"se fosse il mio sogno"

[Vera]

Se fosse il mio sogno mi colpirebbe il fatto che nonostante la disorganizzazione, mi sento molto naturale e a mio agio nell'isolamento, che quindi forse mi sta mancando nella vita da sveglia.

Per lo sbattere la porta in faccia ai due ragazzi, ho pensato subito la stessa cosa di barbara.

[ruby]

La notte scorsa ho sognato di salire in cima ad un vulcano. Dal cratere vedevo la massa di magma incandescente. Mi colpiva la vividezza dei colori rosso e giallo, ero affascinata dallo spettacolo dinanzi ai miei occhi. Distolgo per un momento lo sguardo per ammirare anche il panorama circostante. Quando riprendo ad osservare il cratere, vedo sulla superficie del magma un serpente corallo. Trovo che abbia dei colori bellissimi e resto a fissarlo a lungo incantata. Più lo fisso più l'immagine del serpente si avvicina ai miei occhi. Poi mi sveglio.

[barbara]

Se fosse il mio sogno: kundalini.

[Vera]

Ho letto il tuo messaggio stamattina ed ero tornata per scriverti che la mia prima associazione mentale è serpente = kundalini. Poi nel contesto di un vulcano, direi kundalini esplosiva.

[ruby]

Grazie a entrambe

[Bia]

Ruby, io semplicemente ci vedo un pericolo (simboleggiato dalla lava) portato da qualcuno che ti affascina, ma che in realtà è un tuo nemico (il serpente).
A me è capitato varie volte di sognare serpenti, però io al contrario di te ne sono sempre terrorizzata.

[uvafragola]

sogno particolarissimo, un filino splatter.
ma lo vedo proprio pienissimo di cose, sebbene non ci capisca molto.

praticamente, per vari motivi, qualcuno ha trovato mia sorella congelata, proprio ricoperta di ghiaccio durissimo.
(ah, preciso che nella vita reale non ho sorelle).
in realtà mia sorella non la vedevo, più che altro nel sogno ricorreva il discorso che si era congelata e soprattutto era il suo cuore ad essere congelato. se non si fosse scongelato sarebbe morta. io cominciavo a disperarmi e a fare di tutto per risolvere la cosa, finchè scopro che è stata messa in una vasca di acqua tiepida a scongelare.
allora chiedo al moroso di venire, perchè, essendo un medico (solo nel sogno) poteva darmi info migliori.
scendiamo in cantina dove c'è la vasca e lui comincia ad esaminare i pezzi di mia sorella.
si, è stata proprio tagliata a pezzi, nella vasca ci sono pezzi di corpo come li vedi dal macellaio (non si riconoscevano pezzi di corpo umano, erano pezzi che non si capivano bene, rosso sangue).
la cosa non mi turba, so che bisognava farlo per la sua guarigione e che poi il corpo di mia sorella tornerà tutto a posto come prima.
ma piango come una matta, pensando "mia sorella morirà?".
il moroso prende in mano il pezzo con il cuore. non ha più il ghiaccio.
all'inizio dio "meno male", ma poi mi chiedo "batte ancora?"
non lo so. momento di suspence in cui piango e penso "ti prego, dimmi che batte ancora, ti prego".
lui mi guarda un po' pensieroso, con il pezzo in mano, e mi dice "da quanto tempo è qui dentro questo cuore?"
io gli dico "beh, da qualche ora, perchè?".

poi suona la sveglia. giuro
quindi non so quale sia il responso finale, se mia sorella sia viva o no.

mi piacerebbe un parere.

le cose che mi "parlano" sono:
- il doppio da me. mia sorella, che forse alla fine sono sempre io.
- il maschio che prende in mano il cuore
- il discorso del cuore congelato, dei sentimenti congelati (forse)
- il fatto che per affrontare la cosa dobbiamo scendere di sotto, in cantina
- i pezzi, il fatto che per risolvere la cosa mia sorella andava tagliata a pezzi e che ciò fosse normalissimo
- il tempo che incalza, sia all'inizio (hanno fatto di corsa, non so chi, a metterla nell'acqua tiepida) sia alla fine (la domanda "da quanto tempo è qui?")

detto ciò, non mi raccapezzo mica tanto.

[Vera]

Ho anch'io notato le cose che dici tu.
Nei tuoi sogni mi colpisce sempre il tema cantina, scendere, scendere scale perché io non sogno mai posti sotterranei.

Se fosse il mio sogno... non so bene cosa penserei ma mi colpirebbe pensare che il cuore è più importante degli altri pezzi del corpo e che questi, se il cuore è integro, possono sempre essere rimessi insieme.

[.Daniela.]

Ciao, davvero interessante questo topic.
Io non sono una studiosa dei sogni, ma mi colpiscono quelli particolari, forse perchè spesso faccio sogni strani o articolati o talvolta assurdi.

