Parto in casa

Presentazione dei nuovi arrivati e chiacchiere in libertà. Non si vive di soli cosmetici ;)

Moderatori: Van3ssa, Vera

Rispondi
Lidia
Messaggi: 925
Iscritto il: martedì 15 dicembre, 2009 21:12

Parto in casa

Messaggio da Lidia »

La giornalista Elisabetta Malvagna ne parla qui.
Personalmente avrei qualche perplessità a condividere in toto il suo pensiero, però è un punto di vista interessante.
Avatar utente
sekhmet
Messaggi: 462
Iscritto il: sabato 05 aprile, 2008 13:32

Messaggio da sekhmet »

Io penso che il parto sia un qualcosa di fisiologico che ogni donna in salute può attraversare tranquillamente, ma bisogna pensare sempre a tutte le possibili eventualità. Secondo me il parto in una struttura attrezzata è un elemento di sicurezza in più, sia per il nascituro che per la madre, ed uno dei grandi passi avanti compiuti dalla medicina e dalla società è stato monitorare meglio la gravidanza, ma anche il parto e il travaglio. Non so, tutta questo incitamento al ritorno all'antico, come se tornare indietro fosse un rimedio per ogni male (non solo in questo contesto, ma anche in altri) non mi piace molto.
Poi credo che una questione sia quella del parto in casa, un altra questione sia quella del taglio cesareo; nel blog i due problemi sembrano quasi far parte dello stesso discorso, come se implicitamente dicessero che le donne di oggi hanno "poca voglia di far fatica", poca voglia di impegnarsi anche emotivamente al periodo del parto e allora scaricano la responsabilità sui medici.
Da studente di medicina, donna e familiare di donne che hanno avuto seri problemi col parto in casa non me la sento di essere d'accordo.
Avatar utente
miss.trotinette
Messaggi: 242
Iscritto il: domenica 01 febbraio, 2009 12:56

Messaggio da miss.trotinette »

Io so che il parto per l'animale-uomo è molto più complicato e rischioso rispetto ad altre specie animali, a causa del cambiamento della morfologia del bacino per via della statura eretta e anche perchè la dimensione del cranio del neonato è relativamente ampia (per contenere il cervello)... il parto medicalizzato ha diminuito di molto la mortalità per parto, e questo è un dato statistico...
Per quanto riguarda i cesarei, sono d'accordo con Sekhmet, è un altro discorso...
“Io … io non so proprio dirvi chi sono in questo momento… so soltanto chi ero questa mattina quando mi sono alzata, ma certamente devo essere cambiata diverse volte.” (Alice nel paese delle meraviglie)
Avatar utente
azahar751
Messaggi: 5588
Iscritto il: mercoledì 26 settembre, 2007 10:43

Messaggio da azahar751 »

Io so solo che al primo parto l'emorragia non si fermava e mi hanno dovuto attaccare una flebo di antiemorragico e poi di ferro :| .
A casa forse non ce l'avrei fatta :roll: .....

E poi in ospedale ho trovato un ambiente molto bello :)
Francesca
hill
Messaggi: 31
Iscritto il: mercoledì 22 aprile, 2009 15:33

Messaggio da hill »

Sono d'accordo con voi, ricordiamoci che fino a pochi decenni fa mortalità per parto e mortalità neonatale erano tristemente frequenti.
Ciao, Ilaria
Blondie77
Messaggi: 292
Iscritto il: mercoledì 11 marzo, 2009 11:59

Messaggio da Blondie77 »

adesso che sono incinta.. il discorso del parto in casa lo trovo un pò da irresponsabili.. :oops:
non si può mai essere sicuri al 100% che una gravidanza fisiologica porti ad un parto senza problemi.. e se così non fosse?
e se per colpa mia mio figlio dovesse incappare in gravi problemi? se avesse il cordone legato al collo? e se..?
ho il coraggio di assumermi la responsabilità della mia scelta nel caso che qualcosa non andasse nel verso giusto?

