"classi di inserimento"?

Presentazione dei nuovi arrivati e chiacchiere in libertà. Non si vive di soli cosmetici ;)

Moderatori: Van3ssa, Vera

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Alhexandra
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Iscritto il: lunedì 09 giugno, 2008 15:11

Messaggio da Alhexandra »

Eva ha scritto:
BlackCat ha scritto: [ma da un punto di vista prettamente pratico, sarebbe bello che ci fosse la possibilità di fare corsi estivi, corsi pomeridiani...ma con che risorse? con che soldi? la nuova riforma prevede dei tagli mostruosi alla scuola.. quote]

E perchè queste "classi speciali" con quali soldi e con quali risorse si farebbero? Come si pagherebbero gli insegnanti che dovrebbero insegnare lì? Bene, se le hanno previste ritengo abbiano destinato alla loro creazione anche delle risorse (sebbene quasi mai ci sia corrispondenza tra progetti e soldi stanziati!), queste stesse risorse utilizziamole in altri modi, no?
Il problema poi è proprio che la nuova riforma prevede tagli alla scuola, taglia all'Università, insomma tagli all'istruzione per una privatizzazione generale del sistema e uno smantellamento del "pubblico" e con questo dello stato sociale!
La scuola italiana ha mille problemi e ed invece di preoccuparsi di gestire la situazione generale per migliorarla, si prendono questi provvedimenti di facciata che non risolvono un bel niente, creano anzi solo altri problemi (e questo lo ribadisco perchè non mi sembra una questione secondaria!) e distolgono l'attenzione da altre questioni, come appunto i tagli alle risorse senza le quali non può essere fatta nessuna seria politica scolastica!

concordo!!! Per la segregazione i soldi si trovano...
P.S. anch'io sono un' insegnante!!!!
adrianna
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Iscritto il: venerdì 11 gennaio, 2008 10:00

Messaggio da adrianna »

Non mi esprimo nettamente.In realtà sono molto perplessa. Come madre, l'esperienza di classse mista è stata solo che positiva...ma devo dire che i genitori dei bimbi che sono i classe con i miei figli (5° e 3°elementare) hanno una forte volonta di farli integrare...
Come sorella di una prof di Scuola Superiore, le sento dire in continuazione come è dura insegnare a ragazzi che, se per età sono da liceo, per conoscenza dell'italiano sono a livello meno che elementare...
Trovo perciò auspicabile che nelle scuole primarie si cerchi l'integrazione...diverso il discorso per i ragazzi dagli 11 anni, in cui la non conoscenza della lingua (abbinata all'età adolescenziale :roll: ) diventa un serio problema, stando anche alla complessità sempre maggiore delle materie studiate.
Sì ai test d'ingresso dalla scuola media, quindi,ma solo per quei bambini che arrivano in italia con 10 anni di lingua diversa sulle spalle....
Ma naturalmente, mancano le risorse per tutto (ormai ad inizio anno si deve portare oltre al materiale normale anche carta da fotocopie, cartaigenica, fazzoletti, bicchieri usa e getta, cartelloni, in prima anche le librerie e le cartine geografiche....)
:?
figuriamoci cosa verrebbe fuori sulle classi differenziali, i test d'ingreso e compagnia bella (basta vedere quelli x l'accesso all'Università, d' altro canto!!! :x )

Per aver esordito con un "non mi pronuncio" ho scritto un papiro!!! :P :oops:
sono molto preoccupata per la fuga di cervelli...pensate che il mio è scappato senza nemmeno salutare!! :D
auri
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Messaggio da auri »

Aiuto, non so più che cosa pensare.
Devo dire che in un primo momento essendo proposto dalla lega, ho bocciato subito l'idea pensando ad un provvedimento essenzialmente razzista.
Poi ci ho pensato. E ancora adesso non riesco a capire quale sia la soluzione. Condivido i pareri contrari ma capisco anche le difficoltà riscontrate dagli insegnati e i disaggi che ne possono derivare.

