Ciao a tutte/tutti
da un po' di giorni mi ruzzola in testa una domanda. Non so se il tema è già stato trattato: a che età siete andate a vivere da sole/i? Oppure ci state pensando? Quanto è importante per voi l'autonomia (economica e mentale) dalla vostra famiglia di origine?
Sempre so' 'ste storie di mammoni e mammone... Ma com'è davvero la situazione reale?
Beh, parlo per me: sono andata via purtroppo tardino (a 26 anni) sposandomi , ma senza un lavoro fisso (io supplenze e lavoretti, lui studiava ancora).
Poi a 32 ho fatto il grande salto (da sola sola sola ) e non me ne pento...
E voi? (che curiosa che sono... )
Vivere ... in proprio!
- Alhexandra
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- Iscritto il: lunedì 09 giugno, 2008 15:11
- Alhexandra
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Sono andata a vivere col mio amor a 28 anni. Lavoro, sempre scarso anche per me (ho avuto un lavoro a tempo ind. per un certo tempo, ma con stipendio ridicolo)... per fortuna nel 2009 abbiamo comprato casa e almeno non c'è più l'affitto da pagare (niente mutuo, ovviamente).
I miei non sono mai stati invadenti, ma il bisogno di autonomia arriva per tutti. Mia mamma mi ha chiesto se ero sicura della scelta, perché secondo lei ero abituata alle "comodità" del vivere in famiglia. A dire il vero preferisco i sacrifici di adesso alla bambagia di prima!
D
I miei non sono mai stati invadenti, ma il bisogno di autonomia arriva per tutti. Mia mamma mi ha chiesto se ero sicura della scelta, perché secondo lei ero abituata alle "comodità" del vivere in famiglia. A dire il vero preferisco i sacrifici di adesso alla bambagia di prima!
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- trebisonda
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io ancora studio e vivo in affitto con altre studentesse ma ovviamente non è la stessa cosa perchè pagano i miei genitori e non per niente indipendente...spero che il nuovo anno mi porti anche novità anche da questo punto di vista...
Non banda bene, tottu anda male. E tando como gherramus tott'impare
- Alhexandra
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- trebisonda
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Io sono andata via di casa (sposandomi) a 22 anni. Sono andata a vivere a Roma in affitto perchè lui lavorava là pur essendo catanese.
Lì mi piaceva molto e avevo provato a lavorare (anche se non era proprio facilissimo trovare un'occupazione degna).
Poi lui (mammone) ha fatto di tutto per farsi trasferire a Catania. Io non volevo perchè Roma mi piaceva molto e la lontananza dalle nostre famiglie mi faceva sentire "più grande" e autonoma... Però alla fine è arrivato il trasferimento e siamo ritornati "a casa". I primi mesi ci siamo appoggiati a casa di mia madre e mio padre, poi sono rimasta incinta e abbiamo aspettato la nascita di mia figlia per cercare una casa da affittare che abbianmo trovato quando la bimba già nata aveva ormai quasi 9 mesi. Adesso da due anni abbiamo comprato casa (con l'aiuto dei miei genitori)
Morale: mio marito a volte sembra si sia un po' pentito di essersi fatto trasferire per avvicinarsi alla famiglia d'origine, io invece alla fine ho trovato bello riavvicinarmi ai miei e alle mie sorelle. Ho ricevuto moltissimi aiuti (economici, materiali, morali) dai miei genitori. Adesso però a 33 anni mi sento ancora più dipendente dai miei, infatti penso spesso: "Se non ci fosse mio padre (il factotum della famiglia) come si farebbe?"
Lì mi piaceva molto e avevo provato a lavorare (anche se non era proprio facilissimo trovare un'occupazione degna).
Poi lui (mammone) ha fatto di tutto per farsi trasferire a Catania. Io non volevo perchè Roma mi piaceva molto e la lontananza dalle nostre famiglie mi faceva sentire "più grande" e autonoma... Però alla fine è arrivato il trasferimento e siamo ritornati "a casa". I primi mesi ci siamo appoggiati a casa di mia madre e mio padre, poi sono rimasta incinta e abbiamo aspettato la nascita di mia figlia per cercare una casa da affittare che abbianmo trovato quando la bimba già nata aveva ormai quasi 9 mesi. Adesso da due anni abbiamo comprato casa (con l'aiuto dei miei genitori)
Morale: mio marito a volte sembra si sia un po' pentito di essersi fatto trasferire per avvicinarsi alla famiglia d'origine, io invece alla fine ho trovato bello riavvicinarmi ai miei e alle mie sorelle. Ho ricevuto moltissimi aiuti (economici, materiali, morali) dai miei genitori. Adesso però a 33 anni mi sento ancora più dipendente dai miei, infatti penso spesso: "Se non ci fosse mio padre (il factotum della famiglia) come si farebbe?"
