Premessa: il latino vale? Se sì, beh.... ho sempre pensato che carpe diem fosse il nome di una pescheria, quindi lo escludiamo subito. (Però quanto mi piacerebbe tornare a studiarlo!!!)
Inglese, più che altro da autodidatta, o più correttamente, lo studio da quando avevo 6 anni e l'ho perfezionato a forza di guardare film in lingua originale. Ho una buona pronuncia, però ammetto alcune lacune. Lo parlo in modo
abbastanza fluente, la comprensione è decisamente buona (so riconoscere ormai senza difficoltà gli accenti, e confermo che il peggiore di tutti è quello Australiano, sguaiato come pochi, mentre i Canadesi hanno un inflessione deliziosa), però cado spesso sui predicati (odddea, si dice così?

lontani sono i miei successi scolastici in analisi logica). Anni fa mi è capitato di parlare in inglese con un ragazzo Rumeno che lo parlava molto bene, e ricordo due settimane trascorse a parlare e pensare solo in inglese, sono state bellissime

, però lì mi sono resa conto di quanto ancora vada perfezionato, perché spesso eprimermi comportava qualche difficoltà e passavo ai gesti....
...il che riconduce ad una delle mie tante passioni mai concretizzate: (la) LIS: Lingua Italiana dei Segni. Avevo 8 anni quando vidi "Figli di un Dio minore", e per mesi ho stressai mio padre affinché mi comprasse un bel manuale per imparare il linguaggio dei sordomuti. Sono passati 12 anni, il manuale è sempre lì, io so alla perfezione l'alfabeto, per il resto......

niente di niente, e mi dispiace, ma la verità è che studiandolo, ho capito che LIS e ASL (American Sign Language) sono due cose diverse, della prima alcune "espressioni" non mi piacciono. Giuro che ci sono delle differenze che si possono cogliere.
Pooooi... tra le tante altre cose che avevo cominciato ed ho lasciato perdere.... sono innamorata della lingua Russa, innamorata persa, ne adoro il suono, la musicalità. Ho imparato a dire "ciao", "arrivederci", "il mio nome è", "cappuccino", ma l'apprendimento dell'alfabeto cirillico si era rivelato troppo impegnativo ed ho lasciato perdere (sic!). Non escludo però di riprovarci.
Sto pensando di iscrivermi a qualche corso, mi piacerebbe davvero tanto poter aprire un po' i miei orizzonti

. Tra le lingue che mi stuzzicherebbe imparare...... tedesco (mi piacciono le lingue gutturali), coreano e mi incuriosiscono le lingue semitiche.
Il rumeno non mi dispiace, anche se la radice è la stessa dell'italiano, ed io ammetto che la madrelingua non mi fa impazzire

. Ne amo il suono, ma non il linguaggio...la semantica diciamo

. Abbiamo parole troppo lunghe e pompose, quello che
adoro dell'inglese è che è una MUSICA!

, parole brevi, sintetiche, semplici, è semplicemente la mia lingua preferita.
Infine...concludo questo bel pistolotto, promettendo a me stessa una cosa:
le uniche frasi che dichiarerò di conoscere in francese, saranno Voulez-vous coucher avec moi e il testo completo de La Marseillaise, per il resto, RIFIUTO qualsiasi approccio a questa lingua orribile, volgare (eh sì, io la trovo volgare

), pomposa, snob, pesaaaante, semplicemente CACOFONICA. Mi dispiace, è più forte di me, la detesto, trovo che suoni "violenta", trovo che gli stessi Francesi abbiano un'intonazione violenta, non mi so spiegare come si possa definire una lingua "dolce", se non addirittura romantica.
Mah!!!!