Troppe!

Ci metterei giorni e giorni a trascriverle tutte... (e al solo pensiero mi prende l'angoscia)
Citazioni tratte da libri...uff, troppe, veramente!

Quella che mi viene in mente, così, su due piedi, è di un bellissimo libro di Alda Merini:
"Quello che mi dici non ha importanza, nessuno dei due ascolta l'altro perché i nostri richiami sono calati in un mondo dove viviamo solo io e te in compagnia di un amore che non discuterà mai nessuno perché a nessuno ne abbiamo parlato. "
"Amabili resti", che è il mio libro preferito, credo di averlo trascritto sì e no tutto, tra un kleenex e l'altro, su
questo indirizzo.
Per i film è un po' diverso, non amo per niente quelle pellicole i cui dialoghi sembrano essere stati scritti apposta per essere ricordati, e finiscono per non voler dire e significare niente.
Non li amo proprio, li trovo quasi sempre leziosi.
Però nel mio film preferito, "Gente comune", c'é un momento bellissimo, che adoro, una litigata tra moglie e marito, dove quest'ultimo le rimprovera il suo assurdo egoismo e le dice (vado a braccio):
"Possibile che non riesci a vedere niente a meno che non sia qualcosa ti riguardi?"
-No! Non posso, e nemmeno tu puoi, e questo nemmeno gli altri. Io sono solo più sincera ad ammetterlo.
"Beh smettila di essere così fottutamente sincera, e comincia a diventare un po' generosa!"

Mi fa impazzire, lo adoro. La pellicola è tratta dal bel libro di Judith Guest, e la sua forza, sono convinta, è unicamente nei dialoghi acuti ed intelligenti, e questa è l'unica battuta a non essere presente anche nel testo che riesce a convincermi (il lavoro degli sceneggiatori invece lascia molto a desiderare).
Ohh, ecco che succede

comincio a parlare di cinema. FERMATEMI!
ps: @ Eleonora, geniale l'idea di aprire questo topic!
...
d'ora in poi sarà il mio blocco per gli appunti...