Tuttavia vorrei esprimere ciò che mi ha fatto pensare il sogno di Uvafragola

Se fosse il mio sogno penserei che un mio affetto femminile forte (ad esempio parente non sorella o un'amica alla quale sono molto legata) sta passando un momento "no" della sua vita continuando a rivangare i propri pensieri (congelamento delle proprie idee); la parte più importante è il cuore, sempre congelato, che mi fa pensare ad una delusione affettiva che ha avuto ad esempio l'amica e lo stesso vale per i pezzi (sentirsi a pezzi metaforicamente dal punto di vista sentimentale).
Il fatto di dover scendere in basso per risolvere il problema, lo interpreterei pensando che questa persona in difficoltà ha bisogno di confidarsi; la figura maschile che chiede da quanto tempo il cuore è in quello stato, mi fa pensare che la figura che ha causato dolore non sa con precisione che la sofferenza causata è molto forte.
Se fosse il mio sogno, penseri quindi che una persona con la quale ho magari perso un po' i contatti cerca conforto, ma forse ancora non l'ha chiesto (sorella che non si vede/pianto).

Scusate per il papiro

[uvafragola]

Nei tuoi sogni mi colpisce sempre il tema cantina, scendere, scendere scale perché io non sogno mai posti sotterranei.

si, è una cosa ricorrente.
sinceramente mi piace. ho iniziato a "scendere" nei sogni quando ho cominciato a guardare bene dentro di me e, conseguentemente, a guarire alcune cose. prima invece sognavo di volare, quindi facevo la strada al contrario, forse perchè mi volevo "liberare" e l'unica soluzione che trovavo era volare via. invece dovevo scendere in profondità dentro di me.
e quindi quando sogno di scendere lo vedo come una discesa introspettiva che mi fa bene
non mi ha per niente stupito lo scendere in cantina per affrontare la cosa. ho proprio pensato "ok, solita storia".

mi colpirebbe pensare che il cuore è più importante degli altri pezzi del corpo e che questi, se il cuore è integro, possono sempre essere rimessi insieme.

ecco, vedi? a questo non avevo pensato, grazie

penserei che un mio affetto femminile forte (ad esempio parente non sorella o un'amica alla quale sono molto legata) sta passando un momento "no" della sua vita continuando a rivangare i propri pensieri (congelamento delle proprie idee); la parte più importante è il cuore, sempre congelato, che mi fa pensare ad una delusione affettiva che ha avuto ad esempio l'amica e lo stesso vale per i pezzi (sentirsi a pezzi metaforicamente dal punto di vista sentimentale).

Daniela, non scusarti, anzi, ti ringrazio del tuo parere!
ecco, in effetti, come ho scritto nel mio diario, da mesi sto cercando di stare vicino ad un'amica che, dopo anni di congelamento e "sotterramento" di emozioni, è scoppiata e purtroppo il suo disagio è sfogato in anoressia nervosa e altri problemi (di cui non mi ha ancora parlato, per sua scelta).
potrebbe essere un collegamento a lei, in questi giorni pensavo che fra poco avrò l'occasione di passare del tempo con lei e proprio ieri ho guardato delle foto di noi due insieme in agosto (lei, uno scheletrino ambulante). magari ho fatto un collegamento.

prima mentre camminavo, invece, ho pensato ad una serie di cose che mi hanno fatto pensare al fatto che sono in una delle mie solite fasi di congelamento emotivo. se vogliamo credere all'enneagramma, sono in una delle mie fasi da 9, ovvero scollegata con la mia interiorità. proprio ieri mi sono un po' rimproverata del fatto che avevo congelato alcuni problemi ed emozioni negative di questi giorni, mettendole nel mio solito angolino dove c'è una catasta di roba, perchè non ho voglia di occuparmene ed è meglio, continuando con la metafora, congelare tutto per dopo (cioè, non è meglio, lo so, è il mio cervello che mi illude sia meglio).

ma comunque ancora non sono tanto convinta, forse devo pensare meglio ai vostri spunti.

[barbara]

Se fosse il mio sogno, mia sorella: l'altra parte di me. Una parte congelata, quindi messa in disparte e non utilizzata. Il ghiaccio è acqua solidificata, mi direbbe che c'è una parte di me che vive con delle emozioni "congelate", riferimento che mi sarebbe ancora più rimandato dal cuore. Cuore, sede delle emozioni, è congelato. Se fosse... noterei che finalmente guardo questa parte e dunque mi accorgo di lei e desidero aiutarla a vivere.
Chiedo aiuto ad un maschile medico, quindi una parte di me che reputo autorevole in materia. Scendiamo perché il lavoro che dobbiamo fare è ad un livello profondo di me, infatti parleremmo di una parte di me ferma da tempo. Mia sorella è divisa a pezzi ma non sono turbata da questo: mi chiederei quanto nella vita io abbia la tendenza a ragionare per compartimenti stagni. Penserei che non a caso il primo pezzo che prendiamo è quello col cuore, se il cuore pulsa, può riscaldare e saldare tutto il resto. Penserei che il mio maschile chiede informazioni sul tempo, e mi chiederei: da quanto perdura questa situazione nella mia vita? quale parte di me ho congelato, tanto che per farsi sentire mi manda un incubo? che peso ha il mio cuore in questo momento? riesco ad ascoltarlo? riesco ad accudirlo?
Un abbraccio e buon lavoro

