello si spazientisce ancora di più.
Per farla breve, mi ha tenuta li almeno 45 minuti a tirare fuori TUTTI gli aspetti della mia vita (famiglia, aggressività, dieta, salute, sonno, autostima, rapporti col vicinato, camper -
- e chi più ne ha più ne metta) cercando di convincermi che ero una povera disgraziata piena di problemi e incapace di risolverli mentre io, che avevo appena passato un pomeriggio col tipo che mi piaceva, avevo fatto shopping, avevo preso 30 la settimana prima e avevo pure trovato il cd che cercavo a tanto, ero a un metro da terra e gli dicevo "a me non pare di essere messa tanto male, sono pure felice".
Alla fine ha gettato la spugna e mi ha riempita di volantini (cestinati due minuti dopo).
Il tipo che mi piaceva ha mandato a quel paese il tizio che gli ha fatto il colloquio mentre l'altro amico se l'è succhiato perchè sua mamma da anni era presa in queste porcherie.
All'epoca mi sono fatta delle grasse risate ma ripensandoci, negli anni, ho capito come io sia stata fortunata a capitare li un giorno che tutto andava bene e che io ero felice e contenta. Se mi avessero presa in una giornata no forse ci sarei cascata. Ed è proprio così che questi infamoni fanno fessa la gente: giocando sporco sulle insicurezze.
Per questo vi chiedo di non paragonare questi infamoni ai mormoni: per quanto possano sembrare strani o fuori dal mondo, vi assicuro che non sono della stessa pasta. La mia ex collega, quando mi ha vista piangere per problemi sul lavoro non mi ha detto che le cose andavano male perchè non ero mormone ma mi ha detto che il capo era una "merda" (l'unica parolaccia che diceva - e chiedeva sempre scusa dopo averla detta - tant'è che per rispetto nei suoi confronti non ho mai detto parolacce sul lavoro in sua presenza).
Scusate ma io non paragonerei la setta di scientology ai mormoni: per sei mesi ho lavorato spalla a spalla con una mormone che più mormone non si può (sua sorella vive a salt lake city, non dico altro) e in lei non ho visto altro che fede in una religione che può non essere condivisa ma almeno ha un briciolo di logica (anche se l'idea di dover trascorrere l'eternità con l'uomo che ho sposato a me pare l'inferno... che cavolo, dopo qualche secolo ci si stufa anche del migliore degli uomini!!). Lei mi ha spiegato tutto della sua religione perchè io stessa le ho chiesto di parlarmene ma non ha mai cercato di convincermi nemmeno ad andare al tempio. In più condividevamo molti pensieri (come lo stile di abbigliamento...

Mormoni a parte, ho avuto a che fare anche con scientology, mio malgrado.
Secoli fa mi hanno "abbordata" a milano con alcuni amici e mi hanno fatto fare un test psicologico: 300 domande a risposta chiusa

Alla cinquantesima mi ero gia rotta le scatole.
Alla centesima mi sono resa conto che la maggior parte delle domande erano sempre le stesse ripetute ma non ricordavo più cosa avevo risposto le volte precedenti.
Alla 150 esima ho iniziato a fare "testa o croce" e a rispondere a casaccio. Sull'ultima pagina mi sono divertita a creare dei pattern decorativi posizionando i pallini delle risposte in modo visivamente creativo.
Sbadigliando ho portato il test e mi sono divertita a vedere il grafico che ne risultava. Pareva un elettrocardiogramma.
OVVIAMENTE questo stava a significare che avevo dei seri problemi.


Al che mi fanno un colloquio (diciamo la verità: il primo treno utile per casa mia partiva solo un paio d'ore dopo l'abbordaggio e mi ero stancata di girare per milano anche perchè avevo mal di piedi).
Il tizio mi espone i miei gravi problemi che necessitano di aiuto (manco mi ricordo che problemi avessi... a quel punto mi si chiudevano gli occhi).
Mi dice "studi?" e dico che sono all'università. Mi dice "ma gli esami vanno male, vero?" e io gli dico che ho preso due trenta. Mi dice "ecco, vedi? hai dato pochi esami" e io gli dico che sono solo alla fine del primo anno.
Il tizio si spazientisce.
Mi dice "l'amore come va?" (notate bene che tra gli amici con i quali ero stata abbordata c'era uno che mi piaceva ma pareva non filarmi anche perchè non eravamo MAI riusciti a stare soli per più di 5 secondi) e gli dico che sono single (con un sospiro di sollievo, dato com'era il mio ex di allora...). E mi dice "eeehh, vedi che va male?" e io gli dico che ho mollato il mio ex da un mese e che non ho ancora trovato messuno che mi piaccia.
E quello si spazientisce ancora di più.
Per farla breve, mi ha tenuta li almeno 45 minuti a tirare fuori TUTTI gli aspetti della mia vita (famiglia, aggressività, dieta, salute, sonno, autostima, rapporti col vicinato, camper -

