Satine ha scritto:maqroll ha scritto:E' il voto popolare che li fa sedere in Parlamento e purtroppo chi li vota non sempre è più garbato, onesto, serio, ............. di loro.
Vorrei che tu notassi che chi li vota non ha molta scelta, quindi non credo proprio loro siano
chiamati a rappresentare l'Italiano medio. La sinistra è una discarica, la destra una discarica abusiva, alla fine conviene scegliere il male minore sapendo quale squallida alternativa ci toccherebbe.
Cara Satine,
"
chiamati" no, proprio no; costoro si "candidano" (o brigano per esserlo): le primarie sono state sinora una farsa e (col PORCELLUM) l'elettore non può esprimere alcuna preferenza, dunque sono le segreterie dei partiti ad essere onnipotenti, quasi.
Ripeto, è il voto popolare che li fa "sedere" nelle assemblee rappresentative, .... e loro rappresentano il POPOLO che detiene "LA SOVRANITA'" (Art. 1, comma secondo della Costituzione della Repubblica).
Cosa può fare il cittadino medio?
Esercitare od astenersi dall'esercitare il proprio "DOVERE CIVICO" (così definito in non rammento bene quale articolo e comma -48?-) oppure organizzarsi e partecipare alle elezioni.
Non tutti hanno la capacità finanziaria e mediatica del Berlusca, con la rete organizzativa di Pubblitalia, così da potersi presentare all'elettorato in pochi mesi.
L'astensione è un modo di dissentire e di non trovarsi prigioniero della logica del "meno peggio" (pratica individuale). Se l'astensione è organizzata è pure un modo di contestare.
Io mi sono sempre astenuto dal partecipare alle elezioni del Parlamento della Repubblica italiana e più volte non ho votato neppure per il rinnovo del Consiglio regionale della Sardegna (idem per la provincia), e per oltre un decennio sempre nominato presidente di seggio elettorale ad ogni consultazione [non è stata pigrizia o disinteresse, insomma; soltanto spirito libertario].