L'unica cosa certa, per me, è che l'integrazione delle persone straniere non può avvenire senza l'inserimento dei bambini all'interno delle scuole del paese nel quale vivono. I bambini di oggi saranno adulti domani. E' inutile continuare a negare (per paura, ideologia o stupidità) che gli stranieri siano una parte integrante della società italiana. Lo sono e basta. Per alcuni aspetti fanno anche molto comodo all'Italia. Allora, vogliamo, per davvero, provare a convivere pacificamente? (intendere : Rispetto reciproco, senza paure e senza pensare che un popolo, una razza o una cultura debba essere migliore o peggiore o privilegiata rispetto ad un'altra). Sono convinta che questo sia possibile. E che sia anche un'opportunità di arricchimento per tutti.
Cominciamo a mandare questo tipo di messaggio, iniziando dalla scuola, visto che è da lì che inizia la vera vita sociale di ogni individuo.
Ma questo, come tante altre cose, non può avvenire che se ce n'è la volontà politica, oltre a quella individuale. Ma visto l'andamento attuale e per come vengono pensate e impostate le cose, mi pare di capire che ne siamo abbastanza lontani. Per me è un grande peccato.
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Irene
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Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 10:12

Messaggio da Irene »

adrianna ha scritto: Sì ai test d'ingresso dalla scuola media, quindi,ma solo per quei bambini che arrivano in italia con 10 anni di lingua diversa sulle spalle....
no no, i test d'ingresso andrebbero fatti a tutti i bambini, extracomunitari ed italiani. verifichiamo davvero cosa imparano e non nascondiamoci dietro ad un dito.
c'è una cosa, in tutta questa polemica, che non comprendo.
il livello della scuola italiana è basso a livello generale. non è che i figli degli italiani sappiano la lingua italiana meglio dei figli degli immigrati.

e non lo dico per sentito dire. io sto "in mezzo alla lega" (provincia di treviso), e faccio ripetizioni a ragazzini italianissimi, magari di tendenze leghiste, che non sanno parlare l'italiano correttamente, e vengono da me controvoglia perché per nulla interessati alla scuola. ed i genitori spendono uno sproposito per mandarli da me, dando la colpa ai bambini extracomunitari.
poi vado a fare attività di volontariato presso un'associazione che da una mano ai bambini extracomunitari, e trovo ragazzine magrebine che parlano l'italiano in maniera molto più corretta dei loro coetanei veneti.
ed il bello è che queste ragazzine nemmeno avrebbero bisogno di aiuto, ma vengono alle attività dell'associazione per migliorarsi.

è stupido nascondersi dietro alla questione "bambini extracomunitari che non sanno l'italiano" quando le lacune più grosse dimostrano sempre di averle i bambini italianissimi che non hanno imparato nulla in 5 anni di elementari e sono al livello di bambini stranieri in Italia da sei mesi.
auri
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Messaggio da auri »

Irene ha scritto:.
il livello della scuola italiana è basso a livello generale. non è che i figli degli italiani sappiano la lingua italiana meglio dei figli degli immigrati.
Io questo non osavo dirlo....non è probabilmente così per tutti ma credo che un fondo di verità ci sia.... :| E' troppo facile dare la colpa ai bambini extracomunitari delle difficoltà scolastiche riscontrate dai bambini italiani come lo è pensare che allontanandoli o separandoli si possano risolvere....
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marcal
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Iscritto il: mercoledì 29 agosto, 2007 15:05

Messaggio da marcal »

Ma che sta succedendo in questo paese? :shock:
Nella scuola ci sono tanti problemi.Quello degli stranieri ''che rallentano la didattica nelle classi''(sentita questa frase da alcune madri decerebrate...) ? proprio al 876 esimo posto.
Che tristezza :cry:
________
Honda CB400
Ultima modifica di marcal il giovedì 03 febbraio, 2011 10:02, modificato 1 volta in totale.
ruby
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Iscritto il: mercoledì 20 febbraio, 2008 14:34

Messaggio da ruby »

da Famiglia Cristiana: l'articolo completo
"Dove credete che siano andati gli unicorni, gli ippogrifi dagli occhi dolci e mansueti, le sirene gentili e aggraziate?
In nessun posto: sono sempre qui. E' solo che non li vediamo". E. Bencivenga
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malinche
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Iscritto il: domenica 16 settembre, 2007 17:13

Messaggio da malinche »

