Inizia la caccia alle foche, e l'Italia si porta avanti
Inviato: sabato 29 marzo, 2008 22:56
28/03/2008-
Inizia oggi in Canada l’annunciata strage dei cuccioli di foca: 275mila animali, 5mila in più rispetto allo scorso anno, saranno uccisi brutalmente, e la LAV rinnova l’appello al nuovo Parlamento italiano affinché si impegni a contrastare efficacemente questo orribile massacro approvando in via definitiva la Proposta di Legge ‘bipartisan’ per il divieto d’importazione e commercializzazione di pelli di foca e loro derivati, che lo scorso mese di dicembre è stata approvata al Senato.
“Dal nuovo Parlamento ci aspettiamo azioni concrete: l’approvazione, finalmente in via definitiva, di questa attesa Proposta di Legge – dichiara Roberto Bennati, vicepresidente della LAV – Negli ultimi anni le iniziative politiche nazionali ed internazionali per fermare questa mattanza sono state numerose, anche a livello UE, fino allo studio da parte della Commissione UE di possibili sanzioni commerciali al Canada, annunciate pochi giorni fa dal quotidiano britannico The Independent: ora è il momento di realizzarle perché il massacro di questi cuccioli è inaccettabile e l’indignazione dell’opinione pubblica verso questo commercio violento è ai suoi massimi storici”.
La portavoce del Commissario Europeo all'Ambiente Stavros Dimas, pochi giorni fa ha annunciato che la Commissione europea sta valutando l'adozione di misure restrittive contro la strage delle foche in Canada, proprio in considerazione dei metodi di “abbattimento inumano delle foche”.
“Il Commissario Dimas ha già dimostrato la sua attenzione, invitando gli Stati membri ad emanare normative nazionali di divieto di commercializzazione di tutti i prodotti derivati dalla foca – prosegue Bennati – Nella relazione che ha accompagnato tale richiesta si sottolineava come questo tipo di caccia sia particolarmente inumana e crudele perché spesso le foche vengono scuoiate vive”.
L'Italia, grazie alle azioni di denuncia portate avanti in questi anni dalla LAV, è fra i primi paesi UE che hanno già agito in tal senso, con misure temporanee in vista di una moratoria europea, a cominciare dal Decreto interministeriale del 2006 che ha introdotto una moratoria di fatto all’importazione e alla commercializzazione di pelli e derivati di foca.
Il 15 marzo 2007 il Senato ha approvato una mozione che impegna il Governo a promuovere il divieto di importazione e commercializzazione dei prodotti derivanti dalla caccia alle foche e standard più elevati per gli animali negli allevamenti, oltre che a garantire il rispetto della normativa in materia di tutela della biodiversità e della fauna selvatica.
Inizia oggi in Canada l’annunciata strage dei cuccioli di foca: 275mila animali, 5mila in più rispetto allo scorso anno, saranno uccisi brutalmente, e la LAV rinnova l’appello al nuovo Parlamento italiano affinché si impegni a contrastare efficacemente questo orribile massacro approvando in via definitiva la Proposta di Legge ‘bipartisan’ per il divieto d’importazione e commercializzazione di pelli di foca e loro derivati, che lo scorso mese di dicembre è stata approvata al Senato.
“Dal nuovo Parlamento ci aspettiamo azioni concrete: l’approvazione, finalmente in via definitiva, di questa attesa Proposta di Legge – dichiara Roberto Bennati, vicepresidente della LAV – Negli ultimi anni le iniziative politiche nazionali ed internazionali per fermare questa mattanza sono state numerose, anche a livello UE, fino allo studio da parte della Commissione UE di possibili sanzioni commerciali al Canada, annunciate pochi giorni fa dal quotidiano britannico The Independent: ora è il momento di realizzarle perché il massacro di questi cuccioli è inaccettabile e l’indignazione dell’opinione pubblica verso questo commercio violento è ai suoi massimi storici”.
La portavoce del Commissario Europeo all'Ambiente Stavros Dimas, pochi giorni fa ha annunciato che la Commissione europea sta valutando l'adozione di misure restrittive contro la strage delle foche in Canada, proprio in considerazione dei metodi di “abbattimento inumano delle foche”.
“Il Commissario Dimas ha già dimostrato la sua attenzione, invitando gli Stati membri ad emanare normative nazionali di divieto di commercializzazione di tutti i prodotti derivati dalla foca – prosegue Bennati – Nella relazione che ha accompagnato tale richiesta si sottolineava come questo tipo di caccia sia particolarmente inumana e crudele perché spesso le foche vengono scuoiate vive”.
L'Italia, grazie alle azioni di denuncia portate avanti in questi anni dalla LAV, è fra i primi paesi UE che hanno già agito in tal senso, con misure temporanee in vista di una moratoria europea, a cominciare dal Decreto interministeriale del 2006 che ha introdotto una moratoria di fatto all’importazione e alla commercializzazione di pelli e derivati di foca.
Il 15 marzo 2007 il Senato ha approvato una mozione che impegna il Governo a promuovere il divieto di importazione e commercializzazione dei prodotti derivanti dalla caccia alle foche e standard più elevati per gli animali negli allevamenti, oltre che a garantire il rispetto della normativa in materia di tutela della biodiversità e della fauna selvatica.