pixel ha scritto: mi fanno "sì, brava, ma io non mi fiderei a farmele da sole... avrei paura che mi venissero certe bolle... di sicuro la roba già fatta è meglio"...

Come sarebbe stato possibile andare avanti secondo voi?? Se ne sono andate guardandomi con tanto d'occhi...

Mi è rimasta a sentire interessata la zia di mio padre, 74enne, in compenso...

Io mi chiedo spesso quale siano le parole più adatte da dire a persone che, come le tue cugine, non hanno alcun interesse all'autoproduzione e all'ecobio.
Osservando le reazioni delle persone a cui ho cercato di introdurre il discorso, mi sono accorta che ne esistono due categorie: quelle che non hanno mai sentito parlare dell'ecobio ma ascoltano interessati e si appuntano mentalmente i tuoi consigli e le tue parole, e quelle che non hanno mai sentito parlare dell'ecobio nè ne vogliono sentir parlare.
Inutile dire che con la prima categoria è un piacere parlare, alcuni ti ascoltano come se fossi un guru e spalancano gli occhioni...un pò come successe a me quando scoprii questo sito e iniziai, leggendo, ad aprire gli occhi.
Le persone della seconda categoria invece ti ascoltano, sì, ma solo per educazione, e appena possono cambiano discorso, pensano che tu sia fissata e che non abbia di meglio da fare il giorno, e che tanto non sarà una crema a salvare il mondo.
La mia esperienza è stata di incontrare più persone appartenenti alla prima categoria. Per primo il mio ragazzo. Poi la mia famiglia. Poi la mia migliore amica, e altri amici. Inizialmente mi stupì molto il fatto di non incontrare resistenze, ma anzi di vedermi rivolte domande a cui spesso non sapevo rispondere, segno comunque del loro interesse stimolato dalle mie parole. Poi però ho pensato che invece è del tutto normale che io sia circondata da questo tipo di persone: persone attente all'ambiente, contrarie agli sprechi come i miei genitori o il mio ragazzo, o persone che hanno sempre preso parte a manifestazioni in difesa dell'ambiente. Il loro interesse per me è stata una dimostrazione della concretezza delle loro intenzioni.
Mi dispiace solo che qui da me si debba fare un pò di giri per trovare uno shampoo o un sapone ecobio, mi dispiace che i detersivi siano così cari, mi dispiace di non sapere (ancora?) spignattare. Mi dispiace che ci sia così poca informazione, e che nessuno ne parli. A volte mi sembra di essere così sola...fin quando l'informazione non sarà alla portata di tutti, e non celata dietro nomi in latino di un inci o fra mille pagine di internet, io vedo difficile una diffusione capillare della coscienza ecobio.