APPELLO

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica


In relazione alla mozione approvata il 14 ottobre 2008 dalla Camera dei Deputati nell’ambito del Decreto di Legge n.137 del 1° settembre 2008, i Firmatari dell’Appello esprimono una categorica contrarietà a qualsiasi forma di separazione fra gli alunni della scuola pubblica italiana su base etnica, sia che questa separazione avvenga in “classi di inserimento”, sia che si espliciti sotto qualsiasi altra forma di discriminazione, anche se definita “positiva e transitoria”.
Tale mozione è, infatti, in assoluta controtendenza con la cultura d’integrazione della scuola italiana, la quale ha nel tempo maturato metodi, strategie e supporti che la rendono unica nel panorama europeo e mondiale nel campo della formazione e della istruzione.
Nelle “classi di inserimento”, o comunque le si voglia definire, l’aggregazione di alunni di diversa provenienza culturale e di diversa età anagrafica rischia di fatto di “segregare” gruppi di bambini ed adolescenti, tra l’altro per periodi di tempo indefiniti. Come sarà possibile integrare in contesto di apprendimento alunni che, pur avendo imparato tecnicamente la lingua italiana, nulla hanno vissuto dell’aspetto relazionale-affettivo che è sempre implicito in un percorso di apprendimento/insegnamento? Di fatto, l’acquisizione della lingua avviene nel contesto della relazione interpersonale e di gruppo che caratterizza una classe scolastica.
La ferma contrarietà dei Firmatari si estende anche alla possibilità, anch’essa prevista dalla suddetta mozione, di non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ogni anno. Si tratta di una scelta che va contro la Convenzione dei diritti dell’infanzia e la Costituzione Italiana, che sanciscono il diritto soggettivo dei minori presenti sul territorio nazionale a frequentare la scuola pubblica.
Un fermo no è espresso anche riguardo alla previsione di insegnamenti speciali per gli alunni stranieri, i corsi di “educazione alla legalità e alla cittadinanza”, considerato che non vi è motivo di pensare che i bambini stranieri ne abbiano maggiore necessità rispetto a quelli italiani, poiché non si può presupporre che i primi siano “naturalmente” più propensi alla devianza rispetto ai secondi.

Nel ribadire la ferma disapprovazione sui contenuti della mozione i Firmatari propongono alcuni elementi utili ad avviare o consolidare nella scuola una piena integrazione; si tratta infatti di:
- distinguere e semmai differenziare gli interventi nella Scuola Primaria e Media Inferiore da quelli delle Scuole Superiori e Licei;
- considerare le sperimentazioni già in atto (sostenute tra l’altro da Amministrazioni Comunali e Regionali) nell’ambito delle quali il problema della lingua viene affrontato e risolto, senza privare gli alunni di un processo di apprendimento significativo;
- monitorare tali esperienze per diffonderle più estesamente, facendo attenzione a rispettare i diversi contesti ambientali;
- distribuire le presenze straniere nelle classi, rispettando la territorialità in modo da non creare gruppi in cui la presenza di italiani sia minoritaria;
- recuperare e valorizzare il percorso scolastico pregresso dell’allievo straniero (anche se non parla italiano, non vuol dire che non capisce niente e non sa niente);
- usare le discipline scolastiche come strumento per un’educazione alla conoscenza che tenga conto dell’ampiezza e dell’estensione dei saperi, nonché delle interconnessioni che esistono in tutti i campi delle attività umane;
- attivare concretamente l’inserimento e il successo scolastico di tutti gli allievi creando allo stesso tempo spazi di coesistenza educativa, mettendo in grado tutto il personale della scuola, in particolare i docenti, di far ricorso a nuovi strumenti professionali e di apprendere, attraverso un’adeguata formazione, modalità metodologiche/comunicative che tengano conto di tutte le diversità presenti nelle classi;
- attivare laboratori di sostegno linguistico anche fuori orario di scuola, ma ad essa organicamente agganciabili, in collaborazione con organismi e strutture dell’extrascuola specializzati;
- mettere a disposizione delle scuole le risorse finanziarie necessarie per attuare tali percorsi.


Per aderire al presente Appello inviare una e-mail a: [email protected]
Primo firmatario: Cidis Onlus
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Ci.Sei.
Credito Senza Confini
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