Per tutti: vi ricordo che è attivo il forum "ti racconto il mio sogno", sul sito dell'associazione che attualmente frequento e dove ho fatto la scuola di counseling. Potete registrarvi in modo completamente anonimo usando anche nick diversi da quelli che usate qui, se non volete farvi riconoscere.
E' aperto a tutti, non solo a noi dell'assoziazione, e ci sono parecchi counselor mediacomunicativi a rispondere.
Se vi va, il link: http://www.centroavalon.it/giornale/ind ... ica_sogni/" onclick="window.open(this.href);return false;

[uvafragola]

grazie, barbara, come al solito metti ordine e dai un senso alle mie intuizioni
sinceramente non saprei proprio quale sia la mia parte congelata, ma non mi stupirei se ce ne fosse una da accudire, proprio perchè è mio atteggiamento tipico congelare parti di me per non fare la fatica di ascoltarle.
ci penserò su un bel po'.

mi manda un incubo

so che potrebbe sembrare assurdo, ma non ho vissuto questo sogno come un incubo.
in realtà mi sono svegliata molto serena e per niente impressionata.
appena ti ho letta mi ha stupito che tu abbia detto "incubo", ma poi a pensarci bene, beh, mi stupisce di più che io non l'abbia vissuto come incubo, ma come serenissimo sogno che mi stava comunicando qualcosa.
ma forse non è questo ad essere importante.

vi ricordo che è attivo il forum "ti racconto il mio sogno", sul sito dell'associazione che attualmente frequento e dove ho fatto la scuola di counseling

ah, vero, l'avevo già detto.
magari la prossima volta provo a raccontarlo anche lì

[Vera]

Uva, si sente da come ne parli che il sogno non ti turba, non ho ritenuto importante dirlo prima ma lo faccio ora, o almeno ci provo...

Se la scena che hai descritto fosse stata reale, sarebbe stata "da incubo" sì, perché nessuno vorrebbe vedere qualcuno fatto a pezzi nella vita vera! Ma era un sogno, e per fortuna nei sogni viviamo secondo canoni etici ed emotivi diversi da quelli di quando siamo svegli. Credo sia proprio quella uno degli aspetti di forza più grandi dei sogni, cioè lo sganciamento dal nostro modo di sentire razionale di quando siamo svegli.
Aggiungiamoci che spesso i sogni sono rappresentazioni simboliche di cose psicologiche che stiamo attraversando, è ovvio quindi che le emozioni che provi nel sogno sono collegate più al significato simbolico che non a quello reale della scena vissuta. Il tuo cervello inconscio in qualche modo lo sa.

[uvafragola]

beh, si, è vero! hai ragionissima.
e aggiungo una cosa. quando il medico prende in mano il pezzo del cuore, beh, sinceramente ho provato schifo, era tutto sanguinolento e molliccio. ma dallo schifo sono subito passata al "non farci caso, bisogna passare attraverso un po' di disagio per arrivare alla soluzione".
e in effetti più della parte splatter mi causava turbamento una cosa specifica, ovvero il non sapere se mia sorella si sarebbe salvata e soprattutto l'ansioso pensiero "saremo ancora in tempo?".
la domanda del medico "da quando tempo è qui?" era pronunciata con un'espressione che io stessa nel sogno non sapevo interpretare. non sapevo se fosse una semplice domanda utile alla diagnosi o un rimprovero per aver tardato a chiamarlo. quest'ultima ipotesi mi dava un sacco di ansia.
e ora che ci penso le scorse notti mi sono svegliata in preda all'agitazione senza sapere perchè. non potevo riaddormentarmi perchè ero agitata (3 notti di fila). magari ho fatto sogni che ho subito cancellato e alla fine questa notte è uscito questo.
beh, basta parlare, adesso devo riflettere

[barbara]

uno spunto ulteriore, se ti va: se fosse... piango disperata, soffro, vivo emozioni forti. Al mattino non sono spaventata e non lo vivo come un incubo. Mi chiederei, alla luce delle cose che so di me e che ho scritto sopra, se non ci sia una buccia di banana, qui. Se non stia applicando uno sminuire una situazione che mi mette in contatto con emozioni profonde.