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proverbi e detti popolari
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 11:29
da ruby
Ragazze, ho bisogno di voi!
La scuola che frequenta mio figlio ha dato il compito di raccogliere proverbi e detti popolari in dialetto provenienti da altre regioni d'Italia (Veneto escluso

)
Fatevi sotto!!! ;-)
(Non sanno che fargli fare gli ultimi giorni di scuola?

)
Un grasssie anticipato!

Inviato: martedì 27 maggio, 2008 11:30
da BettyBennet
Ho un calendario a casa che ne riporta in dialetto bolognese. Stasera ci guardo ;-)
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 11:45
da Taiba
Lombardia, Lecco:
"Zuc e melun ai sò stagiun"
Zucche e meloni alle loro stagioni: non voler fare qualcosa quando non è il momento.
"L'è mia semper festa"
non è sempre festa: quando la situazione cambia, oppure quando per fare qualcosa è necessario un piccolo sacrificio
"Mei aveghen de roba, quant la custa negot"
Meglio averne di roba quando non costa nulla: è un complimento a persone alte, in carne e per le donne dal seno florido;
Friuli
"Cavei e goti s’è mai tropi"
capelli e bicchieri non sono mai troppi: quando si vuol sottolineare che una cosa serve sempre, più se ne ha meglio è
Lassà cjapa las suris dal gjat
lascia prendere i topi al gatto: occupati delle cose che devi fare tu, non impicciarti di quelle che non ti competono
Et voillà!
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 11:46
da barbara
Se piove sulla foglia, della neve non si toglie la voglia (mia nonna, emiliana).
Roba cìna roba fina (sempre la nonna, "roba piccola, roba preziosa" e naturalmente lo diceva a me hehehehehehe)
Se me ne ricordo altri, poi aggiorno.
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 11:51
da Shopgirl
Detti liguri
(spero di scriverli correttamente):
1) A lavare la testa all'asino ci si perde fatica e sapone
A LAVA' A TEISTA A L'ANSE U SE GHE PERDE FATIGA E SAVUN
2) E' bugiardo come uno straccio da cucina
U L'E' BUSGIARDU CUME INA STRASSA DA CUSGINA
3) Quando il culo è frusto il Padrenostro diventa giusto
QANDU U CU U L'E' FRUSTU U PATERNOSTRU U VEN GIUSTU
4) Lodati cestino, che il manico è rotto
LAUDITE CAVAGNU, CU U MANEGHU U L'E' RUTTU
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 11:52
da suadina
Taiba ha scritto:
"L'è mia semper festa"
non è sempre festa: quando la situazione cambia, oppure quando per fare qualcosa è necessario un piccolo sacrificio
questa l'ho sentita fin troppe volte...
"
Se l'è minga zùpa, l'è pan bagnàà..."
se non è zuppa è pan bagnato= è la stessa identica cosa!
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 11:57
da Vera
Li ho cercati su internet, ma ti riporto solo quelli che conosco. ;-)
chi va pe chisti mare, chisti pisce piglia
ad litteram: chi percorre questi mari, questo pesce pesca; id est: chi si comporta in una data maniera, o intrattiene particolari rapporti, non può che subirne le previste, pessime conseguenze...
Quann' 'o diavulo t'accarezza, vo' ll' ànema
Quando il diavolo ti accarezza, desidera la tua anima
Ogne scarrafone è bell' a mamma soja
Ogni scarafaggio sembra bello alla propria madre
Mazza e panella fanno 'e figlie bell; panella senza mazza fanno 'e figlie pazze
Bastone e pagnotta rendono i figli belli; pagnotta senza bastone rende i figli pazzi
'A gallina fa ll'uovo e o gallo ll'abbruscia 'o culo
La gallina fa l'uovo e al gallo brucia il sedere
(che si suole dire, per esempio, quando una persona sta faticando e un altra persona si lamenta come se stesse facendo fatica al posto suo...)
Ogne bella scarpa addeventa scarpone
Ogni bella scarpa diventa scarpone
(questo lo dice mia madre di mio padre

a intendere che la bellezza passa

)
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 11:58
da valent1na
Qui c'è un ampia raccolta di proverbi sardi
http://www.sardegnattiva.it/proverbi/dettivari.htm
io ci posso aggiungere qualche detto:
Centu concasa, centu berrittasa = Cento teste, cento "berrittasa", tipico copricapo del costume tradizionale sardo. Il proverbio indica che ognuno ha un'opinione diversa.
Te ne aggiungo due del dialetto del mio paese:
Tra fradili e sorresta, sa mengiu festa= tra il cugino e la cugina c'è la festa migliore. Ironizza sull'endogamia
Pagu gente, mengiu festa: Poche persone, festa migliore
ce ne sono a centinaia, mi fermo qui

