
Scuole e Università. Pubbliche e possibili.
Io invece all'Università ci lavoro, faccio parte di quei ricercatori a contratto, a progetto ecc. che sicuramente restaranno tagliati fuori, più di quanto non lo siamo già, dall'Università per questo progetto! Si prevedono ancora tagli che oltre a gravare sulle stesse strutture pubbliche, sui super precari come me, graveranno anche sulla ricerca, sulla qualità della didattica e sugli studenti a cui saranno fatte pagare più tasse! Insomma lo abbiamo capito, l'idea è di affossare definitivamente l'Università pubblica a beneficio di una privatizzazione dell'intero sistema. Per far passare questo si fa leva sui problemi reali che le Università hanno e sui buchi di bilancio, partendo in particolare proprio dalla Toscana i cui tre Atenei non sono affatto messi bene da un punto di vista finanziario! Però invece di accertare le responsabilità, programmare un piano di ristrutturazione salvaguardando il sistema pubblico e la qualità della didattica, il rimedio è sempre e solo quello di aprire le porte ai privati! NOn è un caso che di fronte alle proteste la Gelimini abbia dichiarato che manderanno ispettori nelle sedi più turbolenti per indagare anche sui buchi finanziari, come a dire: le proteste in realtà nascondono problemi concreti che sono più acuti proprio laddove il dissenso è più forte, noi abbiamo quindi il dovere-diritto di ignorare queste proteste e di pensare a modo nostro a risolvere le cose (e che gusto partire proprio dalla rossa Toscana che sembra offrire loro i pretesti per un'azione "autoritaria" su un vassoio d'argento!)! 