- trebisonda
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eh io studio all'università quindi sto a casetta con i miei.Ma sto cominciando a sentire la voglia di essere indipendente,soprattutto perchè non vedo l'ora di sposarmi e avere dei figli.. ma magari questo mi spingerà a studiare di più anche se sinceramente spero vivamente di restare nei paraggi dei miei, anche perchè vorrei essere il più vicino possibile quando saranno anziani e avranno bisogno di me!
Cara ci sono io ad invertire la tendenzatrebisonda ha scritto:vedo che vi siete tutte sposate presto...
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E tu prendimi, portami con Te, come un incendio nelle tue abitudini
E tu prendimi, portami con Te, come un incendio nelle tue abitudini
A 21 anni e mezzo sono andata a convivere con il mio fidanzato dell'epoca. All'epoca ancora studiavo e per contribuire alle spese facevo qualche lavoretto saltuario.
Poi le cose andarono male e dopo un annetto sono tornata a casa da mamma. Ho resistito sei mesi, dopodiche' mi sono trovata un lavoro fisso e mi sono cercata una stanza perche' all'epoca non prendevo abbastanza per permettermi nulla di piu' di una condivisione e di farmi aiutare con l'affitto dai miei non se ne parlava - troppo orgogliosa. Quindi diciamo che da quando ho 23 anni sono completamente indipendente dai miei.
Lo rifarei di corsa
(ah, e dopo la seconda convivenza andata male, di sposarmi NON SE NE PARLA proprio )
Poi le cose andarono male e dopo un annetto sono tornata a casa da mamma. Ho resistito sei mesi, dopodiche' mi sono trovata un lavoro fisso e mi sono cercata una stanza perche' all'epoca non prendevo abbastanza per permettermi nulla di piu' di una condivisione e di farmi aiutare con l'affitto dai miei non se ne parlava - troppo orgogliosa. Quindi diciamo che da quando ho 23 anni sono completamente indipendente dai miei.
Lo rifarei di corsa
(ah, e dopo la seconda convivenza andata male, di sposarmi NON SE NE PARLA proprio )
People assume that time is a strict progression of cause to effect, but actually from a non-linear, non-subjective viewpoint, it's more like a big ball of wibbly-wobbly, timey-wimey stuff.
- trebisonda
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Io sono studentessa fuori sede e vivo insieme ad altre ragazze da quando avevo 19 anni; i miei genitori hanno potuto darmi questa opportunità e mi sento fortunata per questo. Da quando ho iniziato la specialistica faccio qualche lavoretto saltuario, in modo da pagarmi almeno i miei sfizi e i viaggi.
Spero di laurearmi presto e trovare un lavoro, questa dipendenza economica inizia a pesarmi un po'...
Un'esperienza che indipendentizza moltissimo è un soggiorno all'estero, se non si vuole vivere un un porcile si impara per forza di cose a tenere la casa!
Spero di laurearmi presto e trovare un lavoro, questa dipendenza economica inizia a pesarmi un po'...
Un'esperienza che indipendentizza moltissimo è un soggiorno all'estero, se non si vuole vivere un un porcile si impara per forza di cose a tenere la casa!
Io sono andata ad abitare col mio moroso appena iscritta all'università
Per i primi anni viveamo in un appartamento con altri studenti, comunque a carico dei genitori. Quando abbiamo cominciato a lavorare nella nostra città siamo dovuti tornare ad abitare con i rispettivi genitori: qui, in zona turistica, gli affitti sono stellari e c'è voluto qualche annetto prima di trovare una casina nostra - che ora abbiamo da sette anni.
In sintesi: a 19 anni ero "quasi" indipendente, a 28 lo sono diventata del tutto.
Per me staccarmi dal nido familiare era importantissimo: ho fatto lavori umili con entusiasmo pur di mettere via il gruzzoletto per stare per conto mio.
Ora, col lavoro precarissimo, conduciamo una vita molto sobria, ma la soddisfazione di non dover rendere conto a nessuno ...non ha prezzo!
Per i primi anni viveamo in un appartamento con altri studenti, comunque a carico dei genitori. Quando abbiamo cominciato a lavorare nella nostra città siamo dovuti tornare ad abitare con i rispettivi genitori: qui, in zona turistica, gli affitti sono stellari e c'è voluto qualche annetto prima di trovare una casina nostra - che ora abbiamo da sette anni.
In sintesi: a 19 anni ero "quasi" indipendente, a 28 lo sono diventata del tutto.
Per me staccarmi dal nido familiare era importantissimo: ho fatto lavori umili con entusiasmo pur di mettere via il gruzzoletto per stare per conto mio.
Ora, col lavoro precarissimo, conduciamo una vita molto sobria, ma la soddisfazione di non dover rendere conto a nessuno ...non ha prezzo!
La tranquillità è importante - ma la libertà è tutto