Alla fine ha gettato la spugna e mi ha riempita di volantini (cestinati due minuti dopo).
Il tipo che mi piaceva ha mandato a quel paese il tizio che gli ha fatto il colloquio mentre l'altro amico se l'è succhiato perchè sua mamma da anni era presa in queste porcherie.
All'epoca mi sono fatta delle grasse risate ma ripensandoci, negli anni, ho capito come io sia stata fortunata a capitare li un giorno che tutto andava bene e che io ero felice e contenta. Se mi avessero presa in una giornata no forse ci sarei cascata. Ed è proprio così che questi infamoni fanno fessa la gente: giocando sporco sulle insicurezze.
Per questo vi chiedo di non paragonare questi infamoni ai mormoni: per quanto possano sembrare strani o fuori dal mondo, vi assicuro che non sono della stessa pasta. La mia ex collega, quando mi ha vista piangere per problemi sul lavoro non mi ha detto che le cose andavano male perchè non ero mormone ma mi ha detto che il capo era una "merda" (l'unica parolaccia che diceva - e chiedeva sempre scusa dopo averla detta - tant'è che per rispetto nei suoi confronti non ho mai detto parolacce sul lavoro in sua presenza).
Tornando a Scientology, anch'io, una decina di anni fa, andai ad un loro incontro "dimostrativo" ma rivolto al pubblico, non ad un colloquio individuale come la Zia.
Anche a me test di millemila domande, ma poi nessuno commentò, se lo presero e basta.
Invece la dimostrazione fu una spiegazione in stile molto AMMEREGANO (noi semo er mejo, yeah, sii anche tu er mejo con noi, yeah yeah) di chi erano, ovvero persone piene di problemi, e di come erano diventate con Scientology: persone realizzate felici, oh baby ma non mi invidi, non vorresti essere anche tu come meeee???
Poi vollero fare un esperimento pratico.
Chiamarono un volontario della platea (poverino, ancora mi fa pena se ci ripenso) e gli fecero, davanti a tutti, quello che loro chiamano "audit".
Ovvero la teoria è questa (vado a memoria):
- noi abbiamo una serie di eventi brutti che ci condizionano
- alcuni addirittura da prima della nascita
- possiamo liberarcene
- facendo gli audit si raccontano ad un altro tutti i propri brutti eventi (si parte da quello che "duole" per primo) e lo si racconta come se lo si stesse vivendo, quindi usando il tempo presente, cercando di rivivere quelle esatte sensazioni
- poco alla volta in questo modo ce ne si libera
Ovviamente, leggendo poi cose su questa setta (perchè di setta si tratta, non la vedo diversamente), ho capito che quello è solo il primo step di una serie di cose che mirano a coinvolgere tutta quanta la vita di una persona.
Ma torniamo al nostro povero volontario.
Ragazzo timidissimo che si è seduto di fronte allo scientologo (entrambi di fronte a tutta la platea) arrossendo come un peperone arrostito.
Gli viene chiesto di pensare ad un brutto ricordo.
Lui decide di parlare di un incidente in moto.
Incidente per lui particolarmente spaventoso perchè, nonostante non avesse avuto conseguenze fisiche, era rimasto con una sensazione di soffocamento che ancora lo terrorizzava (era rimasto schiacciato sotto il peso della moto, mi pare di ricordare).
Insomma sto scientologo gli fa raccontare l'incidente portandolo continuamente a parlare al tempo presente e a raccontare anche cosa provava, cosa vedeva, che odore sentiva.
Ora, provate voi a pensare al tempo presente ad un episodio doloroso della vostra vita. Sono convinta che dopo dieci secondi ne avrete a sufficienza e distoglierete il pensiero.
Infatti il poverino dopo un po' si mise a singhiozzare disperatamente.
Il tutto si concluse quando ebbe finito l'episodio, e lo scientologo lo riportò alla realtà dicendogli cose del tipo schiocca le dita, guarda qui, guarda lì, come ti chiami...
Sono quasi convinta che il disgraziato si fece irretire.
Io, presi il libro di Hubbard, così per curiosità.
Mollai la lettura alla parte in cui si dice che la moglie incinta non può fare sesso col marito perchè il feto avverte i colpi e ne soffre...
Anche a me test di millemila domande, ma poi nessuno commentò, se lo presero e basta.
Invece la dimostrazione fu una spiegazione in stile molto AMMEREGANO (noi semo er mejo, yeah, sii anche tu er mejo con noi, yeah yeah) di chi erano, ovvero persone piene di problemi, e di come erano diventate con Scientology: persone realizzate felici, oh baby ma non mi invidi, non vorresti essere anche tu come meeee???
Poi vollero fare un esperimento pratico.
Chiamarono un volontario della platea (poverino, ancora mi fa pena se ci ripenso) e gli fecero, davanti a tutti, quello che loro chiamano "audit".
Ovvero la teoria è questa (vado a memoria):
- noi abbiamo una serie di eventi brutti che ci condizionano
- alcuni addirittura da prima della nascita
- possiamo liberarcene
- facendo gli audit si raccontano ad un altro tutti i propri brutti eventi (si parte da quello che "duole" per primo) e lo si racconta come se lo si stesse vivendo, quindi usando il tempo presente, cercando di rivivere quelle esatte sensazioni
- poco alla volta in questo modo ce ne si libera
Ovviamente, leggendo poi cose su questa setta (perchè di setta si tratta, non la vedo diversamente), ho capito che quello è solo il primo step di una serie di cose che mirano a coinvolgere tutta quanta la vita di una persona.
Ma torniamo al nostro povero volontario.
Ragazzo timidissimo che si è seduto di fronte allo scientologo (entrambi di fronte a tutta la platea) arrossendo come un peperone arrostito.
Gli viene chiesto di pensare ad un brutto ricordo.
Lui decide di parlare di un incidente in moto.
Incidente per lui particolarmente spaventoso perchè, nonostante non avesse avuto conseguenze fisiche, era rimasto con una sensazione di soffocamento che ancora lo terrorizzava (era rimasto schiacciato sotto il peso della moto, mi pare di ricordare).
Insomma sto scientologo gli fa raccontare l'incidente portandolo continuamente a parlare al tempo presente e a raccontare anche cosa provava, cosa vedeva, che odore sentiva.
Ora, provate voi a pensare al tempo presente ad un episodio doloroso della vostra vita. Sono convinta che dopo dieci secondi ne avrete a sufficienza e distoglierete il pensiero.
Infatti il poverino dopo un po' si mise a singhiozzare disperatamente.
Il tutto si concluse quando ebbe finito l'episodio, e lo scientologo lo riportò alla realtà dicendogli cose del tipo schiocca le dita, guarda qui, guarda lì, come ti chiami...
Sono quasi convinta che il disgraziato si fece irretire.
Io, presi il libro di Hubbard, così per curiosità.
Mollai la lettura alla parte in cui si dice che la moglie incinta non può fare sesso col marito perchè il feto avverte i colpi e ne soffre...

