Il nuovo governo promette il ritorno al nucleare
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Il nuovo governo promette il ritorno al nucleare
Roma,9 maggio 2008
Si riapre il dibattito sul nucleare: da neo-ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola come prima cosa ha voluto apertamente schierarsi a favore di questa fonte di energia.
Per l'esecutivo guidato da Romano Prodi era possibile intraprendere solo la strada della ricerca mentre la nuova maggioranza e' convinta che il nucleare possa essere considerato anche come fonte di energia alternativa.
L'ultima volta che se n'era parlato fu lo scorso novembre, in occasione del Wec, il Congresso mondiale dell'energia, quando il presidente della Commissione Europea, Jose' Manuel Barroso disse: "Ci sono gli elementi per un nuovo dibattito sul nucleare".
Sempre qualche mese fa, l'allora capo dell'opposizione - e ora nuovo premier - Silvio Berlusconi aveva detto: "Credo che in futuro non si possa fare a meno di ricorrere all'energia nucleare".
Promessa mantenuta, appena insediato il nuovo governo intende riprendere le fila del discorso: per Scajola, se in Italia non viene fatto un piano energetico fra vent'anni saremo costretti a spegnere la luce. In altri termini, il neo ministro sostiene che "bisogna ritornare nel nucleare a tappe accelerate".
"Paghiamo l'energia il 30% in piu' rispetto alla media europea e dipendiamo soltanto dal petrolio e dal gas, con poca diversificazione". "
Cosa ne pensa l'opposizione
Affermazioni che non sono affatto piaciute ad Ermete Realacci, dell'esecutivo del Pd, che boccia questa ipotesi come "ideologica e irrealistica".
A ventun anni esatti dal referendum, il dilemma nucleare sì - nucleare no coinvolge di nuovo gli italiani: oltre uno su tre , secondo l'Osservatorio Scienza e Società, si dichiara favorevole agli investimenti in energia nucleare, mentre restano contrari meno di quattro italiani su dieci, cinque anni fa erano oltre la metà.
Nell'87, ancora sotto choc per il disastro di Chernobyl, il nucleare fu bocciato dal referendum ma ora il vento sembra essere cambiato.
Per l'Italia sono attualissimi i rischi di approvigionamento di energia, con il petrolio alle stelle e le difficoltà di rifornimenti. In questo dibattito chi si schiera apertamente a favore del nucleare sostiene che assicurerebbe energia in grande quantita' e a prezzi accessibili, chi e' invece contrario sottolinea il problema della sicurezza degli impianti e quello delle scorie che si mantengono radioattive per moltissimi anni.
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=81501
Si riapre il dibattito sul nucleare: da neo-ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola come prima cosa ha voluto apertamente schierarsi a favore di questa fonte di energia.
Per l'esecutivo guidato da Romano Prodi era possibile intraprendere solo la strada della ricerca mentre la nuova maggioranza e' convinta che il nucleare possa essere considerato anche come fonte di energia alternativa.
L'ultima volta che se n'era parlato fu lo scorso novembre, in occasione del Wec, il Congresso mondiale dell'energia, quando il presidente della Commissione Europea, Jose' Manuel Barroso disse: "Ci sono gli elementi per un nuovo dibattito sul nucleare".
Sempre qualche mese fa, l'allora capo dell'opposizione - e ora nuovo premier - Silvio Berlusconi aveva detto: "Credo che in futuro non si possa fare a meno di ricorrere all'energia nucleare".
Promessa mantenuta, appena insediato il nuovo governo intende riprendere le fila del discorso: per Scajola, se in Italia non viene fatto un piano energetico fra vent'anni saremo costretti a spegnere la luce. In altri termini, il neo ministro sostiene che "bisogna ritornare nel nucleare a tappe accelerate".
"Paghiamo l'energia il 30% in piu' rispetto alla media europea e dipendiamo soltanto dal petrolio e dal gas, con poca diversificazione". "
Cosa ne pensa l'opposizione
Affermazioni che non sono affatto piaciute ad Ermete Realacci, dell'esecutivo del Pd, che boccia questa ipotesi come "ideologica e irrealistica".
A ventun anni esatti dal referendum, il dilemma nucleare sì - nucleare no coinvolge di nuovo gli italiani: oltre uno su tre , secondo l'Osservatorio Scienza e Società, si dichiara favorevole agli investimenti in energia nucleare, mentre restano contrari meno di quattro italiani su dieci, cinque anni fa erano oltre la metà.
Nell'87, ancora sotto choc per il disastro di Chernobyl, il nucleare fu bocciato dal referendum ma ora il vento sembra essere cambiato.
Per l'Italia sono attualissimi i rischi di approvigionamento di energia, con il petrolio alle stelle e le difficoltà di rifornimenti. In questo dibattito chi si schiera apertamente a favore del nucleare sostiene che assicurerebbe energia in grande quantita' e a prezzi accessibili, chi e' invece contrario sottolinea il problema della sicurezza degli impianti e quello delle scorie che si mantengono radioattive per moltissimi anni.
