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Quando l'ignoranza non ha mai fine...

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 19:47
da silviottola
Trovo in un blog che leggo ogni tanto, sono così furiosa, amareggiata, incazzata, triste, nauseata da non aver nemmeno più parole...

Email che fanno male.

Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago

Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.

Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.
“La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:

• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari
• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”

Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge.

Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.

Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.

Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.

Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!” Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.

Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione.

Ho pianto. Dal dolore.

Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:

-Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.

Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.

Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale.

Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.


il link del blog: http://blackcat.bloggy.biz/

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 19:57
da valent1na
Questa storia è talmente orrida da non sembrare vera, non può essere vera! Allucinante. Ho fatto un giro sul blog di questa donna, la cui forza è veramente da ammirare! Ci tornerò.

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 20:00
da annuska
non ho parole :shock:
è terribile sapere che c'è gente secondo cui è lecito deridere e isolare un bambino solo perchè diverso :shock: :shock: :shock:

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 20:07
da Alhexandra
Sono indignata. Come donna e come madre, dico solo che ci sono situazioni in cui non si può tacere. Bisogna fare. Bisogna dire. Bisogna fare in modo che questa persone siano "neutralizzate", nel senso che gli si tolga la possibilità di nuocere oltre.

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 20:36
da Simonetta
ho la pelle d'oca...

Re: Quando l'ignoranza non ha mai fine...

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 20:42
da uvafragola
silviottola ha scritto:dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.
sinceramente questa è la cosa che ho odiato più di tutto leggendo questa lettera.
eh, signora, una volta qualcuno i diversamente abili li ha internati nei lager, potremmo fare così, cosa ne dice? :x

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 20:47
da onda
Immaginare l'umiliazione di questo piccolo, immaginare il dolore lacerante di una mamma mi fa stare male...
Non è giusto che ci sia gente così bellamente ignorante e insensibile.
Non ho molte parole... sono rimasta ammutolita...

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 21:17
da Annika
... Poi dicono dei bulletti in classe, ma l'esempio penoso lo danno gli adulti. Terribile. Tanta è l'indignazione che sono senza parole....

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 21:23
da cristina86
ho ancora la pelle d'oca per quello che ho letto.. nn ho parole, a parte dire che alcune persone mi fanno veramente schifo.
________
Honda VF400F

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 22:06
da Simonetta
ma avete letto questo? :cry:

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 22:13
da Mariposa299
Che tristezza infinita...
Nel nostro Paese il rispetto per le persone con una vita così difficile è un'utopia in ogni ambito, già a partire dalla scuola, proprio il luogo dove i bambini e i ragazzi dovrebbero sentirsi accolti, come in famiglia.
Non mi riferisco solo ai "bulli", ma anche al taglio operato negli ultimi tempi ai danni di figure professionali come quelle dei docenti di sostegno, che sono spesso di grande aiuto.
Scusate l'involontario scivolamento nell'OT, ma certe cose mi fanno veramente arrabbiare :evil:

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 22:46
da Tomatina
come ho scritto in un altro forum dove e' stato segnalato quasto articolo..
ma che schifo, che schifo.

Mi vergogno io per loro.
Perche' e' evidente, che questi soggetti, la vergogna, non sanno neppure cosa sia.

:(

Re: Quando l'ignoranza non ha mai fine...

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 23:08
da Vera
uvafragola ha scritto:
silviottola ha scritto:dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.
sinceramente questa è la cosa che ho odiato più di tutto leggendo questa lettera.
eh, signora, una volta qualcuno i diversamente abili li ha internati nei lager, potremmo fare così, cosa ne dice? :x
Quoto... mi è letteralmente venuto da vomitare... :| :| :| :| :x

Inviato: domenica 14 settembre, 2008 23:32
da cristina
:cry: non c'è limite allo schifo in questo mondo malato

Inviato: lunedì 15 settembre, 2008 07:03
da valefaramir
mi viene da piangere.basterebbe cosi poco...