ci sono troppi se.. troppi ma.. e almeno io non mi sentirei mai di percorrere questa strada.. nonostante la mia gravidanza sia sempre andata liscia e serena.. senza nemmeno una nausea. :?
elsatar
Messaggi: 1745
Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 13:51

Messaggio da elsatar »

Io non sono così critica, quando si decide di partorire in casa si fa un'analisi assieme alla ginecologa e le osteriche, si valuta la gravidanza e i rischi, e comunque l'ospedale deve essere raggiungibile in poco tempo. Insomma si cerca di non correre rischi e si prendono precauzioni, e al minimo problema si va in ospedale. Credo che sia un'esperienza molto bella, io l'avevo presa in considerazione, ma proprio perchè ho fatto una valutazione della mia situazione alla fine abbiamo scelto l'ospedale. La cosa fondamentale comunque è che venga fatta una scelta che tenga conto dei bisogni della donna, e a seconda delle persone i bisogni possono essere diversi e far fare scelte diverse, non credo che ci sia un modo giusto in assoluto.
Per quanto riguarda l'ospedalizzazione del parto, storicamente all'ospedale andavano a partorire le povere, che non si potevano permettere il parto in casa... pensa tu come è cambiata la percezione!

Ciao Elsatar
Avatar utente
meribosnia
Messaggi: 36
Iscritto il: martedì 03 marzo, 2009 14:20

Messaggio da meribosnia »

io l'avrei fatto volentieri il parto in casa,ma qui non c'è e alla fine ho optato per quello in acqua..
poi ho avuto 2 cesarei... :cry:

comunque io ed i miei due fratelli siamo nati in casa ,così come i miei 2 cugini ,c'è stato bisogno solo dell'ostetrica..
Avatar utente
spanka
Messaggi: 177
Iscritto il: venerdì 05 febbraio, 2010 11:27

Messaggio da spanka »

io ho partorito in ospedale e dovendo rifare un secondo figlio scieglierei di nuovo la strutture ospedaliera per la sicurezza mia e del bambino.
Avatar utente
talia
Messaggi: 94
Iscritto il: lunedì 08 giugno, 2009 01:31

Messaggio da talia »

mia madre mi ha partorito in casa la bellezza di 23 anni fa, assistita da 2 ostetriche di un'associazione specializzata in questo genere di eventi.
da quel che mi ha raccontato la scelta di questo tipo di parto viene fatta (o perlomeno veninva) sulla base di molti criteri e la preparazione della gestante è molto attenta. nel suo caso ha fatto per tutta la gravidanza moltissima attenzione al mio peso, cercando di mantenerlo abbastanza basso da facilitare l'uscita; alla sua forma fisica, con yoga mirato e soprattutto alla sua salute in generale. so anche che dalle ostetriche veniva allertato quello che allora era il servizio ambulanze della mia città perchè fossero pronti a intervenire e che la distanza massima dall'ospedale doveva essere al di sotto di un tot di km. inoltre subito dopo il parto il pediatra di base del neonato veniva a fare una visita completa e a prelevare il sangue dal piedino per la determinazione del gruppo sanguigno.
bisogna anche dire che era una giovane primipara(25 anni) e che quando si è prospettata la possibilità di una seconda gravidanza intorno ai 40anni (poi purtroppo non portata a termine) aveva deciso di partorire in ospedale proprio perchè temeva che il suo corpo non fosse abbastanza in forma.
per me stessa mi piacerebbe vivere la stessa esperienza, ma non ho ancora provato la gioia e il senso di responsabilità che nascono dall'avere un'altra vita che ti cresce dentro, quindi probabilmente la mia opinione non è tanto attendibile.

ps scusate il papiro, è che è un argomente che gira per casa in questo periodo
:oops:
Avatar utente
meribosnia
Messaggi: 36
Iscritto il: martedì 03 marzo, 2009 14:20

Messaggio da meribosnia »

come dicevo su,mia madre ci ha partorito in casa,con l'ostetrica, a 22,28,32 anni...non ha fatto uno straccio di preparazione,il ginecologo credo l'abbia visto 10 volte (ottimista) in vita sua...
Rispondi