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=81501
nucleare? se le scorie le butta ad arcore o a milano due, faccia pure!
Tanto poi faremo come la spagna, in cui ci sono gli incidenti nucleari e non lo dicono a nessuno.... io me ne vado in congo, ciao!
Tanto poi faremo come la spagna, in cui ci sono gli incidenti nucleari e non lo dicono a nessuno.... io me ne vado in congo, ciao!
a me ha fatto venire i brividi... e a voi?
http://www.youtube.com/watch?v=H6mLtFDSNhU
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Mortadell' eliminiamo, forse qualche gatto lo salveremo!
http://www.youtube.com/watch?v=H6mLtFDSNhU
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Mortadell' eliminiamo, forse qualche gatto lo salveremo!
eppure basterebbe fare campagne informative per i cittadini per insegnare a gestire l'energia in maniera più consapevole... ma penso che non ci guadagnerebbe nessuno.... sì, sì me ne vado proprio in congo
a me ha fatto venire i brividi... e a voi?
http://www.youtube.com/watch?v=H6mLtFDSNhU
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Mortadell' eliminiamo, forse qualche gatto lo salveremo!
http://www.youtube.com/watch?v=H6mLtFDSNhU
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Mortadell' eliminiamo, forse qualche gatto lo salveremo!
Le scorie non restano per moltissimi anni, ma per moltissimi moltissimi moltissimi moltissimi moltisimi anni. Ma tanto a loro che gli frega della generazioni future? Ma tanto a loro che gli frega della Terra? Si vuole tutto e subito con il minor dispendio possibile anche se c'è il maggior rischio possibile, perchè alla radio qualche giorno fa ho sentito un ragazzo competente (adesso non ricordo il nome
) che dichiarava quanti rischi ci siano anche per le centrali nucleari SUPERSICURE...e tra l'altro mettere su e gestire una centrale nucleare e relative scorie e MOLTO dispedioso (il ragzzzo alla radio affermava che ancora devono essere smaltite e smantellate le uniche due centrali presenti in Italia chiuse da molti anni IL CHE' VA A FINIRE SULLE NOSTRE TASSE) I pannelli fotovoltaici invece sarebbero una soluzione ottima e pulita, anche se ovviamente il costo di installazione iniziale è elevato (ma perchè i costi per le centrali nucleari non lo sono???:sbong: e parlo sia di costi in termini economici che in termini di inquinamento ambientale
)... Ma è mai possibile che noi non abbiamo nessun potere per fermare questa irrispettosa e assurda eventuale disastrosa scelta nucleare? Dobbiamo necessariamente andarcene a vivere in Congo? Non c'è verso di restare in Italia e FERMARE tutto ciò? 



@Vanessa: ok io ci sto, magari ci fanno lo sconto comitiva! 
Cmq visto che hai citato greenpeace
, vi faccio leggere questo articolo
L'unico punto a favore, è il sistema di regolamentazione di sicurezza internazionale che sta dietro, ma naturalmente, fatta una legge, non ci vuole niente ad aggirarla, basta pagare una sanzione e tutto è come prima.
E poi non è vero che con il nucleare si risparmia. più che altro, non sarebbe vero nel nostro paese, che dovrebbe ricominciare DA ZERO a ricostruire gli impianti, il che richiederebbe diversi anni, più di cinque sicuramente. Senza contare che viviamo in un paese che tra burocrazia, criminalità organizzata e politici compiacenti, per fare un'opera devi andare ad accendere un cero in chiesa. In Inghilterra, la costruzione di un nuovo modernissimo impianto per la produzione di energia nucleare ha richiesto più tempo del previsto, e di conseguenza, anche molti più soldi.
Purtroppo fare propaganda in Italia è più facile che mettere a bollire l'acqua, non mi stupisco molto quando sento che il nostro è uno dei paesi europei a più alto tasso di digital divide. Internet è informazione autonoma, il che per i nostri politici corrisponde a bestemmiare

Cmq visto che hai citato greenpeace

Dalla mia, sono stata a diverse conferenze sul nucleare, e chiunque, anche chi è a favore, se è una persona seria e competente, comincerà il discorso dicendo che NON ESISTONO TECNOLOGIE ASSOLUTAMENTE SICURE. Appunto. Devo aggiungere altro?Riguardo all'incompetenza dell'industria nucleare, Greenpeace ha rivelato lo scorso 5 aprile che un incidente alla centrale Asco-I in Spagna ha provocato la contaminazione radioattiva della popolazione che vive nell'area attorno alla centrale. Il gestore dell'impianto Iberdrola-Endesa – quest'ultima controllata da Enel al 67% - ha nascosto per quattro mesi l'accaduto.