Tutto per un'unica meraviglia.
@ azzurrina: io non mi sento obbligata a fare nulla...semplicemente non credo che la religione sia un male da scansare con tutte le forze!!! Se vivessi in India farei frequentare ai miei figli qualche ashram anche se probabilmente non sarei io stessa induista. La religione fa comunque parte, volenti o nolenti, dei nostri usi e costumi. Non mi piace l'idea che mio figlio, in quarta elementare, debba spiegare a tutti che non si fa la comunione perchè sua mamma non è religiosa... Poi il mio caso è comunque diverso perchè io sono fidanzata con un cattolico e mi sembra giusto rispettare le sue idee. Per lui è un problema non sposarsi in Chiesa, per me è indifferente...quindi in Chiesa, in spiaggia, nei bagni pubblici o in una moschea, a me non cambia niente. Non sono cattolica, non credo in Dio...ma non sono nemmeno una fanatica gnostica...Mia madre, mio padre e i miei fratelli sono cattolici praticanti e sono tutti molto attivi nella loro parrocchia. Vado ai loro incontri, vado a quelli dei miei fratelli e sono pure stata un anno dalle suore. Andavo anche a suonare a messa. Insomma, per farla breve, non comprerei mai un disco di Gigi D'Alessio, ma non mi vengono le convulsioni se lo sento...Ho molto rispetto...Anche nella pratica! Hai ragione ad essere un po' indignata per quelli che sono pieni di incoerenze...ma non è il mio caso...a me, per esempio, sai chi non mi piace per niente? Non mi piacciono quelli che dicono che non sono cattolici e non mettono piede in Chiesa nemmeno per il matrimonio del fratello (ne ho conosciuti)...



"Dove le parole finiscono, inizia la musica."