Scusate, non so citare il link dell'articolo quindi riporto l'articolo stesso:
Uno schiaffo così non se lo aspettavano. L´invito del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a far intervenire le forze dell´ordine per far cessare le occupazioni è stato accolto con un´ondata di rabbia e amarezza, un rifiuto netto che attraversato le università toscane dalla base ai vertici. «Le forze dell´ordine in Università? Dico di no e in ogni caso, a mio avviso, non ci sono motivazioni per il ricorso al loro intervento», ha commentato, lapidario, il rettore dell´ateneo fiorentino Augusto Marinelli.
I primi a protestare sono ovviamente gli studenti. «L´idea di mandare la polizia contro di noi è vergognosa. Il governo dovrebbe ascoltare le proteste, non mandare i poliziotti», sbotta Francesco Epifani, esponente degli Studenti di sinistra e membro del Collettivo di Scienze. «Gli atenei sono occupati proprio perché dal governo non c´è risposta». E sono tante le voci che ieri, in occasione della lezione di Margherita Hack in piazza della Signoria, si sono aggiunte al coro. «Dopo aver provato a fare finta di niente per settimane, Berlusconi si è deciso finalmente a parlare, e lo ha fatto come uno che non ha più niente da dire», commenta Ambra, studentessa di Scienze.
A rispondere al premier anche i ragazzi dell´Assemblea permanente di Siena, i quali fanno sapere che la loro mobilitazione «non si arresterà di fronte a quelle che appaiono come intimidazioni di bassa levatura». Oggi a Siena doppio appuntamento in piazza: un corteo alle 16.30 da piazza Matteotti e una fiaccolata alle 19.30 in piazza Salimbeni. Manifestazione anche a Pisa (alle 15.30 da piazza S. Antonio), dove la protesta degli universitari è stata fatta propria anche dai colleghi delle Scuole Superiori, Normale e Sant´Anna: «Proprio in virtù del nostro particolare status di allievi al contempo di atenei a statuto ordinario e a statuto speciale, ci sentiamo colpiti due volte dallo stesso provvedimento che attacca indiscriminatamente tutto il sistema pubblico universitario».
(...)
A gettare benzina sul fuoco, ci si è messa anche il ministro Mariastella Gelmini, che ha dichiarato di aver «avviato controlli in alcuni atenei che sono vicini al dissesto finanziario e che sono peraltro quelli dove le occupazioni sono più forti», elencando tra questi le tre Università toscane. Stupito il rettore di Siena, Silvano Focardi: «Noi con il ministero stiamo già colloquiando per cercare di fare chiarezza. Non so se questo annuncio del ministro fa parte di quello che stiamo facendo in quanto, per ora, non ho avuto alcuna comunicazione ufficiale in merito». «Ben vengano i controlli ministeriali - ha invece replicato da Firenze Marinelli - perché così saranno messi in luce i dati del sottofinanziamento del sistema e che le difficoltà di bilancio nascono dall´accumulo di problemi storici e non dalla gestione».
da la Repubblica
Uno schiaffo così non se lo aspettavano. L´invito del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a far intervenire le forze dell´ordine per far cessare le occupazioni è stato accolto con un´ondata di rabbia e amarezza, un rifiuto netto che attraversato le università toscane dalla base ai vertici. «Le forze dell´ordine in Università? Dico di no e in ogni caso, a mio avviso, non ci sono motivazioni per il ricorso al loro intervento», ha commentato, lapidario, il rettore dell´ateneo fiorentino Augusto Marinelli.
I primi a protestare sono ovviamente gli studenti. «L´idea di mandare la polizia contro di noi è vergognosa. Il governo dovrebbe ascoltare le proteste, non mandare i poliziotti», sbotta Francesco Epifani, esponente degli Studenti di sinistra e membro del Collettivo di Scienze. «Gli atenei sono occupati proprio perché dal governo non c´è risposta». E sono tante le voci che ieri, in occasione della lezione di Margherita Hack in piazza della Signoria, si sono aggiunte al coro. «Dopo aver provato a fare finta di niente per settimane, Berlusconi si è deciso finalmente a parlare, e lo ha fatto come uno che non ha più niente da dire», commenta Ambra, studentessa di Scienze.
A rispondere al premier anche i ragazzi dell´Assemblea permanente di Siena, i quali fanno sapere che la loro mobilitazione «non si arresterà di fronte a quelle che appaiono come intimidazioni di bassa levatura». Oggi a Siena doppio appuntamento in piazza: un corteo alle 16.30 da piazza Matteotti e una fiaccolata alle 19.30 in piazza Salimbeni. Manifestazione anche a Pisa (alle 15.30 da piazza S. Antonio), dove la protesta degli universitari è stata fatta propria anche dai colleghi delle Scuole Superiori, Normale e Sant´Anna: «Proprio in virtù del nostro particolare status di allievi al contempo di atenei a statuto ordinario e a statuto speciale, ci sentiamo colpiti due volte dallo stesso provvedimento che attacca indiscriminatamente tutto il sistema pubblico universitario».
(...)
A gettare benzina sul fuoco, ci si è messa anche il ministro Mariastella Gelmini, che ha dichiarato di aver «avviato controlli in alcuni atenei che sono vicini al dissesto finanziario e che sono peraltro quelli dove le occupazioni sono più forti», elencando tra questi le tre Università toscane. Stupito il rettore di Siena, Silvano Focardi: «Noi con il ministero stiamo già colloquiando per cercare di fare chiarezza. Non so se questo annuncio del ministro fa parte di quello che stiamo facendo in quanto, per ora, non ho avuto alcuna comunicazione ufficiale in merito». «Ben vengano i controlli ministeriali - ha invece replicato da Firenze Marinelli - perché così saranno messi in luce i dati del sottofinanziamento del sistema e che le difficoltà di bilancio nascono dall´accumulo di problemi storici e non dalla gestione».
da la Repubblica
Mi è balenato in mente un pensiero atroce.
Mi sono chiesta perchè chiamare le forse dell'ordine? Vogliono che succeda un incidente? Vogliono ferimenti? Vogliono la morte di un poliziotto come a Genova durante il G8?
Ecco io adesso ho paura, quasi sicuramente durante le manifestazioni anche se pacifiche ci saranno degli infiltrati e succederà qualcosa.
Vogliono far passare gli studenti per terroristi.
Mi sono chiesta perchè chiamare le forse dell'ordine? Vogliono che succeda un incidente? Vogliono ferimenti? Vogliono la morte di un poliziotto come a Genova durante il G8?



Ecco io adesso ho paura, quasi sicuramente durante le manifestazioni anche se pacifiche ci saranno degli infiltrati e succederà qualcosa.
Vogliono far passare gli studenti per terroristi.

La luce di un mattino, l’abbraccio di un amico, il viso di un bambino
meraviglioso, meraviglioso…
meraviglioso, meraviglioso…