Dopo che Greenpeace ha pubblicato i dettagli dell'incidente, l'agenzia di sicurezza nucleare spagnola ha ammesso che l'entità era superiore di cento volte a quanto dichiarato inizialmente, e che particelle radioattive si sono diffuse a chilometri dalla centrale. Greenpeace ha chiesto alla Commissione Europea di effettuare una verifica urgente sull'incidente.
L'unico punto a favore, è il sistema di regolamentazione di sicurezza internazionale che sta dietro, ma naturalmente, fatta una legge, non ci vuole niente ad aggirarla, basta pagare una sanzione e tutto è come prima.
E poi non è vero che con il nucleare si risparmia. più che altro, non sarebbe vero nel nostro paese, che dovrebbe ricominciare DA ZERO a ricostruire gli impianti, il che richiederebbe diversi anni, più di cinque sicuramente. Senza contare che viviamo in un paese che tra burocrazia, criminalità organizzata e politici compiacenti, per fare un'opera devi andare ad accendere un cero in chiesa. In Inghilterra, la costruzione di un nuovo modernissimo impianto per la produzione di energia nucleare ha richiesto più tempo del previsto, e di conseguenza, anche molti più soldi.
Purtroppo fare propaganda in Italia è più facile che mettere a bollire l'acqua, non mi stupisco molto quando sento che il nostro è uno dei paesi europei a più alto tasso di digital divide. Internet è informazione autonoma, il che per i nostri politici corrisponde a bestemmiare
a me ha fatto venire i brividi... e a voi?
http://www.youtube.com/watch?v=H6mLtFDSNhU
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Mortadell' eliminiamo, forse qualche gatto lo salveremo!
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Mortadell' eliminiamo, forse qualche gatto lo salveremo!
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- Iscritto il: giovedì 04 ottobre, 2007 14:09
Div non ha torto: siamo CIRCONDATI dal nucleare e preoccuparsi dei rischi e delle scorie SOLO in vista del suo ritorno in italia non ha senso. Siamo gia in pericolo e lo siamo sempre stati.
La questione è: perchè PER UNA VOLTA non facciamo noi i promotori di qualcosa di intelligente e invece di tornare al nucleare non potenziamo le fonti di energia alternativa??? In spagna stanno costruendo di tutto di più mentre noi siamo ancora alla preistoria con qualche pannellino su qualche casetta e tre ventoloni fuori trento...
Ovvio che se tornassimo al nucleare pure noi questo resterebbe solo un lontano sogno...
Ma la domanda che mi preme di più è: perchè quel pirla che c'è al governo ha messo quella sottospecie di protozoo di calderoli come ministro se è tanto preoccupato delle forniture di energia??? Prima si taglia le mani da solo con la libia poi si preoccupa del prezzo del petrolio???
La questione è: perchè PER UNA VOLTA non facciamo noi i promotori di qualcosa di intelligente e invece di tornare al nucleare non potenziamo le fonti di energia alternativa??? In spagna stanno costruendo di tutto di più mentre noi siamo ancora alla preistoria con qualche pannellino su qualche casetta e tre ventoloni fuori trento...

Ma la domanda che mi preme di più è: perchè quel pirla che c'è al governo ha messo quella sottospecie di protozoo di calderoli come ministro se è tanto preoccupato delle forniture di energia??? Prima si taglia le mani da solo con la libia poi si preoccupa del prezzo del petrolio???
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- Iscritto il: martedì 08 aprile, 2008 17:56
***concordo su tutta la linea;-)Vecchia Zia ha scritto:Div non ha torto: siamo CIRCONDATI dal nucleare e preoccuparsi dei rischi e delle scorie SOLO in vista del suo ritorno in italia non ha senso. Siamo gia in pericolo e lo siamo sempre stati.
La questione è: perchè PER UNA VOLTA non facciamo noi i promotori di qualcosa di intelligente e invece di tornare al nucleare non potenziamo le fonti di energia alternativa??? In spagna stanno costruendo di tutto di più mentre noi siamo ancora alla preistoria con qualche pannellino su qualche casetta e tre ventoloni fuori trento...Ovvio che se tornassimo al nucleare pure noi questo resterebbe solo un lontano sogno...
Ma la domanda che mi preme di più è: perchè quel pirla che c'è al governo ha messo quella sottospecie di protozoo di calderoli come ministro se è tanto preoccupato delle forniture di energia??? Prima si taglia le mani da solo con la libia poi si preoccupa del prezzo del petrolio???
la mia non e' ansia per il nucleare in Italia,e' tristezza nel pensare che noi siamo sempre gli ultimi.La svezia ,che non ha di certo il sole di Sicilia ,ha intere cittadine alimentate ad energia alternativa ,dove ogni singolo cittadino non solo risparmia ma ci guadagna,con tanto di guadagno anche per l'ambiente.
Oltretutto ,dove trovano il denaro per costruire le centrali? o lo smaltimento e tutto il resto?
mah!
Idem per i rifiuti,invece di educare le persone a non farne di rifiuti parliamo di inceneritori travestiti da termovalorizzatori.