Un saluto a tutte le spalmine
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Jessy Jane
- Messaggi: 914
- Iscritto il: venerdì 16 marzo, 2012 17:36
Un grande saluto e un vero ringraziamento a voi tutte per la splendida accoglienza.
Oltre al fatto che vi sentivo "vicine" già da mesi perchè leggo le vostre esperienze e le comparo alle mie (a quanto pare le faccende di pelle "affratellano"), il vostro benvenuto è stato la cigliegina sulla torta.
Non voglio dilungarmi, ma ci tengo a esprimere un concetto: sono arrivata, e chissà quante come me, a questo forum, all'INCI consapevole e al biodiz ionario con una mentalità "scientifica", non sono una appassionata di ecobio in senso stretto, semplicemente un giorno mi sono resa conto che spalmandomi certe cose la mia pelle reagiva male, spalmandomene altre invece nessun problema. Questo per dire a chi storce il naso pensando all'ecobio come a qualcosa di vagamente hippie, che l'uso di certi prodotti non c'entra nulla lo spirito da figli dei fiori, bensì è la scelta di non usare materiali dannosi. E questa scelta passa attraverso l'informazione. Tra un prodotto di farmacia pieno di siliconi solventi paraffine petrolati, e un prodotto da ingredienti puliti, una persona normale cosa dovrebbe scegliere?
Vorrei raccontarvi questa scena, sperando di non dilungarmi troppo e sopratutto di non andare in OT (incubo!): immaginatemi a casa mia, che guardo perplessa lo scaffale dei miei prodotti. C'è di tutto lì, bottega verde, shisheido, laroche posay, kiko, just, essence. Ad un certo punto, ho un'intuizione, inizio a pensare "ma come mai quando uso la tal marca poi la pelle fa cagare e quando uso un'altra invece no?", e inizio a guardare gli INCI. Non ne so nulla, mi rendo conto che ho bisogno di internet.
Morale della favola, passo i momenti liberi dei giorni successivi a cercare in rete, scopro voi, e faccio una mappatura degli INCI dei miei prodotti (in questo sono facilitata dal fatto che conservo spesso le confezioni di tutto). Ebbene scopro che, tra le tante schifezze, c'è un ingrediente ricorrente in tutti i prodotti che "mi fanno male": è il cyclopentasiloxane. Mi informo su cos'è, cosa fa (per la cronaca, fa cose spaventose) eccetera.
Per farla breve, visto che mi sembra ho già esagerato con lo scrivere, ho individuato il quella sostanza (presente per ironia della sorte in quasi tutti i prodotti non ecobio) la mia personale bestia nera. Da quella volta evito come la peste in primis il cyclopentasiloxane, a seguire poi evito se possibile le altre schifezze.
E i risultati si vedono. Un altra pelle, rispetto a tra mesi fa. Completamente diversa. Da asfittica a normale, mista. Insomma questa è la mia vicenda dermatologica...
Questo per dire che scoprire cosa ci fa male e cosa è meglio non usare è "scientifico", non è da "storciamo il naso roba da figlio dei fiori".
Mi chiedo, senza polemica ovviamente, come mai i dermatologi non ci pensano e invece prescrivono cose orrende a pelli che avrebbero bisogno di tutt'altro! Se ci arrivo io che sono psicologa possono arrivarci anche loro che sono medici.
Forse questo non è il posto adatto per un discorso del genere, ma sono genuinamente curiosa di sapere cosa ne pensate. Ripeto che non voglio offendere nessuno, ci mancherebbe, e poi non sono un medico quindi qualcosa sicuramente mi sfugge, ma lancio la domanda: perchè i dermatologi ragionano così?
Un saluto a tutte!
p.s. se ho scritto troppo sgridatemi pure!
Oltre al fatto che vi sentivo "vicine" già da mesi perchè leggo le vostre esperienze e le comparo alle mie (a quanto pare le faccende di pelle "affratellano"), il vostro benvenuto è stato la cigliegina sulla torta.
Non voglio dilungarmi, ma ci tengo a esprimere un concetto: sono arrivata, e chissà quante come me, a questo forum, all'INCI consapevole e al biodiz ionario con una mentalità "scientifica", non sono una appassionata di ecobio in senso stretto, semplicemente un giorno mi sono resa conto che spalmandomi certe cose la mia pelle reagiva male, spalmandomene altre invece nessun problema. Questo per dire a chi storce il naso pensando all'ecobio come a qualcosa di vagamente hippie, che l'uso di certi prodotti non c'entra nulla lo spirito da figli dei fiori, bensì è la scelta di non usare materiali dannosi. E questa scelta passa attraverso l'informazione. Tra un prodotto di farmacia pieno di siliconi solventi paraffine petrolati, e un prodotto da ingredienti puliti, una persona normale cosa dovrebbe scegliere?