Inviato: martedì 27 maggio, 2008 11:58
da ruby
Taiba ha scritto:Lombardia, Lecco:
"Zuc e melun ai sò stagiun"
Zucche e meloni alle loro stagioni: non voler fare qualcosa quando non è il momento.
"L'è mia semper festa"
non è sempre festa: quando la situazione cambia, oppure quando per fare qualcosa è necessario un piccolo sacrificio
"Mei aveghen de roba, quant la custa negot"
Meglio averne di roba quando non costa nulla: è un complimento a persone alte, in carne e per le donne dal seno florido;
Friuli
"Cavei e goti s’è mai tropi"
capelli e bicchieri non sono mai troppi: quando si vuol sottolineare che una cosa serve sempre, più se ne ha meglio è
Lassà cjapa las suris dal gjat
lascia prendere i topi al gatto: occupati delle cose che devi fare tu, non impicciarti di quelle che non ti competono
Et voillà!
"Ostrega Taiba

, te si 'n' enciclopedia

!!"
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 12:01
da ruby
Maguena ha scritto:
3) Quando il culo è frusto il Padrenostro diventa giusto
QANDU U CU U L'E' FRUSTU U PATERNOSTRU U VEN GIUSTU

Inviato: martedì 27 maggio, 2008 12:03
da Data
Vera ha scritto:
'A gallina fa ll'uovo e o gallo ll'abbruscia 'o culo
La gallina fa l'uovo e al gallo brucia il sedere
(che si suole dire, per esempio, quando una persona sta faticando e un altra persona si lamenta come se stesse facendo fatica al posto suo...)
Vera: questo è il proverbio preferito di mia zia... lo usa ogni volta!
Dovrei vedere anche io a casa se ne ho qualcuno di Brescia, ma temo che prima di domenica non possa darteli (sono a casa dei miei);
qui però ce ne sono molti. Attento che il bresciano è un dialetto ostico (io non lo parlo e fatico a volte a capirlo, basta cambiare zona e cambia completamente)
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 12:05
da Anuuja
Alcuni proverbi pugliesi:
"A lavare la testa all'asino si perdono acqua e sapone" (se è BioEco è proprio un peccato!!! -ehi, questa l'ho aggiunta io!!

-)
Il più detto da mia nonna:
"Ci shcute 'ncîle, 'mbacce li véne"
(A chi sputa in cielo, gli torna in faccia.)
E poi, sempre uno dei preferiti di mia nonna, chiaramente da nn far scrivere al bimbo nel suo compito, riferito al matrimonio è:
"Il primo anno a cuore a cuore, il secondo a cu** a cu**, il terzo a calci in cu**!!!"

Inviato: martedì 27 maggio, 2008 12:11
da Serese
Toscana
Levarsi la sete col prosciutto
Chi mangia senza bere mura a secco
Fanne meno e condiscila meglio
Non ti mettere in cammino se la bocca non sa di vino
Tra averli e non averli fanno il doppio
Dare un colpo al cerchio ed uno alla botte
Cavol riscaldato non fu mai buono
Cencio dice mal di straccio
Per forza non si fa nemmeno l'aceto
Meglio aver paura che buscarne
Finchè dura fa verdura
il pidocchio mangia e svergogna (by mamma, marche)
aver più ingordi gli occhi dei budelli (questa la dice il babbo, toscano.. ma boh)
poi ce ne sarebbero altri più divertenti ma non sono particolarmente "fini"..
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 12:13
da Anuuja
Ne ho trovati altri:
"Ci nasce tunne nò mmore quadráte"
(Chi nasce rotondo, non muore quadrato, come dire che le persone non cambiano.)
"Ci sparte ave 'a mègghia parte"
(Chi fa le divisioni, ottiene la parte migliore)
"Squagghiáte 'a néve appàrene le strunze!"
(Quando la neve si scioglie, riesci a vedere che la strada era sporca -traduzione libera, per quella letterale lascio a voi...-)
Inviato: martedì 27 maggio, 2008 12:22
da barbara
"sono da uova e da latte"
Cioè mi va bene qualsiasi cosa.