mmm...un bel banco di prova per le forze dell'ordine che a fine ottobre (mi sembra) potrebbero ritrovarsi con una bella condanna per ii fatti di Genova...alcisa ha scritto:Mi è balenato in mente un pensiero atroce.
Mi sono chiesta perchè chiamare le forse dell'ordine? Vogliono che succeda un incidente? Vogliono ferimenti? Vogliono la morte di un poliziotto come a Genova durante il G8?![]()
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Ecco io adesso ho paura, quasi sicuramente durante le manifestazioni anche se pacifiche ci saranno degli infiltrati e succederà qualcosa.
Vogliono far passare gli studenti per terroristi.
"Dove credete che siano andati gli unicorni, gli ippogrifi dagli occhi dolci e mansueti, le sirene gentili e aggraziate?
In nessun posto: sono sempre qui. E' solo che non li vediamo". E. Bencivenga
In nessun posto: sono sempre qui. E' solo che non li vediamo". E. Bencivenga
...sono tremendamente avvilito...come fa ad esserci ancora gente tanto cieca da supportare il governo invece che sollevarsi!?
Sono stato in inghilterra quest'anno studiando l'inglese con gente da tutto il mondo...e ci conoscono tutti per la mafia, la pasta e la pizza come cazzo faccio a dargli torto? E se ci facessimo invadere da qualche paese tipo spagna o francia??
Mi sono andato a studiare il decreto legge come mi ero proposto...era da tanto che non ero tanto avivvilito.
Sono stato in inghilterra quest'anno studiando l'inglese con gente da tutto il mondo...e ci conoscono tutti per la mafia, la pasta e la pizza come cazzo faccio a dargli torto? E se ci facessimo invadere da qualche paese tipo spagna o francia??
Mi sono andato a studiare il decreto legge come mi ero proposto...era da tanto che non ero tanto avivvilito.
Io lavoro in centro a Roma e questa mattina era tutto bloccato, sentivo i cori da 1 km di distanza da palazzo madama.
La cosa che mi ferisce di più ma che allo stesso tempo mi fa incacchiare è l'arroganza con cui ci rispondo e cercano di minimizzare la cosa, siamo noi che gli paghiamo lo stipendio, non siamo loro mercanzia!!!
Spero che il governo si renda conto che sta giocando con il fuoco, se passa il decreto della mariastar demente non finirà bene....prevedo lotta dura!
Felice di vedere finalmente un paese unito, pechè ormai da troppo tempo se critichi una cosa di sinistra sei di destra e se critichi la destra sei di sinistra.
Rongrazio tutti gli studenti, i professori che hanno tirato fuori le palle!
La cosa che mi ferisce di più ma che allo stesso tempo mi fa incacchiare è l'arroganza con cui ci rispondo e cercano di minimizzare la cosa, siamo noi che gli paghiamo lo stipendio, non siamo loro mercanzia!!!
Spero che il governo si renda conto che sta giocando con il fuoco, se passa il decreto della mariastar demente non finirà bene....prevedo lotta dura!
Felice di vedere finalmente un paese unito, pechè ormai da troppo tempo se critichi una cosa di sinistra sei di destra e se critichi la destra sei di sinistra.
Rongrazio tutti gli studenti, i professori che hanno tirato fuori le palle!
10:36 Senato, approvato il dl Gelmini
Il Senato approva, in via definitiva, la conversione in legge del decreto Gelmini sulla scuola con 162 a favore, 134 contrari e tre astenuti. Il provvedimento, approvato il 9 ottobre dalla Camera, non è stato modificato dai senatori e ora è legge.
Fonte: La Repubblica
Il Senato approva, in via definitiva, la conversione in legge del decreto Gelmini sulla scuola con 162 a favore, 134 contrari e tre astenuti. Il provvedimento, approvato il 9 ottobre dalla Camera, non è stato modificato dai senatori e ora è legge.
Fonte: La Repubblica
"Dove credete che siano andati gli unicorni, gli ippogrifi dagli occhi dolci e mansueti, le sirene gentili e aggraziate?
In nessun posto: sono sempre qui. E' solo che non li vediamo". E. Bencivenga
In nessun posto: sono sempre qui. E' solo che non li vediamo". E. Bencivenga
Gelmini: "Si cambia. Si torna alla scuola della serietà"
La scuola cambia. Si torna alla scuola della serietà, del merito e dell'educazione". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Il ministro ha ricordato che "provvedimenti come il voto in condotta contro il bullismo, l'introduzione dell'educazione civica, dei voti al posto dei giudizi, il contenimento del costo dei libri per le famiglie e l'introduzione del maestro unico sono condivisi dalla gran parte degli italiani". "Ringrazio il governo e la maggioranza parlamentare per il sostegno al provvedimento", ha concluso.
LaRepubblica.it
Che belle parole
La scuola cambia. Si torna alla scuola della serietà, del merito e dell'educazione". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Il ministro ha ricordato che "provvedimenti come il voto in condotta contro il bullismo, l'introduzione dell'educazione civica, dei voti al posto dei giudizi, il contenimento del costo dei libri per le famiglie e l'introduzione del maestro unico sono condivisi dalla gran parte degli italiani". "Ringrazio il governo e la maggioranza parlamentare per il sostegno al provvedimento", ha concluso.
LaRepubblica.it
Che belle parole

La luce di un mattino, l’abbraccio di un amico, il viso di un bambino
meraviglioso, meraviglioso…
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