Vorrei raccontarvi questa scena, sperando di non dilungarmi troppo e sopratutto di non andare in OT (incubo!): immaginatemi a casa mia, che guardo perplessa lo scaffale dei miei prodotti. C'è di tutto lì, bottega verde, shisheido, laroche posay, kiko, just, essence. Ad un certo punto, ho un'intuizione, inizio a pensare "ma come mai quando uso la tal marca poi la pelle fa cagare e quando uso un'altra invece no?", e inizio a guardare gli INCI. Non ne so nulla, mi rendo conto che ho bisogno di internet.
Morale della favola, passo i momenti liberi dei giorni successivi a cercare in rete, scopro voi, e faccio una mappatura degli INCI dei miei prodotti (in questo sono facilitata dal fatto che conservo spesso le confezioni di tutto). Ebbene scopro che, tra le tante schifezze, c'è un ingrediente ricorrente in tutti i prodotti che "mi fanno male": è il cyclopentasiloxane. Mi informo su cos'è, cosa fa (per la cronaca, fa cose spaventose) eccetera.
Per farla breve, visto che mi sembra ho già esagerato con lo scrivere, ho individuato il quella sostanza (presente per ironia della sorte in quasi tutti i prodotti non ecobio) la mia personale bestia nera. Da quella volta evito come la peste in primis il cyclopentasiloxane, a seguire poi evito se possibile le altre schifezze.
E i risultati si vedono. Un altra pelle, rispetto a tra mesi fa. Completamente diversa. Da asfittica a normale, mista. Insomma questa è la mia vicenda dermatologica...
Questo per dire che scoprire cosa ci fa male e cosa è meglio non usare è "scientifico", non è da "storciamo il naso roba da figlio dei fiori".
Mi chiedo, senza polemica ovviamente, come mai i dermatologi non ci pensano e invece prescrivono cose orrende a pelli che avrebbero bisogno di tutt'altro! Se ci arrivo io che sono psicologa possono arrivarci anche loro che sono medici.
Forse questo non è il posto adatto per un discorso del genere, ma sono genuinamente curiosa di sapere cosa ne pensate. Ripeto che non voglio offendere nessuno, ci mancherebbe, e poi non sono un medico quindi qualcosa sicuramente mi sfugge, ma lancio la domanda: perchè i dermatologi ragionano così?
Un saluto a tutte!
p.s. se ho scritto troppo sgridatemi pure!
sì, verrai spadellata a morte 
ma va figurati fa parte della tua presentazione ed è giusto dirlo..
brava, sei una delle poche secondo me che si fa quella domanda...la maggior parte della gente avrebbe cercato una crema più costosa, visto che "caro" o "preso in farmacia" quasi sempre si crede corrisponda a "più buono"....
ma va figurati fa parte della tua presentazione ed è giusto dirlo..
brava, sei una delle poche secondo me che si fa quella domanda...la maggior parte della gente avrebbe cercato una crema più costosa, visto che "caro" o "preso in farmacia" quasi sempre si crede corrisponda a "più buono"....
Il cavallo arabo non è un semplice animale,
è un’unica armonia, quasi una sinfonia di bellezza e forza,
è, insomma, un momumento di perfezione...
è un’unica armonia, quasi una sinfonia di bellezza e forza,
è, insomma, un momumento di perfezione...
hai detto una grande veritàibbie ha scritto:(a quanto pare le faccende di pelle "affratellano"),
Il modo di dire "amici per la pelle" ha radici profonde
Riguardo ai dermatologi, per fortuna qualcosa negli ultimi anni si sta muovendo: www.skineco.it
Tutto per un'unica meraviglia.
visto che "caro" o "preso in farmacia" quasi sempre si crede corrisponda a "più buono"....
che sono proprio modi di pensare sbagliati, almeno in questo ambito...sono rimasta schokkkkata a vedere cosa mettono dentro in creme per pelli acneiche o pelli sensibili le maggiori case di farmacia....e pensare che le ho usate per anni, spendendoci pure un patrimonio.
Comunque ho deciso che voglio mettere nella mia firma qualcosa sugli "amici per la pelle"...mi è piaciuta come idea!
Salutini
che sono proprio modi di pensare sbagliati, almeno in questo ambito...sono rimasta schokkkkata a vedere cosa mettono dentro in creme per pelli acneiche o pelli sensibili le maggiori case di farmacia....e pensare che le ho usate per anni, spendendoci pure un patrimonio.visto che "caro" o "preso in farmacia" quasi sempre si crede corrisponda a "più buono"...
Comunque ho deciso che voglio mettere nella mia firma qualcosa sugli "amici per la pelle"...mi è piaciuta come idea!
Salutini
